26 Aprile, 2024
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Parco Agricolo Multifunzionale: urbanistica e territorio, insieme per lo sviluppo sostenibile

L’agricoltura ed i suoi prodotti sono un grande volano per uno sviluppo eco-sostenibile ed eco-compatibile di un territorio. Se a ciò si aggiungono una forte identità locale, storicamente affermata, una serie di prodotti agricoli di grande valore ed un ampio territorio, si hanno gli ingredienti principali per iniziare a dar forma ad uno strumento molto importante: “Il parco agricolo multifunzionale”.

Innanzitutto è bene precisare che il suddetto è volto ad unire la Pubblica Amministrazione con gli Attori (dall’agricoltore all’azienda agricola) che insistono sul territorio per evolvere le pratiche agricole a “strumento di sviluppo” ed affermazione dell’identità locale ed allo stesso tempo tenta di istituire nuovamente il dualismo città-campagna.

Cosa si intende per parco agricolo multifunzionale?

È sostanzialmente un accordo che viene siglato tra la Pubblica Amministrazione e gli Attori del territorio interessato, i quali si riuniscono in un consorzio che gestisce amministrativamente ed economicamente tutti costi ed i ricavi legati all’attività del parco. In questo caso però, vengono inserite anche delle attività accessorie, che spesso vengono sottostimate. Il parco agricolo multifunzionale, infatti, oltre a trasmettere i valori propri di un’agricoltura tradizionale (e non industriale) è volto alla massimizzazione dei benefici sociali, economici ed ambientali che produce il settore primario. Proprio in base a ciò vengono inserite al suo interno attività quali: fattorie didattiche, mercati per la vendita di prodotti a chilometro zero ed artigianali, strutture dedicate alla pet therapy, reti di distribuzione dei prodotti a ristoranti, trattorie, mense scolastiche, agriturismi, alberghi, escursioni, maneggi, orti sociali, orti urbani e periurbani, ecc.

Lo scopo di concentrare quest’insieme di attività all’interno di un parco agricolo è quello di trarre il massimo delle esternalità positive ed abbattere quelle negative. In direzione parallela all’aspetto socio-economico c’è anche quello ambientale. Infatti all’interno di questo parco, che può non avere limiti in quanto ad estensione, si deve operare un’agricoltura biologica e la vendita diretta dei prodotti agricoli. Insieme a questo si deve tener conto anche della rete ecologica primaria e secondaria, ma anche di alberature, siepature e zone d’ombra, per massimizzare i benefici ambientali che l’agricoltura può apportare al territorio.

Punto nevralgico del parco agricolo multifunzionale dovrà essere il mercato: un luogo dove vendere/acquistare i prodotti a chilometro zero, per uso personale o per la propria attività, un luogo dove concentrare le ulteriori attività accessorie dell’agricoltura. Ovviamente il mercato deve essere dotato di tutte le opere urbanistiche accessorie, quindi parcheggi, locali per il lavaggio e la cura dei prodotti, spazi come cantine e frantoi, ma anche aree per il ricovero e la manutenzione degli automezzi. Esso può essere costituito da un nuovo edificio, ma anche, e soprattutto, da edifici/o in disuso che vengono appositamente recuperati.

Il territorio e la cultura del Comune di Cerveteri si prestano molto ad accogliere un’iniziativa di questo genere, sia per la vocazione agricola, che ha radici storiche ben precise, che per la pluralità di prodotti di qualità che trovano spazio nell’economia regionale e nazionale.

Franco Caucci

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