25 Aprile, 2024
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Tangenti Lombardia, Petrangolini: “Sul trasporto dializzati il Lazio si è mosso per tempo”

“Colpisce che i casi di illegalità emersi oggi nella gestione della sanità lombarda riguardino perfino i servizi di trasporto per i dializzati. La Regione Lazio ha provveduto l’anno scorso con decreto, ma adesso occorre procedere rapidamente alla sua completa attuazione”. A parlare è Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio (gruppo PD) e componente della Commissione Politiche sociali e salute.

“Tra le gare che secondo gli investigatori sono state pilotate nello scandalo che emerge oggi nella sanità lombarda – spiega Petrangolini – ce n’è una indetta da un’aggregazione di Asl del valore di 11 milioni di euro che riguarda il trasporto dei malati dializzati”.

“Si tratta pertanto di un tema assai delicato sul quale le Regioni devono essere capaci di vigilare e produrre anticorpi di legalità. In tal senso, la Regione Lazio è già intervenuta per tempo con il decreto 441 del commissario ad acta per la sanità del 22 dicembre 2014 che prevede alcune misure importanti. Per esempio, il decreto adegua le tariffe alla situazione storica ed economica presente. Ma, di più, cerca di garantire quel controllo di qualità e di trasparenza sul servizio reso che è indispensabile per selezionare le organizzazioni che operano per conto della Regione. Senza queste misure – continua Petrangolini – la Regione avrebbe rischiato di avallare, per mancanza di strumenti di controllo, situazioni di illegalità e truffe”.

“Ora, però – conclude – proprio al fine di evitare il verificarsi di situazioni di illegalità come quelle che stanno emergendo nel caso della Lombardia occorre attuare il decreto in tutte le sue parti. In generale è necessario che tutte le Asl – anche quelle che non l’hanno ancora fatto – istituiscano un elenco delle organizzazioni che operano sul territorio e vigilino affinché i servizi di trasporto siano effettuati con mezzi adeguati e collaudati e con autisti idonei, eventualmente con il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella erogazione del servizio. In particolare, è importante insistere sull’obbligo di produrre il documento unico di regolarità contributiva (Durc) che attesta la situazione contributiva degli operatori nei confronti di Inps, Inail, ecc.”.

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