10 Ottobre, 2024
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Cerveteri, Ostilia: il sindaco Pascucci fa chiarezza sulla questione

“Nelle ultime ore si sono inseguite voci su un percorso comune tra Comune e Ostilia, la società del Gruppo Bonifaci proprietaria di oltre il 90% delle aree e dei servizi (strade, luci, depuratore, rete fognaria) nella frazione di Campo di Mare.
Credo che vadano chiariti subito alcuni aspetti.
Gli obiettivi del Pubblico e del privato sono per loro stessa natura completamente diversi. Sempre. Il privato punta al profitto, al vantaggio del singolo; mentre il Pubblico deve preoccuparsi della difesa del bene della collettività. È necessario un duro lavoro, soprattutto fatto di principi chiari e non derogabili e di massima trasparenza, per far conciliare queste due visioni. In particolare per evitare che un pezzo del nostro prezioso territorio possa essere svenduto per il ritorno economico di pochissimi (come, ahimè, tante volte è accaduto nel nostro paese).
La delibera approvata nel Consiglio Comunale del 16 novembre scorso su Campo di Mare, non concede niente alla società Ostilia. Neanche un metro cubo, per essere chiari. Tutt’altro: con quell’atto per la prima volta si precisano in modo inequivocabile gli obblighi a cui questa società deve sottostare e si individua un percorso che permetterà ai cittadini (residenti e proprietari di immobili a Campo di Mare) di risolvere una situazione incresciosa che si trascina da cinquant’anni. Da decenni, infatti, alcune abitazioni (lo ripeto: case di proprietà di singoli privati e non di Ostilia) sono prive del regolare permesso di costruire. Inoltre tutti gli immobili di Campo di Mare (lo ripeto: tutti, non solo le famose “case verdi”) sono state realizzate su un terreno che tutt’ora risulta “agricolo” nel nostro piano regolatore. Credo che sia un dovere risolvere questi aspetti e dare tranquillità a chi ha investito i risparmi di una vita per comprare una casa.
E la strada disegnata e intrapresa con la delibera non prevede nessun onere, né nessuna spesa, per i cittadini, ma imputa tutti i costi a carico della società Ostilia. È scritto e ribadito chiaramente nel testo della delibera: di fatto Ostilia dovrà realizzare e sistemare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria (come luci, strade, depuratore) e dovrà donare alla città numerosi ettari di terreno per il reperimento degli standard (i dettagli sono rimandati a atti successivi). La delibera (che si può scaricare dal sito del Comune di Cerveteri) dice questo, niente di più. E non lascia adito a dubbi.
Per essere più chiaro possibile, in fase di esposizione in aula, poi nella conferenza stampa successiva e infine nell’incontro pubblico con i cittadini a Campo di Mare, ho aggiunto delle considerazioni ulteriori. È ovvio che non c’è il forte rischio che il privato, benché obbligato da impegni scritti, possa decidere di non investire decine di milioni di euro a beneficio esclusivo della collettività. Mi sembra un concetto molto semplice. Tant’è che a Cerveteri siamo sommersi da piani di lottizzazione mai perfezionati dove i costruttori hanno evitato di fare semplici interventi (a volte del costo qualche migliaia di euro) impedendo poi le cessioni al Comune e creando quei disastri legati alle aree private a uso pubblico.
A questo punto, se Ostilia non dovesse ottemperare, saranno possibili due strade. La prima è quella legale: potremmo intraprendere cause su cause e aspettare ulteriori cinquant’anni. Oppure, come ho sempre detto e come è scritto chiaramente nel mio programma elettorale (anch’esso tutt’ora consultabile sul web), potremmo sfruttare l’interesse della società a realizzare nuovi immobili a Campo di Mare (interesse mai celato) e creare dei percorsi di urbanistica contrattata. Su questo tema sono stato sempre trasparente e chiaro. Al punto che nell’incontro pubblico tenutosi a Campo di Mare presso il bar Franco il 4 dicembre 2014 (oltre un anno fa!) ho mostrato ai presenti una prima proposta che Ostilia informalmente aveva presentato per un possibile sviluppo edilizio dell’area. Sia chiaro: niente di tutto questo è scritto nella delibera approvata. Stiamo parlando di ipotesi sui possibili sviluppi successivi. Tutti aspetti su cui si dovrà eventualmente pronunciare il Consiglio Comunale. Ad alcuni sorprende, lo so: si chiama programmazione. Perché, ci tengo a ripeterlo ancora, la delibera approvata il 16 novembre non concede neanche un metro cubo alla società Ostilia.
Non solo, oggi siamo a chiedere a Ostilia un ulteriore sforzo. In questi anni abbiamo chiesto e ottenuto molti lavori a carico esclusivo della società proprio nella frazione di Campo di Mare. Ricordo la sistemazione di piazza Prima Rosa, la realizzazione del percorso pedonale alla Stazione, la sistemazione del manto stradale di via del Bagolaro. Tutte opere realizzate senza nessun costo per la collettività. Non era mai successo in cinquant’anni. Ma sappiamo di aver bisogno di un altro impegno. La città si aspetta un segnale importante anche sul fronte dei balneari. Sappiamo che il Tribunale ha dato ragione a Ostilia sulla proprietà delle aree e che l’appello promosso dai balneari è stato rinviato a luglio 2016. Sappiamo cioè che Ostilia è nel pieno diritto di intervenire e allontanare i gestori dalle aree. Così come siamo consapevoli che la delibera approvata il 16 novembre non fornisce a Ostilia nessun vantaggio, tutt’altro. Ma è innegabile che si tratti dell’avvio di un percorso che mai nessuno nella storia di Cerveteri era riuscito a far partire. Ed è per questo che abbiamo chiesto a Ostilia un segnale in vista dell’accesso che l’ufficiale giudiziario dovrebbe fare il 10 dicembre prossimo. Abbiamo proposto alla società di mettere a disposizione dei 4 stabilimenti balneari le aree interessate con un comodato d’uso gratuito fino alla fine della concessione demaniale (rinnovata dalla nostra Amministrazione al 31/12/2020). Si tratta di un’azione importante che potrebbe consentire a tutti (soprattutto ai balneari) di capire che c’è la ferma intenzione dell’Amministrazione di tutelarli e di consentire loro di continuare l’attività anche nell’eventuale proseguo dei rapporti con Ostilia. Riconosciamo a Ostilia di aver sempre accolto in tutti questi mesi le nostre richieste di rinvio, a ogni singolo accesso; ma oggi va avviato un nuovo percorso. Ostilia ci ha comunicato di aver accolto la nostra proposta e di aver già scritto ai balneari. Proprio per questo domani (domenica 6 dicembre 2015) ho convocato i gestori degli stabilimenti coinvolti per individuare insieme una strategia comune.
Il percorso per rendere Campo di Mare la perla della nostra città non può subire nessun rallentamento.
PS nessun mistero sull’immagine del lungomare presente sia sul sito del Gruppo Bonifaci sia sulle slide da me presentate. Ostilia ha elaborato una simulazione 3D della promenade su Lungomare dei Navigatori Etruschi (tra l’altro tenendo conto delle indicazioni sui materiali fornite da me) e io l’ho presa in prestito e inserita nella presentazione. In tutte le sedi ho ribadito che l’immagine era puramente indicativa. Visto che la delibera approvata dà mandato al Dirigente all’Urbanistica del Comune di Cerveteri (non a Ostilia) di redigere il progetto del lungomare che sarà poi sottoposto al vaglio della Giunta Comunale (non di Ostilia) per essere votato e pubblicato. Un’ultima cosa (che qualche “amante della verità” ha omesso): nella delibera approvata c’è scritto che i costi di realizzazione del lungomare, seppur progettato dal Comune, saranno tutti a carico della società Ostilia. Come vedete, c’è chi prova a strumentalizzare qualsiasi cosa pur di fermarci. Vorrei rassicurarli sul fatto che non ci riusciranno.
PPS e a tal proposito vorrei anche rassicurare chi continua a frantumare il vetro della mia automobile e a rubare oggetti (è successo ieri sera per la quinta volta): neanche queste minacce ci fermeranno. Tutt’altro. Mi sento però di chiedere al ripetitivo frantumatore-ladro se fosse possibile evitare di farlo quando l’automobile la usa mia madre (che poi si agita). Io sono in Comune, nel mio ufficio, tutti i giorni, dalla mattina alla sera, non è difficile trovarmi.”
Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci

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