6 Maggio, 2024
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Dagli enti locali alla scuola, pressing per un nuovo extra-deficit da almeno 8-10 miliardi

I tempi lunghi per le risorse del Recovery Fund delineano l’urgenza di intervenire a sostegno di alcuni settori in ginocchio, come il turismo e l’automotive.

La scuola ha bisogno di fondi cospicui per preparare la riapertura in sicurezza a settembre

Un nuovo scostamento di bilancio nell’ordine degli 8-10 miliardi per avere liquidità in tempi stretti. È questa l’ipotesi su cui lavora il governo. Lo si apprende da fonti dell’Esecutivo. A favore, Cinque Stelle e Pd.

A margine degli incontri in vista degli Stati generali dell’economia il presidente del Consiglio è intervenuto sul tema. Alla domanda se ci sarà un nuovo scostamento di bilancio, ha chiarito: «Adesso si stanno sedimentando le misure che abbiamo predisposto, con 80 miliardi. Valutiamo l’impatto che avranno: faremo le valutazioni quando avranno piena attuazione. Dobbiamo essere pronti anche per interventi più immediati. Non è esclusa la possibilià che dovremo intervenire in tempi più immediati, nei limiti della finanza pubblica».

Le risorse ipotizzate sarebbero più che doppie rispetto a quelle che si delineavano fino a qualche giorno fa. Il nuovo scostamento di bilancio dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri tra due settimane, per poi essere approvato in Parlamento. «Sono risorse indispensabili per andare avanti – ha messo evidenza il viceministro dell’ Economia Laura Castelli (M5s) – per finanziare, gli enti locali, il settore del turismo, dell’artigianato e del commercio e la scuola. Vogliamo assicurare la ripartenza dell’anno scolastico a settembre. Sono soldi che servono subito, prima della Manovra 2021. Lo dico da tempo».

Gualtieri: scostamento per rafforzare fondo garanzia

Intervenuto in serata a Porta a Porta il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ricordato che le richieste al fondo di garanzia sui prestiti procedono a un ritmo «esponenziale» pari a 400 milioni di euro al giorno, al punto che «probabilmente dovremo fare uno scostamento per aumentare le risorse del fondo di garanzia».

Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è impegnato nella preparazione degli Stati generali dell’economia, che negli auspici del capo del Governo dovrebbero essere un primo passo nella direzione della definizione di un Recovery plan italiano.

Pressing M5s

M5s preme. «Un nuovo scostamento di bilancio che vada verso i 10 miliardi? So che il governo sta lavorando in questa direzione – ha detto il capo politico Vito Crimi -: il Movimento 5 Stelle considera favorevolmente un intervento di questa entità. Del resto stiamo attraversando una fase estremamente delicata per la nostra economia e abbiamo bisogno di liquidità, adesso. Risorse da destinare in primis a scuola, comuni, pmi».

Dl Rilancio, Melilli (relatore del Pd): serve nuovo deficit

«Questi giorni di ascolto delle categorie ci hanno fatto comprendere i bisogni reali – ha spiegato Fabio Melilli, deputato Pd e uno dei relatori al dl Rilancio, che si è detto convinto dell’importanza di rilanciare i consumi -. Credo sia opportuno che il governo rifletta su un ulteriore scostamento del bilancio. I temi della sostenibilità del debito toccano al governo ma credo che alcune risposte mirate vadano al di là della disponibilità del Parlamento. Fino ad ora sono state date risposte importanti ma dal turismo all’automotive senza dimenticare il tema del lavoro e degli enti locali sia necessario dare ulteriori risposte».

Ma la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio è sostenuta anche dall’opposizione. «Senza ulteriori risorse i bilanci dei comuni salteranno e in questo caso a pagarne le conseguenze saranno i cittadini con un aumento delle tasse locali. Lo stanziamento previsto di 3,5 miliardi ed è necessario che sia portato a 8,2 miliardi – ha affermato il senatore di FI Maurizio Gasparri -. È una cifra ingente ma sapete che lo scostamento di bilancio è stato deciso con i voti determinanti delle opposizioni e di FI e noi vogliamo partecipare alla destinazione di questi fondi».

Gran parte delle risorse del Recovery Fund solo nel 2021

La gran parte delle risorse del Recovery Fund (i 172,7 miliardi che la Commissione europea ha previsto per l’Italia), su cui Conte dovrà ancora duramente trattare in Europa in vista del Consiglio europeo del 19 giugno, è destinato ad arrivare nel 2021. Questo scenario complica l’iter delle misure di rilancio ed è poco in linea con lo stato di salute di alcuni comparti, che rivendicano nuove risorse a breve per arginare una crisi che morde già da tempo. Si delinea dunque tra le ipotesi la necessità di fare nuovo deficit o anche di ricorrere al Mes per fare fronte alle misure più urgenti, a cominciare da quelle per rafforzare il sistema sanitario .

Visco: no rischi in utilizzo Mes ma non è una manna

«Se c’è bisogno, non vedo rischi nell’utilizzo» del meccanismo europeo di stabilità (Mes) «ma non dovremmo considerarlo come una manna», ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervistato da Bloomberg in merito all’eventuale utilizzo da parte dell’Italia del Fondo salva stati. «Io credo che questi fondi sono senza condizioni – ha aggiunto -, è chiaro che debbano essere utilizzati per alcune particolari ragioni, questo è l’unico requisito”» Si tratta, ha concluso Visco, comunque di prestiti contratti «non verso il mercato ma verso l’Europa ma appunto sono prestiti» a condizioni comunque vantaggiose.

(Il Sole24Ore)

 

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