19 Marzo, 2024
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Bracciano, Comitato “Villaggio Montebello” accusa il Sindaco di usare il pubblico denaro contro la Regione e i propri elettori

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Montebello, così come in precedenza abbiamo ricevuto e pubblicato dal Sindaco, dalla Regione, dall’Asl. In questa “querelle” noi siamo terzi. E, proprio perché terzi, auspichiamo una soluzione pacifica, prima che le varie parti spendano le proprie esigue risorse per i Legali, danneggiando la Collettività. Il Comitato, ad esempio, era disponibile, qualora il Comune pulisse le aree pubbliche, a costruirvi, a proprie spese, un querceto con giochi per i Bimbi e un campo da bocce per i Nonni, a disposizione di tutta la Città, rendendone merito politicamente al Sindaco. Adesso la stessa somma la spenderà per i Legali e a soffrirne saremo tutti. Guai alle guerre civili! Forse si potrebbero ancora evitare, se il Sindaco convocasse ad un tavolo il Comitato, la Regione e l’Asl, con la volontà politica di un accordo. 

 

Signor Sindaco, le scrivono “i dieci sparuti” di Montebello, in rappresentanza di 135 Soci maggiorenni. Fermo restando il rispetto per lei, sul piano politico il Comitato Montebello non sa se ella si massaggia il viso, dopo l’esplosiva interrogazione regionale del 9 u. s., uno schiaffo a firma Cacciatore, pres. Commissione Urbanistica, e Porrello, vice pres. Assemblea (entrambi 5S). L’esplosiva interrogazione regionale denuncia con durezza due suoi atti: 1) – l’illegittima, ancorché amena ordinanza, con cui ella scarica su 150 Famiglie del Villaggio le prescrizioni Asl-rm4, per tutelare l’igiene e la sicurezza sulle aree pubbliche, stravolgendo così  le leggi amministrative (i nostri Legali perciò l’hanno già diffidata); 2) –  la sconsiderata sua delibera di Giunta, con cui usa il denaro delle nostre tasse per opporsi al Tar-Lazio contro un Commissario regionale ad acta, che bonifichi gli abusi edilizi a Montebello (incredibile!, ella usa il denaro pubblico per ostacolare la lotta agli abusi, contro la Regione e i suoi stessi Elettori, un unicum!, complimenti!). 

I 5S, dunque, suffragano dall’opposizione un Commissario voluto  dalla maggioranza (centro-sinistra + alcuni Centristi); e condannano lei (caso più unico che raro!), aldilà degli schieramenti politici. Maggioranza e opposizione, quasi unanimi, convengono su due fatti: a) – la sua incapacità amministrativa, che  sgomenta amici e nemici; b) –  la legittimità del nostro Comitato “apartitico”, che si batte per difendere Montebello, ieri da Sala (centro-sinistra), oggi da  lei (centro-destra). L’on. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, cui ella da poco aderisce, prima o poi saprà delle sue res gestae. E poiché essa ha grande onestà intellettuale, non escludiamo che le chiederà sottovoce d’eclissarsi, sia per lanciare nomi migliori, sia per tutelare l’immagine del Partito. Un suo Sostenitore deluso ci disse: “Tondinelli concorre al Guinness del peggiore Sindaco”.

Con lettera 8 agosto, protocollata e pubblicata, noi del Comitato, anticipando le severità della Regione, l’avevamo educatamente e democraticamente “sfiduciata” per incapacità amministrativa, adducendo un cahier de doléance; e l’invitavamo educatamente e democraticamente a dimettersi, per il bene suo e della Collettività.

Ella, sorvolando sul merito dei problemi, ci rispose ad horas, con iraconde parole d’odio, offensive e minacciose, tipiche di chi ha torto, dimostrando di nuovo la sua inadeguatezza al ruolo, il suo scarso senso delle Istituzioni, l’incapacità di frenare i nervi e la lingua. A noi, molti dei quali suoi Elettori (li conosce per nome!), ha detto, tra l’altro, che siamo “un gruppo sparuto”, che vuole “speculare sulla pelle dei Cittadini” (sic!); e che ciò “(ci) costerà moltissimo (…) sul piano economico”. Cos’è? Una diffamazione con minaccia di perseguitarci? I Legali lo valuteranno. Un nostro Socio che la votò, ella osa apostrofarlo così: “Voi di Montebello vi raderò al suolo”. Ma chi si crede? Il Dittatore di Mungivacca? Al di là di Leggi, Magistrature, Organi di garanzia? No, noi non ci abbasseremo al suo livello. S’ha i nervi saldi e il senso delle Istituzioni, noi. E s’è nel giusto. 

Qualche rilievo. Ella, signor Sindaco, per obbligo istituzionale, deve ascoltare chiunque, specie i Singoli, privi di “santi in paradiso”. Noi, peraltro, come ben sa, non siamo un gruppuscolo “senza terra”, ma il Direttivo d’un Sodalizio, unico nel quartiere, che conta 135 Soci maggiorenni. Lei lo sa, per tabulas fin dall’8-9-2014, quando in Consiglio comunale (era all’opposizione), sottoscrisse un odg di solidarietà alle nostre battaglie; e lei lo sa fin dal 28-10-2017, quando, da Sindaco, ci diede la parola nel Consiglio “open”, garantendoci sostegni operativi. Allora non immaginavamo che i sostegni fossero vomitarci parole d’odio. Parole d’odio contro i suoi Elettori! Inaudito!

Le rinnoviamo l’invito a rispondere a 8 nostre domande, sorvolando sui mille angosciosi e irrisolti problemi della Città (acqua, buche, ecc.)..

 

  • – E’ vero o no che l’Asl le impone (sì, le impone!) di garantire sicurezza e salute sui suoli pubblici di Montebello, il cui costo (72.000 euro) ella vorrebbe scaricare illegittimamente su 150 Famiglie di Abitanti, scusandosi, tra l’altro, che non ha soldi?
  • – E’ vero o no che lei nel frattempo trova i soldi per ricorrere al Tar-Lazio contro la Regione, che ha nominato un Commissario ad acta anti-abusi, nonché contro i suoi Elettori che si battono per la legalità, ostacolando di fatto la lotta agli abusivismi?
  • E’ vero o no che nel solo mese di luglio (tralasciando agosto!), lei comunque trova quasi 120.000 euro per spese voluttuarie, effimere, non indispensabili e  ad libitum?
  • – E’ vero o no che trova, tra l’altro, 20.406 euro per un ufficio stampa, manco fossimo la Fiat, e 36.000  per un Direttore artistico, manco fossimo la Scala?
  • – E’ vero o no che lei voleva pagare 80.000 euro per alcuni reperti archeologici, che i Proprietari eran invece disposti a donare GRATIS, cosa che poi han fatto?
  • – E’ vero o no che il Comune (per i 5S) è “attenzionato” dall’Anticorruzione?
  • – E’ vero o no che noi di Montebello, in poche ore, abbiamo subito due furti in prima serata, anche perché qui i Vigili (o le altre Forze dell’Ordine) quasi mai ci passano? Qui non viene quasi mai nessuno, neanche se chiamato, come se fossimo “extraterritoriali”.
  • E’ vero o no che a Bracciano si sussurra di infiltrazioni mafiose, mentre a Montebello ci sono episodi di “dubbia cultura” (da ultimo l’incendio d’un divano su suolo pubblico)? Lei ricorda che nel lontano 22-12-2008 noi uscimmo con un manifesto dal titolo “Basta con le minacce!”, in quanto un nostro Past-president fu minacciato per il suo impegno, nel silenzio assordante dei Pubblici Poteri? E’ vero o no che nei giorni scorsi  la Guardia di Finanza ha sequestrato alcune pompe di benzina, per frodi internazionali di carburanti, mentre dilaga la droga, specie tra i Giovani? Che cosa fa lei, responsabile dell’ordine pubblico, a norma art. 4 TUPS, per aiutare a combattere i fenomeni malavitosi e per darci maggiore sicurezza nelle case? Ha mai chiesto alla Legione CC: Lazio, per esempio, di irrobustire e svecchiare l’amatissima Benemerita, oggi molto a corto di fondi e di Personale? 

 

Ella, signor Sindaco, può ascoltarci e far le cose giuste, riconquistando così la “fiducia” di chi nel 2016 la votò. Noi saremo ben lieti di osannarla “piovuto da Dio”, levandoci il cappello e piegando i ginocchi. La scelta però è sua. E, per favore, se politicamente sbaglia, non faccia il bambino piagnucoloso, inventandosi “speculazioni politiche” da luna-park.

 

Risposta a nota stampa 

 

Ecco, signor Sindaco, la nostra risposta, paragrafo per paragrafo, alle sue bizzarrie letterarie.

Il Sindaco scrive: “Il comitato Villaggio di Montebello, un gruppo sparuto di persone rispetto a centinaia di residenti, continua a fare politica e parla di “sfiducia” al Sindaco senza sapere che la smania di speculare politicamente sulla pelle dei cittadini gli costerà moltissimo sia in termini economici che di credibilità. Ma perché soltanto dieci persone su centinaia che popolano il quartiere di Montebello hanno tutta questa smania che io mi dimetta?”

Nostra risposta. Il Sindaco ben sa (ma finge di dimenticarlo) che i“dieci firmatari” sono il Direttivo (ripetiamo: il Direttivo, democraticamente eletto, con le relative cariche), dell’unico Comitato autonomo  di Quartiere “Villaggio Montebello”, mentre i Soci, ad oggi, sono 135 Maggiorenni di 43 Famiglie proprietarie di case, ossia  almeno 1/3 degli Abitanti. Gli altri sono affittuari temporanei (non titolari, quindi, di diritti), o Colleghi timorosi di ritorsioni sia del Comune, sia dell’ex-Lottizzatore (costose “liti temerarie”, tutte da noi vinte, “visitine” Vigili, ecc.) . Ma tutti gli Abitanti (ripetiamo: tutti gli Abitanti, tranne qualche ovvia eccezione) ci incitano a combattere. Quando il Sindaco era all’opposizione ci definì Eroi per il coraggio civile e si meravigliò che fossimo in tanti (“mai vista una cosa simile!”), ci aiutò con documenti inediti, in Consiglio firmò un odg di solidarietà alle nostre battaglie. Legittimando la nostra rappresentatività e la giustezza delle nostre battaglie, da Sindaco, egli ci concesse la parola nel Consiglio “open”, garantendoci pubblicamente il suo sostegno e ricevendo il nostro grazie (è agli atti!). Il suo incredibile voltafaccia nasce da qualche mese, quando, messo alle strette, deve passare dalle parole  ai fatti. E di fatti concreti egli, per imperscrutabili motivi, non sembra aver voglia.

Sindaco. “Nella loro ennesima missiva delirante (i 10) parlano di incapacità politico – amministrativa, senza sapere che è proprio verso di loro che dovrebbero puntare il dito: sono loro incapaci di scindere la volontà di fare opposizione rispetto al buon senso di non coinvolgere a ogni costo, anche caro, gli interessi della collettività”. 

Risposta.  Tralasciando le contumelie, che affidiamo ai nostri Legali, il  Comitato è assolutamente apartitico, non fa politica, il suo unico scopo (da Statuto) è ottenere le opere di urbanizzazione, da sempre carenti o mancanti, e ripristinare la legalità, eliminando gli abusi, ed assicurando la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture (strade, fogne, acquedotto, illuminazione, verde pubblico). Ieri nei confronti del Centro-sinistra (Sala), oggi del Centro-destra (Tondinelli). Noi, dunque, ci opponiamo legittimamente a tutti gli Amministratori, d’ogni colore, che anziché curare il bene pubblico, restano inerti, o, peggio, usano il denaro pubblico per ricorsi al TAR contro chi combatte gli abusi. Noi ci opponiamo a chi si rifiuta di acquisire quel che è del Comune perché ad esso trasferito dal Tar-Lazio con sentenza costituiva. Ci opponiamo a chiunque voglia trasferire illegittimamente a 150 Famiglie il costo d’igiene e sicurezza dei suoli pubblici. 

Sindaco. “Presunto rimbrottamento che l’Asl Rm4 avrebbe fatto al Sindaco. Ci vuole molta immaginazione per interpretare un concetto chiaro: la Asl non vuole essere strumentalizzata da quello sparuto gruppo riunito in un comitato politico. Punto e basta, anzi il comitato farebbe bene a non tirare per la giacchetta più nessuno”.  

Risposta. Siamo alla grottesca mistificazione. Dopo ben 5 sopralluoghi, l’Asl impone per la quinta volta al Comune (ripetiamo: al Comune, non al Comitato) di garantire l’igiene e la sicurezza nel Villaggio. Chi, colto in flagranza,  prova a buttarla in caciara politica è proprio il Sindaco inerte e inadempiente. Ed è al Sindaco inerte-inadempiente che risponde per le rime il presidente Asl-rm4, dr. Quintavalle, con una nota dell’ufficio-stampa, ove gli ricorda a brutto muso che l’Asl è un organo di controllo e garanzia, la cui terzietà va rispettata, specie da un Sindaco. Quanto a “tirare la giacchetta”, è proprio lei, signor Sindaco ,che prova a “tirarla” alle leggi, contro l’Asl e la Regione, contro i suoi Elettori e il buonsenso, contro il mondo intero  Sia di Destra, sia di Sinistra..  

Sindaco. “Noi non abbiamo speso i soldi dei cittadini ma i nostri legali che hanno fatto un giusto e dovuto ricorso al Tar contro la decisione della Regione di inviare un Commissario ad Acta sono pagati a contratto e non a singola consulenza. Dopo anni di immobilismo relativo l’esecuzione di ordinanze di demolizione di abusi edilizi al ristorante Montebello, la Regione ha deciso di nominare un Commissario ad Acta per provvedere all’effettiva esecuzione. La questione è che si sono sbrigati a nominare un commissario senza mai riceverci e poter interloquire per tentare di risolvere la questione con uno spirito collaborativo reciproco”. 

Risposta. Ogni ricorso costa, malgrado i Legali a contratto. Non si va a Roma gratis. I bolli si pagano, insieme alle spese giudiziarie, se sconfitti. Ma poi, se il Sindaco si ritiene in regola, perché non lo fa accertare dal Commissario? Collaborando, affinché si sbrighi alle spicce? Non sarebbe più semplice e lineare? Infine: che significa “tentare di risolvere la questione (con la Regione) con uno spirito collaborativo reciproco”? S’invita forse la Regione a una “pastetta”? Comprende, signor Sindaco, l’inaudita gravità di quel che scrive? Ci auguriamo che il suo sia un lapsus calami, se no… Un edificio abusivo si demolisce, punto. Senza “spiriti collaborativi”.

Sindaco. “Perché non ci hanno mai ricevuto in Regione? Non vogliamo pensare male ovvero che siano spinti anche loro da motivi politici. Se prima di inviare un commissario ci avessero ricevuto gli avremmo spiegato che questa è una questione che abbiamo ereditato dal passato (come tante del resto) e noi non abbiamo potuto dare esecuzione alle ordinanze perché ci sono ricorsi pendenti in Consiglio di Stato che ancora non sono andati a sentenza. Di fatto non possiamo muoverci prima di un giudizio. Per questi motivi abbiamo ritenuto di ricorrere al Tar perché siamo convinti di essere nel giusto e vogliamo comportarci e agire secondo la legge”. 

Risposta. Innanzitutto, signor Sindaco, non si capisce che c’entriamo noi con la Regione che si rifiuta di riceverla. Forse la Regione si rifiuta, proprio perché lei vorrebbe proporle un discutibile “spirito collaborativo reciproco”. Per il resto, siamo all’ennesima mistificazione. La srl ex proprietaria del ristorante, signorsì, ha fatto  ricorso al Consiglio di Stato (come afferma il Sindaco), ma per opporsi alla cessione delle aree pubbliche, ove insiste il  ristorante, disposta dal TAR Lazio con sentenza esecutiva. Ma questo ricorso nulla ha a che vedere (ripetiamo: nulla ha a che vedere) con le opere abusive, di cui si dovrebbe occupare il Commissario. Gli abusi, peraltro  certificati dallo stesso Comune, restano abusi, chiunque sia il proprietario; e, se non sanati a cura e spese di chi li commise, vanno abbattuti. Il Commissario è in carica soltanto per gli abusi.

Sindaco. “Forse questi ragionamenti risultano strani a un gruppetto di persone che ha deciso di passare sopra il buonsenso soltanto per tentare uno scampolo anticipato di campagna elettorale che purtroppo per loro lascia il tempo che trova. Si rassegnino, è arrivato il momento di agire come un padre di famiglia nel rispetto delle leggi”. 

Risposta. Fosse vero! Da 30 anni aspettiamo un Sindaco che agisca ex-lege. A trovarlo saremmo i primi a brindare! Il problema è che in 30 anni abbiamo incontrato pessimo patrigni e nessun padre di famiglia. V’è di più. Al contrario del Sindaco, nessuno dei “10” s’è mai presentato, o si presenterà, ad elezioni comunali, regionali, nazionali, europee; e dunque è il Sindaco, non noi, a vivere nell’ossessione delle campagne elettorali, che potrebbero ridimensionarlo o sbalzarlo.

Sindaco. “Mi dispiace anche che questi signori spinti da un solo comune e “sinistro” intento si rendano ridicoli facendo un elenco delle spese per eventi estivi e per la Cultura di cui sinceramente  non ne capiamo l’utilità: vogliono forse suscitare sdegno nei cittadini? Beh sono molto lontani dalla realtà perché il fatto che stiamo riportando la Cultura con la maiuscola a Bracciano grazie ad eventi importanti e di qualità per tutta la comunità può essere soltanto recepito come un segnale di volontà di rialzarsi e di rilanciare la Città”.

Risposta. A parte il “sinistro”, che il Sindaco userà meglio per i suoi Galoppini, sappiamo  l’importanza della Cultura (alcuni di noi vivono di Cultura!). Ma quella vera, che produce un turismo di qualità, d’alto livello, ricco, costante nell’anno (non stagionale), rispettoso dei limiti ricettivi e ambientali  d’un gioiello storico-paesistico come Bracciano. Una cosa, dunque, ben diversa dai raffazzonati eventi estivi “mordi e fuggi”, baraonde kitsch-kafonal “usa e getta” che deturpano ambiente e decibel, per la gioia soltanto di qualche Ristoratore miope. E comunque, quando sono in gioco la salute e la sicurezza dei Cittadini, come ben evidenziano le relazioni ASL, “il buon padre di famiglia” dovrebbe sapere le priorità!!!

  1. S. –  Temiamo, signor Sindaco, che ella sia politicamente delegittimato anche per un altro grave motivo: l’intera campagna elettorale del 2016, da lei vinta, fu irreparabilmente falsata da una furibonda valanga di accuse penali e contabili contro i precedenti Amministratori, che oggi i Magistrati dichiarano innocenti. Oltre che per la sua incapacità amministrativa, Bracciano la “sfiducia” anche per la discutibile legittimità della sua vittoria 2016.

 

Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello

        Dr. Amedeo Lanucara

 

Gen. Feliciano Mancini, vice presidente; Amm. Luigi D’Elia, past president; Dr. Alberto Perra, past president; Sig. Massimo Toffolo, past president; Sig. Enrico Ricciatti, segretario; Sig. Giorgio Pastori, tesoriere; Sig.ra Francesca Giansanti, componente Direttivo; Sig.ra Giancarla Bonalumi, componente Direttivo; Sig. Claudio Caprioli, componente Direttivo

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