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Vogliamo ricordare Enrico Berlinguer, nato il 25 maggio 1922, stimato e rispettato da tutti, anche dai suoi avversari. Amato perchè “persona perbene”, un politico di una razza che sta ormai scomparendo: grande rigore morale e profonda passione per la politica, dimostrata fino all’ultimo istante di vita.
e riportando un bel ricordo pubblicato su facebook, attraverso alcuni dei suoi pensieri
“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”.
“Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi”
“Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.
“Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.
“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”
“La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”.
“Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v’è troppo fanatismo nel mondo”.
“La gravità dei problemi del paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande “compromesso storico” tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano”.
“L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista”.
“Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza”.
“Il rispetto delle alleanze non significa che l’Italia debba tenere il capo chino”.
“Sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti”.
“Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Intervista a Oriana Fallaci, 1980
“Non rinunciamo a costruire una «società di liberi e uguali», non rinunciamo a guidare la lotta degli uomini e delle donne per la «produzione delle condizioni della loro vita»”.
“Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” Tribuna politica 1980
“Noi rifiutiamo che a pagare siano i soliti, gli operai, le masse popolari. E riteniamo che se sacrifici devono essere, e tutti in maniera proporzionata vi devono contribuire, debbono contribuire a raggiungere determinati traguardi, non a far tornare indietro il Paese”.
“Non ci può essere inventiva, fantasia, creazione del nuovo se si comincia dal seppellire se stessi, la propria storia e realtà”
Rinascita
“Occorre che con audacia e con intelligenza ci si sappia liberare da ogni scolastica applicazione della nostra dottrina intesa come dogma, o da orientamenti che non sono più adeguati all’esperienza e alle condizioni storiche attuali, per camminare verso vie nuove di avanzata verso il socialismo” Dal discorso per Dolores Ibarruri, 1975
“La nostra principale «anomalia» rispetto a diversi altri partiti comunisti e operai è che noi siamo convinti che nel processo verso questa mèta bisogna rimanere – e noi rimarremo – fedeli al metodo della democrazia. L’”assalto al cielo” – questa bellissima immagine di Marx – non è per noi comunisti italiani un progetto di irrazionalistica scalata all’assoluto”. Intervista a Critica Marxista, 1981
Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita. 7 Giugno 1984, Padova
“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo…”. 7 giugno 1984 Frasi tratte da “Casa per casa. Strada per strada” a cura di Pierpaolo Farina (Melampo editore).
“La cosa che mi preoccupa in Craxi è che certe volte mi sembra che pensi soltanto al potere per il potere” (Intervista a Chiara Valentini, Panorama, maggio 1983)
“Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana” (da Austerità, occasione per trasformare l’Italia, 1977)
“L’Unione Sovietica è un regime politico che non garantisce il pieno esercizio delle libertà” (26 luglio 1980, intervista a Oriana Fallaci per il Corriere della Sera)