26 Aprile, 2024
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L’8 febbraio, a un mese dallo sciopero globale, iniziative di lancio in diverse città italiane.

Non una di meno lancia lo sciopero femminista dell’8 marzo

Per il terzo anno consecutivo Non Una di Meno chiama le donne e le soggettività
LGBTI a partecipare allo sciopero femminista transnazionale dell’8 marzo e ad
interrompere ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o
retribuita.

Lo sciopero globale, che l’anno scorso ha coinvolto circa settanta
città italiane
e più di settanta paesi nel mondo, è organizzato in risposta a tutte le forme di
violenza di genere:

“Femminicidi.
Stupri. Insulti e molestie per
strada e sui posti di lavoro. Violenza domestica. Discriminazione e violenza
sulle donne disabili. Il permesso
di soggiorno condizionato al matrimonio.
Infiniti ostacoli per accedere all’aborto.
Pratiche mediche e psichiatriche violente sui nostri corpi e sulle nostre vite.
Precarietà
che
diventa doppio carico di lavoro e salari dimezzati. Un welfare
ormai
inesistente che si scarica sul lavoro di cura gratuito e sfruttato nell’
impoverimento generale. Violenza omofoba e transfobica. Contro questa
violenza
strutturale,
che nega la nostra libertà, noi scioperiamo!”

Non una di meno denuncia le
diverse forme di oppressione e i loro intrecci: le discriminazioni e la violenza
di genere, omofobica e transfobica, lo sfruttamento del lavoro, il razzismo, la
violenza del capitalismo, insostenibile per l’ecosistema nel quale viviamo. Agli
uomini si chiede di sostenere lo sciopero in tutti modi possibili, soprattutto
facendosi carico del lavoro di cura.

Non
una di meno contesta i provvedimenti dell’attuale governo, in particolare:

il disegno di legge Pillon su separazione e affido, contraria persino alle leggi e alle convenzioni internazionali sulla tutela dei minori e sul contrasto alla violenza sulle donne
la legge Salvini sull’immigrazione e la propaganda razzista che la sostiene
l’invenzione della cosiddetta “ideologia del gender” in nome di cui si chiudono i programmi di educazione alle differenze di genere a scuola
il sussidio di disoccupazione a condizioni proibitive, spacciato per “reddito di cittadinanza”
la finta flessibilità del congedo di maternità
le mancate risposte del governo in materia di prevenzione del femminicidio
le mancate risposte del governo in materia di sicurezza per l’interruzione volontaria di gravidanza

A
questo link l’elenco delle iniziative di lancio, in aggiornamento

8 febbraio 2019: Non una di meno lancia lo sciopero femminista dell’8 marzo

Contatti:

Milano:
Eleonora 3492542205, Elena
3384638527,
Silvia 3898000797

Roma:
Serena 3465112245, Maria 3474641661


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