25 Aprile, 2024
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Mattarella e il presidente tedesco Steinmeier …

… incontrano i malati italiani curati in Germania

Felice Perani, 57 anni: “Questo paese mi ha ridato la vita”

L’incontro a Palazzo Reale a Milano è caloroso, frutto di una consuetidine di rapporti. Davanti a Sergio Mattarella accompagnato dalla figlia Laura, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier sfora il protocollo: «Caro Sergio speravo che questa volta fosse l’occasione per abbracciarsi ma non si può». Sergio Mattarella ricambia l’affetto con parole di peso: «Vorrei ringraziare per la posizione che la Germania ha assunto in ambito europeo. Le condizioni della pandemia sono state drammatiche in tutta Europa e la Ue ha ritrovato le ispirazioni originarie e un grande senso di responsabilità. La posizione della Germania è stata decisiva. Tutti ricordiamo la posizione franco-tedesca fondamentale per superare pigrizie e ritardi. Ora bisogna intensificare nell’Unione il nostro impegno».

La visita del presidente tedesco in Italia, un giorno intero, si muove su diversi piani. A Palazzo Reale, i due presidenti incontrano alcuni sindaci italiani e tedeschi gemellati. Il presidente tedesco ha voluto sottolineare come durante la fase più critica della pandemia l’Italia, «il primo Paese ad essere colpito», facesse da faro nell’organizzare la risposta sanitaria e sociale al virus. I due presidenti hanno poi incontrato alcuni degli oltre 40 connazionali che sono stati curati in Germania perché colpiti dal Coronavirus. Tra loro Felice Perani, 57 enne di Casnigo vicino a Bergamo, rimasto 70 giorni in ospedale a Lipsia: «Quando mi sono svegliato pensavo che mi avessero rapito. Mi parlavano con gli occhi. Non posso che ringraziare la Germania che mi ha salvato la vita». Una cosa che ha voluto sottolineare anche il Presidente Mattarella: «Il rapporto di amicizia tra i nostri Paesi è importante a livello nazionale ma anche nel territorio. Incontrare il presidente Steinmeier è stato importante farlo qui, a Milano in Lombardia che è stata la zona colpita per prima dalla pandemia».

Nel pomeriggio all’Hangar Bicocca, dopo il pranzo a Palazzo Reale officiato dallo chef Davide Oldani e dopo una passeggiata fino al Duomo, il panel economico dove Italia e Germania hanno messo le basi per nuove alleanze. Il presidente tedesco Steinmeier fa l’elogio del Recovery fund: «Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe stato possibile. Per la prima volta c’è stata una decisione coraggiosa da parte dei governi europei di offrire una soluzione all’altezza della profondità della crisi e che ora deve essere attuata. Dobbiamo superare le conseguenze economiche che ci ha lasciato la pandemia. Ma quello che abbiamo vissuto in questi mesi, credo che ci porterà avanti anche nella soluzione di altri problemi che devono trovare risposta a livello europeo, come quello del fenomeno migratorio». Quanto possa essere solida la relazione tra Italia e Germania lo ha sottolineato ancora il presidente Mattarella, che ha voluto pure togliersi un sassolino dalla scarpa davanti alla Ue: «Italia e Germania sono due Paesi solidi con molte somiglianze. Ad esempio l’avanzo primario di bilancio.

Negli ultimi anni, solo Gemania e Italia hanno avuto un avanzo primario costante, e questo va detto rispetto all’uso di categorie arbitrarie, come Paesi cultori della frugalità o non frugalità». A cambiare l’andamento e soprattutto la velocità della ripresa economica è comunque ancora la diffusione del virus e gli strumenti di contenimento del Covid 19. Nel mondo ci sono centinaia di studi di vaccino, una decina sono già nella fase sperimentale. L’idea comune dei due presidenti è che il vaccino sia per tutti senza esclusione. Ma tiene a sottolineare il presidente Mattarella: «Sui vaccini ci sia una collaborazione aperta e inclusiva». A sera al Teatro alla Scala gran finale con la Nona di Beethoven diretta dal maestro Riccardo Chailly.

(La Stampa)

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