27 Aprile, 2024
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2 giugno, la maratona social dell”Anpi sulla Costituzione e 21 rose per le donne che la scrissero

Da domani sui social l’associazione dei partigiani pubblicherà un articolo al giorno della Carta. E nel giorno della Festa della Repubblica nei cimiteri italini l’omaggio floreale sulle tombe di Nilde Iotti e le altre donne dell’Assemblea costitutente

 

Una rosa per Lina Merlin sepolta nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano. Una rosa per Elettra Pollastrini nel cimitero di Rieti, per Nilde Iotti al Verano a Roma, per Teresa Noce sulla sua tomba alla Certosa a Bologna, per Rita Montagnana a Torino e così per per le altre donne costituenti.  È un pellegrinaggio di gratitudine per le 21 donne dell’Assemblea costituente quello a cui ha pensato per il 2 giugno la presidente dell’AnpiCarla Nespolo, prima donna a guidare l’associazione dei partigiani.

Nell’anno in cui la pandemia ha stravolto le vite e la società, la Festa della Repubblica è carica di significato per la ripartenza.

Dice Nespolo: “Il 2 giugno saremo impegnati non solo a celebrare una data storica, ma lanceremo un messaggio forte e chiaro:

per risolvere la crisi attuale è fondamentale e imprescindibile attuare pienamente la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza”.

Perciò l’Anpi ha pensato a una maratona social sulla Costituzione. Pubblicherà da domani un articolo della Carta, uno al giorno, sui social. “Perché in questo 2 giugno del 2020 noi dobbiamo rinascere dalla Repubblica e dalla Costituzione: questo è l’impegno. E l’Italia ha un’arma formidabile per il suo nuovo risorgimento: attuare pienamente i principi e le disposizioni della Carta costituzionale conquistata con il sacrificio delle partigiane e dei partigiani e di tutti coloro che liberarono il paese”.  A cominciare dall’articolo 3 della Costituzione che  recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…”.

Lo ricorda la presidente Nespolo, sottolineando la battaglia di Teresa Noce per inserire quel “senza distinzione di sesso” nell’articolo 3. Illustra inoltre le immagine del manifesto per il 2 giugno. Sono foto che raffigurano la fila delle donne il giorno del voto al referendum popolare del 1946 che scelse la forma istituzionale dello Stato ed elesse l’assemblea costituente; medici e infermieri, gli eroi contro l’emergenza Covid 19; la firma della Carta; la sezione Anpi di San Fruttuoso a Genova che si è mobilitata in questi mesi per la “spesa sociale”; il Tricolore alle finestre nei giorni del lockdown. Momenti simbolici.

I partigiani e Carla Nespolo rimarcano: “La Costituzione disegna una terra in cui finalmente libertà, giustizia sociale, diritti umani, diritti civili diventano vita quotidiana”.

Da qui la maratona costituzionale. E l’omaggio delle rose per le “madri” costituenti: per Adele BeiBianca Bianchi che si battè per il riconoscimento giuridico dei figli naturali, Laura Bianchini che lottò per la scuola pubblica, Elisabetta Conci che si occupò degli statuti speciali e di autonomia regionale, Maria De Unterrichter Jervolino in prima linea sul fronte della scuola, Filomena Delli CastelliMaria Federici AgambenNadia Gallico Spano, che organizzò i “treni della felicità” che trasportarono 70 mila bimbi meridionali orfani nelle famiglie del Nord.

E ancora per Angela Gotelli a cui si deve la sfida per il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura, Angela Guidi Cingolani che gettò le basi della legge di tutela delle lavoratrici madri, Teresa MatteiAngela Minella MolinariMaria Nicotra VerzottoOttavia Penna BuscemiMaria Maddalena RossiVittoria Titomanlio.

 

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