Riceviamo e pubblichiamo:
Una legge per difendere i diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali. Con la nuova legge vogliamo colmare un vuoto legislativo nazionale ormai insostenibile che riguarda da vicino tanti lavoratori come i riders, i ragazzi che effettuano le consegne a domicilio.
Tutele, innovazioni e diritt. Un percorso nel segno della condivisione, insieme a tutti gli attori. Abbiamo già incontrato i sindacati e tutti gli attori. La novità, inizialmente, riguarderà i rider, ma potrà essere allargata anche ad altre forme di lavoro legate al digitale e alla gig economy.
Ecco le prossime tappe:
- La consultazione pubblica attraverso il Web. Partirà tra 10 giorni e si chiuderà il 14 giugno: un confronto aperto al contributo delle imprese, dei singoli cittadini, degli studiosi e dei lavoratori stessi.
- L’anagrafe del lavoro digitale: potranno registrarsi sia le imprese che operano nella gig economy sia i lavoratori che offrono il proprio lavoro attraverso app digitali.
- Salario di base garantito, assistenza sanitaria e previdenza.
Stiamo puntando con forza sull’innovazione e sui servizi che derivano dallo sviluppo digitale e non possiamo ignorare la condizione di tanti lavoratori. Ora voltiamo pagina, sperando che questa legge possa essere da esempio per l’Italia.