16 Aprile, 2024
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Cupinoro: la Commissione Europea non archivia

Si è riunita martedì 27 gennaio la commissione petizioni che ha trattato il problema dell’emergenza rifiuti nel Lazio.
L’ex vice presidente del parlamento europeo Roberta Angelilli presente all’audizione ha chiesto anche a nome dei Comitati di portare avanti le petizioni per fare chiarezza sul futuro del sito di Cupinoro.
Dopo tante denunce da parte dei comitati, la discarica di Cupinoro è stata chiusa, senza ulteriori proroghe o aumenti di volumetrie, anche perché l’Italia ha subito una dura condanna da parte della Corte di giustizia nell’ottobre 2014 proprio perché a Cupinoro, come in altre discariche, per anni si conferivano  rifiuti indifferenziati senza il necessario pretrattamento previsto dalla direttiva 98 del 2008.
Ciononostante i cittadini rimangono estremamente preoccupati.
“Perché di fatto non solo non è in corso una vera azione di bonifica e riqualificazione dei siti, ma è persino a rischio l’ordinaria manutenzione. Infatti, anche se non si possono più conferire rifiuti in discarica, i rifiuti indifferenziati depositati negli anni producono un liquame altamente tossico che deve essere trattato giornalmente per evitare gravi problemi di inquinamento delle falde acquifere.
Il problema è che la regione Lazio e il comune di Bracciano non pagano da lungo tempo le fatture relative al servizio espletato dalla Società che gestisce la discarica di Cupinoro.
 A tal punto che lo scorso 21 gennaio, solo una settimana fa, la Bracciano ambiente ha denunciato una situazione di criticità ambientale, declinando ogni responsabilità rispetto ad una possibile ed imminente contaminazione del sito poiché la società non è più nelle condizioni di provvedere ai lavori di trasporto e smaltimento del percolato.
I cittadini temono il protrarsi di questa situazione di stallo che rischia di compromettere l’ambiente e soprattutto temono che non ci sia alcuna garanzia di una seria ed adeguata azione di bonifica e recupero ambientale” ha dichiarato l’ex vice presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli.
L’audizione si è conclusa con la decisione presa all’unanimità di inviare una lettera ufficiale della commissione petizioni alle autorità italiane.
Quindi l’iter delle petizioni andrà avanti e si è anche ipotizzato un sopralluogo ufficiale della commissione petizioni in Italia.

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