25 Aprile, 2024
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I ragazzi dell’istituto C. Melone di Ladispoli visitano la biblioteca intitolata a Peppino Impastato

Il 22 febbraio siamo andati in visita presso la Biblioteca civica di Ladispoli intitolata a “Peppino Impastato”, accompagnati dal professore di lettere e dalla professoressa di sostegno.

Una volta entrati, la bibliotecaria, che ci ha fatto da guida, e che era molto gentile e disponibile, ci ha spiegato che Peppino Impastato era un giovane siciliano che aveva denunciato, attraverso la sua radio ed i suoi articoli, i crimini della mafia e per questo fu ucciso a trent’anni, cercando anche di far credere che si fosse suicidato o che stesse preparando una attentato. Quando una biblioteca in provincia di Bergamo, intitolata a questo ragazzo, decise di cambiare nome, il Comune di Ladispoli volle dare alla propria biblioteca civica il nome di questo eroe della legalità.

Poi la guida ci ha mostrato, all’ingresso, un’emeroteca, che è, come abbiamo appreso, una raccolta di giornali e riviste che possono essere consultate liberamente da chiunque.

Sempre lì, nell’atrio, la signora ci ha mostrato la copia di un dipinto del ‘700 di Gaspare Vanvitelli, che raffigura la Posta vecchia e, sullo sfondo, il castello di Palo Laziale.

Poco più avanti, sulla parete del corridoio, abbiamo visto delle foto di alcuni personaggi famosi che hanno avuto a che fare con Ladispoli, come ad esempio Roberto Rossellini, il famoso regista che qui aveva una casa.

Successivamente la guida ci ha portato al piano superiore e ci ha fatto entrare in una sala dove spesso si tengono conferenze o si presentano dei libri. Qui ci ha spiegato il funzionamento della biblioteca; ci ha detto come possono essere presi in prestito i libri o i dvd, che c’è il wi-fi libero e come vengono catalogati i testi. Ad esempio i libri con un’etichetta gialla possono essere presi in prestito dai ragazzi, quelli con l’etichetta verde sono per adulti, quelli con etichetta bianca possono essere consultati solo in biblioteca. Sono presenti anche volumi in altre lingue: polacco, rumeno, ecc. per persone straniere o per chi voglia allenarsi a leggere in una lingua diversa e, ci ha detto, vi sono anche dei testi antichi.

Sempre su questo piano abbiamo visto una sala per gli studenti grandi. C’erano infatti alcuni ragazzi dell’università che stavano studiando.

Tornati al piano inferiore, siamo entrati in una sala grande, piena di scaffali con tanti volumi. All’entrata vi erano due piccoli ripiani, uno di fronte all’altro. Su uno c’erano le “ultime novità”. Sull’altro le “ultime acquisizioni”. Queste, a differenza delle prime, sono libri non recentissimi, ma che la Biblioteca prima non aveva, e che ha comprato da poco.

Tutti gli altri scaffali, invece, erano divisi per discipline: psicologia, filosofia, letteratura, ecc. C’erano tante persone sedute ai tavoli a leggere, e tutti erano così silenziosi!

Alla fine del giro, la guida ci fatto entrare nella sala dei libri per bambini. Era una stanza molto colorata con tavoli e sedie e poltroncine morbide basse. È stato bellissimo! Potevamo consultare tutti i libri che volevamo. Ma non dovevamo metterli a posto noi, perché sennò potevamo fare confusione.

Alcuni di noi sono usciti col professore per prendere dei libri in prestito, lo potevano fare solo quelli che si erano già registrati. Purtroppo, dopo un po’, siamo dovuti andare via per tornare a scuola.

Ci è piaciuta molto questa uscita perché è stata molto divertente e interessante. Sarebbe bello tornarci e avere, però, più tempo per rimanere in biblioteca e leggere.

 

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