26 Aprile, 2024
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Un successo la presentazione del film di Walter Veltroni al Cinema Moderno di Cerveteri

SONO SERATE COSI, CHE RIAVVICINANO IL PUBBLICO AL CINEMA

di Marco Feole

Mi sono trovato spesso a pensare e poi a dire, complice il mio amore sconfinato per quest’Arte, che il film in sé alla fine è l’ultima cosa. È un controsenso lo so, ovvio che non è cosi, ma è un paradosso per spiegare quello che secondo me è il Cinema, inteso più come vero e proprio luogo fisico. Dove nasce una magia, un sogno, dove le persone si incontrano e vivono insieme un’emozione, qualsiasi essa sia. Quello che è avvenuto al Cinema Moderno Cerveteri, in una sera speciale.

Ospite della serata, Walter Veltroni, ex sindaco di Roma e attualmente scrittore e giornalista, che complice la sua passione per il Cinema è stato protagonista insieme al suo film “C’è tempo”, e che lo vede per la prima volta regista con un film di finzione, pellicola uscita da poco nelle sale.

Nonostante il maltempo, il pubblico non ha rinunciato, e già soltanto il colpo d’occhio di una sala piena in ogni ordine di posto, riempie lo sguardo, oltre alle poltrone. Un evento gratuito per il pubblico, per il quale ringraziare sicuramente il Comune di Cerveteri, il sindaco Alessio Pascucci e nelle persone di Isabella Della Longa e Mario Giuffrida il Cinema Moderno, splendido teatro, senza il quale serate cosi non sarebbero possibili.

Ma un grazie speciale va proprio a lui, a quel Walter Veltroni che è arrivato in veste di regista si, a presentare il suo film è vero, ma quello che si è respirato e che il pubblico ha percepito è tutt’altro. Mi spiego meglio.

Veltroni ha portato la passione e l’amore per il Cinema, oltre alla grande umiltà. Non ha perso tempo, dopo un rapido ma sincero e sentito saluto a chi lo ha accolto al suo arrivo, compreso il sottoscritto, ha chiesto l’unica cosa che possa venire in mente ad un innamorato di questa Arte quando arriva in un luogo cosi: “dov’è la sala?”

In sala poi ci è arrivato, davanti ad un pubblico attento e numeroso. E lì poi, in quella sala si sa, succedono cose magiche, perché il potere del Cinema è questo. La passione infinita che Veltroni porta con sé fin da bambino per il Cinema, la respiri da ogni piccola cosa, dalla voglia che ha di raccontare aneddoti, personali o anche solo legati al Cinema e ai film della sua vita. Perché ascoltare qualcuno che parla cosi di ciò che ama, qualsiasi cosa sia, non può che rapire. Il suo pensiero iniziale alla storia del Cinema Moderno, una sala che aprì tanti anni fa e che poi fu costretta a chiudere, spiegando a tutti con semplici parole l’importanza invece di riavere un posto così. Perché come dico sempre anche io, il Cinema è fatto per essere visto al Cinema. “Roma” di Alfonso Cuaron o “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, non saranno mai la stessa cosa visti in tv. Quanto è vero.

Non c’è stato quasi bisogno di domande, perché dopo un giustissimo primo intervento alla serata del sindaco Pascucci e del giornalista e critico cinematografico Boris Sollazzo che moderava l’intervista, l’ospite del Cinema Moderno si è lasciato trascinare più che altro da questa voglia di condividere amore e passione. La parola condividere, è il sinonimo che io assegno al Cinema. Condivisione, comunicazione. Quanta verità anche quando ha messo davanti agli occhi di tutti, i personaggi che oggi grazie al Cinema noi ricordiamo e conosciamo. Personaggi di fantasia si, creati da persone che hanno scritto la storia di questa Arte, ma che per noi hanno un volto, un’immagine, che resteranno dentro ognuno di noi, dentro il nostro immaginario per sempre. Ho personalmente ringraziato Veltroni per aver ricordato la nostra commedia all’Italiana, quella con la quale vincevamo Oscar ed eravamo conosciuti in tutto il mondo. Ma l’ho soprattutto ringraziato per aver ricordato Scola, Sordi e “La grande Guerra”, Fellini, Risi, o anche semplicemente un film come “Il sorpasso”, che anche solo pronunciarlo mette i brividi. Perché lì si, che dovremmo tutti sentirci orgogliosi.

Ecco tutto questo amore, questa passione, lui la mette anche nel suo film, che io personalmente non ho apprezzato nella sua totalità è vero, ma è un giudizio soggettivo e non voglio e non è mio intento parlare in questo pezzo di quello che penso del film nello specifico. Voglio invece portare alla luce ancora di più, l’unica cosa oggettiva e senza pareri contrari, e cioè che sono serate come queste che riportano e riavvicinano il pubblico in sala. Serate cosi, sono l’essenza di quello che il Cinema dovrebbe essere sempre. La possibilità di confronto o anche solo ascoltare chi una storia la pensa, la scrive e la mette in scena. Un momento di aggregazione, e condivisione. Solo questo, in un periodo nero del nostro Cinema riporterà col tempo l’amore e il piacere di uscire di casa e riempire le sale, solo questo, e non iniziative con biglietti a 3 euro.

Le parole si sa, poi se le porta via il vento, e parlo delle mie in questo caso. C’è però un momento in cui questo non accade, e cioè quando tutto questo lo ritrovi sul volto e gli occhi di un pubblico che uscendo, anche senza dirti nulla, ti fa capire che è tutto vero. Per un appassionato di Cinema ascoltare chi come te lo ama e ne parla con questa enfasi forse è più facile è vero, ma ho la certezza che serate così aiutano anche chi tutto questo apparentemente non lo vede.

Una serata speciale. Un’emozione che solo una sala cinematografica può regalare. La potenza del Cinema, della cultura. Quell’Arte a cui io personalmente devo tutto, e che in fondo tutti noi portiamo dentro.

Perché sono serate così, che riavvicinano il pubblico al Cinema.

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