7 Maggio, 2024
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Migranti in Sicilia, il governo ha impugnato l’ordinanza di Musumeci. La replica: “Andremo avanti”

Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno

Il Governo ha impugnato l’ordinanza del presidente della Sicilia Nello Musumeci che prevede la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti presenti sull’isola. Il ricorso sarebbe già stato notificato alla controparte e ne è in corso il deposito presso il Tar della Sicilia. Alla base dell’impugnazione la considerazione che la gestione del fenomeno migratorio è competenza dello Stato, non delle Regioni.

La replica del governatore Musumeci

Ma il presidente Musumeci difende il suo proveddimento. “ll governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi – dice il governatore – La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo”.

I sindacati dei prefetti

In precedenza erano stati prefetti a criticare l’iniziativa del governatore siciliano: “Suscita stupore l’iniziativa del Presidente della Regione Sicilia, stando a notizie di stampa, di sollecitare le prefetture di quel territorio – pena il possibile deferimento alla Autorità giudiziaria – a dare tempestiva esecuzione alla ordinanza con la quale ha disposto la chiusura di hot-spot e centri di accoglienza migranti”. Lo scrivono in una nota i sindacati dei prefetti, Sinpref e Ap, i quali, “senza entrare minimamente nel merito della questione”, ricordano che “tali strutture sono operative per l’accoglienza di persone su specifiche disposizioni del Viminale, con il quale solamente vanno pertanto affrontati e risolti possibili motivi di confronto”.

“Quanto sta accadendo in queste ore – prosegue la nota – con ordinanze, di Presidenti di Regione e Sindaci, contrastanti con direttive e circolari ministeriali, sta ancor maggiormente agitando un quadro normativo complesso in tema di gestione dell’accoglienza degli immigrati, resa oltremodo difficile dalle altrettanto delicate procedure per prevenire la diffusione del Covid. Da sempre i prefetti, come ampiamente dimostrato lavorando in silenzio e sul campo anche in occasione dell’emergenza prodotta dell’epidemia in atto, garantiscono l’unità della Repubblica, raccordando la rete istituzionale a livello territoriale. Per questo, nello spirito di servizio che ne connota ruolo e stile operativo, essi continueranno ad assicurare l’operatività necessaria a superare il delicato momento che il Paese sta vivendo, nonostante le tante carenze in termini di risorse umane che restano da colmare con urgenza”.

“In questo contesto – conclude il comunicato dei sindacati dei prefetti – attendono che si definisca con chiarezza chi deve fare cosa, così da evitare, ora e come anche nel recente passato, di ‘pagare’ con avvisi di garanzia o con inviti a dedurre del Giudice contabile, l’operare per trovare, direttamente sul campo, soluzioni concrete a situazioni emergenziali o di non prevedibile sopravvenienza.

Quest’estate i migranti trasferiti dalla Sicilia in altre Regioni sono già più di 4 mila. E’ quanto si apprende da fonti del Viminale, secondo cui tra oggi e domani saranno 850 i migranti imbarcati a Lampedusa sulle due navi quarantena “Aurelia” e “Azzurra”. Nel frattempo è in corso di predisposizione il bando per il noleggio di altre navi.

Le reazioni

“Musumeci ponga fine all’insano scontro istituzionale che ha messo in atto e revochi in autotutela l’ordinanza”, chiede il responsabile Sicurezza del Pd, Claudio Miceli. “Non esponga ulteriormente – prosegue – la funzione istituzionale della presidenza della Regione all”umiliazione della inevitabile declaratoria di nullità del Tar. Lo faccia e ponga fine al suo inutile teatrino”.

Dà invece ragione al governatore della Sicilia la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Penso che non si possa negare il nesso tra il ritorno dei contagi e il non governo dei flussi migratori – dice – e credo che sia scandaloso che persone che sono state elette direttamente dai loro cittadini come i governatori debbano subire le scelte di governi che nessuno ha scelto e di presidenti del Consiglio che nessuno ha mai avuto la possibilita’ di votare. Quindi – conclude Meloni – sono assolutamente solidale al presidente Musumeci”.

(La Repubblica)

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