AllβIstituto Alberghiero di Ladispoli si parla di contrasto al bullismo e ai comportamenti devianti.
GiovedΓ¬ 28 novembre Massimiliano Valeriani, Consigliere della Regione Lazio, Γ¨ stato ospite dellβIstituto di via Federici.
Tema centrale e occasione del dibattito la recente approvazione da parte del Consiglio Regionale del Lazio (con 24 voti a favore e dopo la presentazione di oltre 200 emendamenti e subemendamenti) della Proposta di Legge 202/2016, di cui il Consigliere Regionale Massimiliano Valeriani Γ¨ promotore e primo firmatario. βDisciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismoβ: questo lβintento dei legislatori che hanno deciso di sostenere iniziative, attivitΓ e progetti di Educazione alla LegalitΓ nelle scuole, prevedendo uno stanziamento di circa 750mila euro nel prossimo triennio.
Ad introdurre i lavori Γ¨ stata la Preside dellβIstituto Superiore βGiuseppe di Vittorioβ, Prof.ssa Vincenza La Rosa: βLe piΓΉ recenti ricerche dimostrano la crescente entitΓ del fenomeno del bullismo in generale, e del bullismo digitale in particolare. Eβ importante una programmazione sinergica che veda la partecipazione attiva degli studenti, della scuola, della famiglia e delle Istituzioni del territorio. Spesso il problema viene sottovalutato, a causa di una inadeguata percezione del rischio. Questa giornata Γ¨, per noi, unβimportantissima occasione di conoscenza e di arricchimentoβ.
Iter travagliato, quello della Proposta di Legge Regionale 202/2016, a causa di un animato dibattito in Commissione e in Consiglio, mentre anche a livello nazionale la Camera dei Deputati ha recentemente approvato il D.D.L. del 20 settembre 2016, C. 3139 (“Disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”), che ora deve passare, perΓ², di nuovo al vaglio del Senato. A spingere verso un tale attivismo legislativo, sono, appunto, i dati emergenti dalle piΓΉ recenti ricerche svolte in ambito scolastico. Per βbullismoβ, hanno ricordato i relatori, si intende un comportamento offensivo e vessatorio nei confronti di un coetaneo, caratterizzato da intenzionalitΓ , persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione. Negli Istituti Superiori il 33% degli studenti del campione esaminato ne Γ¨ vittima, mentre il 45% ne Γ¨ spettatore. Recenti studi dellβOsservatorio Regionale sul bullismo hanno rilevato, inoltre, che nel Lazio il fenomeno ha raggiunto una diffusione pari al 41,5% degli alunni delle Scuole Elementari e Medie. Il dato piΓΉ alto tra le cinque province Γ¨ proprio quello della Capitale con il 45,7%: quasi uno studente su due.
βIl fenomeno β recita la Legge 202 della Regione Lazio β andrebbe affrontato in unβottica sistemica a livello cognitivo, emotivo, affettivo e socio-relazionale. Si deve intervenire attraverso una programmazione complessa e strutturata a lungo termine, che preveda necessariamente la partecipazione attiva della famiglia, della comunitΓ scolastica e delle Istituzioni del territorio, in una prospettiva di corresponsabilitΓ , coprogettazione, condivisione dello sfondo valoriale al quale riferirsi per la realizzazione delle iniziative, nella conoscenza e nel rispetto delle caratteristiche socio-culturali di ciascun ambito territoriale nel quale si intervieneβ.
Ma a preoccupare ancora di piΓΉ sono, appunto, i dati relativi al βbullismo digitaleβ, in considerazione del fatto che quella attuale Γ¨ la prima generazione di adolescenti cresciuta in una societΓ in cui lβessere connessi rappresenta un dato di fatto, unβesperienza del tutto connaturata alla quotidianitΓ . βInutile sottolineare β ha affermato il Consigliere ValerianiΒ β quanto lβuso distorto delle straordinarie potenzialitΓ della Rete possa provocare, nelle vittime di atti persecutori o vessatori, conseguenze devastanti sotto il profilo psichico e fisicoβ.
Basti pensare alla recente Ricerca condotta sul βcyberbullismoβ dal Censis e dalla Polizia Postale. Per il 77% dei Presidi delle Scuole italiane Medie e Superiori Internet Γ¨ lβambiente in cui avvengono piΓΉ frequentemente fenomeni di bullismo. E nel 51% dei casi accaduti, i Dirigenti Scolastici si sono dovuti rivolgere alle Forze dellβOrdine. Lβaggravante, in questo caso, Γ¨ da ricondurre alla mancata percezione del rischio da parte dei genitori. Per un Preside su due, infatti, la difficoltΓ maggiore Γ¨ proprio quella di renderli consapevoli della gravitΓ del fenomeno, che viene facilmente derubricato a semplice βscherzo fra ragazziβ. Essendo gli adulti perlopiΓΉ esclusi dalla vita on-lineΒ degli adolescenti, gli episodi di cyberbullismo risultano, inoltre, molto piΓΉ difficilmente individuabili rispetto a quelli di bullismo tradizionale.
βSiamo la prima regione italiana che si Γ¨ dotata di una Legge per il contrasto al fenomeno del bullismo.Β Β βΒ ha affermatoΒ il Consigliere Regionale Massimiliano Valeriani β Si tratta di una prioritΓ sociale e la Legge che abbiamo approvato qualche mese fa puΓ² rappresentare un punto di svolta per i ragazzi e le famiglie. Le statistiche che ci parlano della crescente diffusione del bullismo non sono materie aride, ma fotografano una realtΓ che, purtroppo, sta entrando nelle case di tutti. Il comportamento del bullo Γ¨ indice di un modo distorto di interpretare le diversitΓ e le fragilitΓ degli individui. Come decisori pubblici, ci sentiamo in dovere di aiutare la scuola e lo facciamo anche stanziando risorse importanti: andranno a finanziare progetti e iniziative di contrasto a questo fenomeno, che mina la crescita e lβequilibrio della comunitΓ β. βLe strutture sanitarie sono a disposizione dei giovani, pronte ad accoglierli per far fronte ad ogni esigenza β ha aggiunto laΒ Dott.ssa Annamaria Pasquali,Β Dirigente UOC Tutela Salute Donna e Medicina preventiva dellβEtΓ evolutivaΒ Distretto F/4 β Non sottovalutate il rischio connesso ad un uso distorto della Reteβ. βIl diritto allβoblio spesso Γ¨ solo teorico, in Internet. β ha osservato il Dottor Claudio Cappabianca, Ricercatore EneaΒ β Eβ molto difficile trovare il responsabile di atti di cyberbullismo. Non tutti i Paesi del mondo aderiscono agli stessi codici deontologici in materia di oscuramento o rimozione dei contenuti di siti digitaliβ.
βDi professione faccio lo psichiatra β ha aggiunto il Dott. Vincenzo Rinaldi, Direttore Distretto F/3Β β e so quanto Γ¨ difficile per la vittima di un atto di bullismo comunicare e raccontare esperienze di prevaricazione e di violenza. A ciΓ² si aggiunge un altro problema: il mondo delle Istituzioni e degli adulti, purtroppo, usa un linguaggio diverso da quello dei giovani. Eβ necessario superare questa barrieraβ.
βLβ βAgone Nuovoβ lavora da 25 anni in questo comprensorio β ha concluso Giovanni Furgiuele, Presidente dellβAssociazione Culturale βLβAgone NuovoβΒ β A spingerci, ogni giorno, Γ¨ la convinzione che solo attivando tutte le possibili sinergie fra i diversi soggetti della realtΓ locale (esperti di settore, professionisti della politica, strutture educative e formative) e riunendo i saperi, le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, potremo trovare le soluzioni migliori ai problemi delle comunitΓ . La nostra Associazione Γ¨ e rimarrΓ aperta e disponibile ad ogni forma di collaborazione, soprattutto con scuole come lβIstituto Alberghiero di Ladispoli, sempre attento e sensibile ai temi piΓΉ importanti della contemporaneitΓ β.


