8 Maggio, 2024
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Oriolo. Un centro di formazione per giovani voluto dalla famiglia Tenchini. Inaugurata in Cile “La casa di Marianna”

 

Lo scorso 24 novembre è stata inaugurata a Rancagua del Cile “La casa di Marianna”, una struttura concepita per essere un punto di riferimento e un centro di formazione per donne, ragazze e bambini in difficoltà. Aiutare le persone che vivono nel disagio e nella sofferenza sarà l’obiettivo primario di questo importante progetto che, partito da Oriolo Romano nel 2011 grazie all’encomiabile azione e a una continua raccolta fondi sostenuta dall’associazione “Noi e Marianna onlus” in collaborazione con la Congregazione delle Maestre Pie Venerini, ha permesso di realizzare un complesso moderno, funzionale ed attrezzato.

«Lo scopo principale dell’associazione – sottolinea Egidio Tenchini, padre di Marianna e artefice di questo complesso piano di lavoro insieme alla moglie Roberta – sarà quello di sostenere e aiutare le persone indigenti, fornendo loro i mezzi e gli strumenti per camminare da soli. E, per tale motivo, lo stabile è stato dotato di laboratori con macchinari per cucire, ricamare e stirare, di cucine fornite del necessario per imparare a cucinare e di tutto quello che può servire per l’avviamento ad una nuova professione. Si organizzeranno anche corsi di canto e di musica e non mancheranno, inoltre, spazi e tempi da dedicare allo studio e al conseguimento di un adeguato livello di istruzione.

In questo particolare momento, tra la gioia dell’inaugurazione della casa e il ricordo ancora intenso di Marianna, vorrei esprimere la nostra gratitudine nei riguardi di quanti – privati, congregazioni e imprese – hanno creduto in noi e hanno tagliato con noi un significativo traguardo, con donazioni, entusiasmo e partecipazione, sia in Italia che in Cile».

«Ma tutto questo non è solo che l’inizio del progetto – conclude Egidio – e una grossa opportunità per arrivare a nuovi obiettivi. La onlus “Noi e Marianna” continuerà a dedicarsi concretamente alla “Casa di Marianna” perché essa possa proseguire nella sua opera di solidarietà, ma sarà comunque sempre presente anche nella nostra realtà per coloro che ne avranno bisogno».

Dario Calvaresi

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