25 Aprile, 2024
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Incendi Australia: Oltre 180 persone sospettate di aver appiccato gli incendi boschivi

Gli enormi incendi che da settimane persistono in diverse aree dell’Australia hanno bruciato quasi duemila case, causato la morte di 25 persone e bruciato più di 6,3 milioni di ettari di terra, un’area grande circa un quinto dell’Italia. Rispetto a inizio anno, in questi giorni la situazione è lievemente migliorata, grazie alle operazioni di contenimento delle fiamme – in certi casi alte diverse decine di metri – e soprattutto grazie alla pioggia. Ma a cominciare dal fine settimana le piogge finiranno, le temperature torneranno a salire e la situazione potrebbe diventare ancora più grave. Si teme, per esempio, che alcuni dei circa 200 incendi attivi al momento possano unirsi tra loro. Per di più, in Australia gennaio e febbraio sono i mesi estivi più caldi, in cui le temperature raggiungono i loro massimi: gli incendi potrebbero andare avanti insomma per diverse altre settimane.

Le autorità australiane hanno identificato e denunciato oltre 180 persone sospettate di aver appiccato deliberatamente incendi boschivi. E tra queste 24 sono state arrestate. I provvedimenti sono stati assunti dal mese di novembre a oggi. In particolare 29 incendi sono stati deliberatamente causati nella regione di Shoalhaven, nel sud-est del Nuovo Galles del Sud, in soli tre mesi. Gli arresti sono stati effettuati in relazione a incendi dolosi appiccati nel Nuovo Galles del Sud, a Queensland, Victoria, nell’Australia Meridionale e in Tasmania.

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