Dedicata ad uno dei maggiori protagonisti dellβarte americana, il cui lavoro, radicale e innovativo, ha avuto un grande impatto sulla cultura visiva contemporanea, in particolare su quella italiana degli anni Sessanta.
Jim Dine – nonostante la sua popolaritΓ – rimane un artista difficilmente catalogabile in virtΓΉ soprattutto
della sua volontΓ dβindipendenza e del suo rifiuto a identificarsi nelle categorie della critica, della storia
dellβarte e del mercato. Lo dimostrano anche le sue vicende biografiche e i suoi lavori tenacemente
aderenti alle esperienze vissute, βineducatiβ e βinquietantiβ, come talvolta sono stati definiti che possono essere rivissuti nella biografia dellβartista stampata sul muro e corredata da una selezione di fotografie che precede, come consuetudine del Palazzo delle Esposizioni, il percorso della mostra.
Oltre 80 le opere esposte, dai primi lavori su tela e acquarelli datati 1959, ad un focus dedicato agli happening grazie ad unβapprofondita ricerca delle fonti iconografiche negli archivi che detengono le immagini dei maggiori fotografi attivi negli anni Cinquanta e Sessanta sulla scena artistica downtown di New York: Robert R. McElroy, Fred W. McDarrah e Peter Moore, ai dipinti datati tra il 1960 e il 1963,tra cui alcune opere considerate suoi capolavori, come Window with an Axe del 1961, Black Shovel e Four Rooms del 1962, costituito da quattro grandi tele e da elementi dislocati nello spazio, e Two Palettes in Black
with Stovepipe (Dream) del 1963. Ai “Cuori” Γ¨ dedicata una sala, con alcune delle opere realizzate a Putney nel Vermont nellβinverno del 1970-1971 insieme al grande cuore di paglia (Straw Heart) e alla
mano verde (Green Hand) entrambi del 1967. Nelle ultime sale sono esposti la Black Venus
del 1991, una selezione di opere degli anni piΓΉ recenti e una “folla” di Pinocchi, sculture in legno realizzate a partire dai primi anni Duemila.
La mostra Γ¨ accompagnata da una serie di eventi collaterali alcuni che coinvolgeranno lo stesso
artista e altri altre figure della cultura internazionale tra cui, mercoledΓ¬ 18 marzo alle 19,00 al Palazzo delle Esposizioni “House of Words” reading con Jim Dine, accompagnato da Fabrizio Ottaviucci al pianoforte e Daniele Roccato al contrabbasso.
Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
Informazioni e prenotazioni: Singoli, gruppi e laboratori dβarte tel. 06 39967500;
www.palazzoesposizioni.it
Biglietti: intero β¬12,50; ridotto β¬ 10,00
Paola Scarsi


