26 Aprile, 2024
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Bracciano. I consiglieri di minoranza denunciano una situazione di disagio per tante associazioni. Incuria e abbandono per il campo sportivo e il centro civico

Come molti sapranno, lo scorso gennaio il campo sportivo di Bracciano è stato chiuso. I ragazzi della squadra di calcio hanno continuato i loro allenamenti presso il campetto di Castel Giuliano, che però non è assolutamente adatto. Mentre una cosa che forse non tutti sanno o ricordano è che a Bracciano Due esiste una splendida struttura che porta il nome di Centro Civico, ma che, come spesso accade in Italia, non è mai stata attiva ed ora giace dimenticata in mezzo alle erbacce.

Ma proviamo a ripercorrerne la storia. Il Centro Civico a Bracciano Due viene annunciato dalla giunta Sala nel 2010. I lavori vengono ultimati nel 2011. E da allora giace lì, agibile ma inutilizzato. Perché? Perché si era fatto un bando per le associazioni per aprire uno sportello del Comune e gli spazi potevano essere sfruttati dal Comune per delle manifestazioni, ma il tutto sarebbe comunque stato gestito dall’associazione vincitrice del bando, la quale  avrebbe pagato le utenze e fornito servizi. Al bando partecipò solo una scuola di musica. Che vinse. Tutto l’iter burocratico si è concluso solo nel 2015. Ma la busta non è mai stata aperta poiché nel frattempo l’Amministrazione è caduta e la commissaria non ha mai voluto trattare temi oltre l’ordinaria amministrazione.

Due strutture utili rese inutilizzabili. Perché?

Abbiamo chiesto una dichiarazione alla Amministrazione Tondinelli (senza avere avuto risposta) e ai consiglieri di minoranza.

Chiara Mango, Consigliere d’opposizione. “Parliamo dell’imminente riapertura delle attività sportive presenti sul nostro territorio le quali, per la prima volta, non potranno praticare sport nei locali comunali. Il sindaco ha più volte ribadito che avrebbe risolto tutti i problemi in un mese. Ora di mesi ne sono passati 9 e i fatti dicono che il campo sportivo e il palazzetto dello sport sono ormai chiusi da gennaio 2018. E pensare che ad agosto 2017 la sottoscritta, insieme agli altri consiglieri di opposizione, aveva chiesto chiarimenti sulla manutenzione delle strutture sportive comunali, proprio al fine di scongiurare i problemi che poi si sono inevitabilmente verificati. Oggi l’associazione del badminton è costretta a rivolgersi a strutture di paesi limitrofi; l’associazione calcistica Virtus, dopo una stagione molto difficile a causa della chiusura dell’impianto sportivo, svolgerà le sue attività presso il campo dell’Aeronautica di Vigna di Valle e ha dovuto rinunciare alla prima squadra, mentre la Asd Vis Bracciano si sta già allenando ad Anguillara Sabazia. Per non parlare della cultura. Tutti gli spazi culturali comunali sono stati chiusi (come l’Auditorium o il Museo Civico), ma ci sono anche spazi che non sono mai stati aperti. Si pensi al Centro Civico a Bracciano Nuova, punto del programma in campagna elettorale e che ora, finiti i comizi, è caduto nel dimenticatoio. È triste passarci davanti tutti i giorni e vederlo chiuso, soprattutto pensando alla sua storia. Un progetto proposto dalla cittadinanza attraverso il bilancio partecipato e realizzato poi per poter offrire uno spazio in una zona del paese carente di luoghi di aggregazione. A seguito della pubblicazione di un bando per l’assegnazione della gestione nel 2015 il procedimento si è fermato quando è subentrata la commissaria, la quale ha svolto solo l’ordinaria amministrazione. Viene così deciso che del Centro Civico se ne occuperà la successiva Amministrazione. Ma ad oggi l’Amministrazione Tondinelli si appella, come sempre, a problemi strutturali (sui quali non si relaziona mai carte alla mano, ma solo a parole). In conclusione, la struttura è abbandonata a se stessa. Evidentemente l’Amministrazione ha cose più interessanti a cui pensare. Detto questo, ci cadono le braccia: cosa c’è di più importante del benessere della cittadinanza?”

Marco Tellaroli, Portavoce del M5S e Consigliere al Comune di Bracciano. “Direi che questa Amministrazione non si è mai preoccupata della situazione relativa ai centri sportivi comunali. Anzi, oserei dire che oltre a produrre un’ordinanza di non agibilità, il suo interessamento nel migliorare la situazione è paragonabile a zero. Solo chiacchiere”.

 

Monia Guredda

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