26 Aprile, 2024
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Referendum – Tutto chiaro… in questa notte buia

Riceviamo e pubblichiamo

Premetto che, non essendo un quesito proposto dal PD, il referendum di domenica e lunedì prossimo l’ho sempre osservato con il dovuto distacco. Una legge approvata dal governo di centro-destra che diventa patto di governo del centro-sinistra non è facile da digerire. Facilmente sopraggiunge la tentazione di non andare a votare ma, conoscendo molto bene il sacrificio di vite umane speso per ottenere questo diritto, non ho mai mancato un appuntamento con il voto e non mancherò nemmeno questa volta, nonostante l’incertezza regni sovrana.

Da un po’ di tempo sono cominciate le dichiarazione di voto dei personaggi che sono punti di riferimento della mia storia e del mio vivere quotidiano ma… alcuni sono per il SI e altri per il NO. Stessa stima, stessa fiducia…due voti diversi e tutto appare ancora più incerto.

Adesso, credo da quando il PD ha deciso, a larghissima maggioranza, di invitare a votare SI, osservo che molti militanti, elettori, tifosi del centro-destra invitano specialmente sui social, sempre più numerosi,  a votare NO con l’intento dichiarato di far cadere il governo formato da due partiti che invitano a votare SI  e di dare soprattutto una lezione agli ex alleati di governo  (I massimi dirigenti della Lega e di Fratelli d’Italia ormai da tempo dichiarano che le priorità sono i problemi del paese, anche perché non potrebbero invitare a votare NO ad una legge che hanno fatto loro).

Ricordando l’esperienza del referendum proposta dal PD nel 2016 ho due paure: la prima è che se vince il NO è un altro NO dei cittadini italiani a un nuovo, anche se diverso, tentativo di riforma e la seconda paura è che la vittoria del NO potrebbe sembrare un chiaro NO dei cittadini italiani agli unici due partiti di governo che hanno espressamente invitato a votare SI. La storia si ripete e l’incertezza continua a regnare sempre più sovrana.

Lorenzo Avincola

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