24 Aprile, 2024
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Il vescovo Romano Rossi ha presieduto una celebrazione religiosa presso la Residenza “La Rinascente” di Bracciano

1Venerdì 24 ottobre il vescovo Romano Rossi ha presieduto una celebrazione religiosa presso la Rinascente di Bracciano. Il vescovo, in visita pastorale nella vicaria del lago dal 5 al 26 ottobre, ha incontrato le parrocchie, gli organismi pastorali, i catechisti, i ministri e i collaboratori del parroco, le associazioni e movimenti ecclesiali presenti e le amministrazioni comunali. Ha ascoltato le persone e visitato gli ammalati.

Ha presieduto le celebrazioni liturgiche in modo che la visita pastorale divenisse una profonda esperienza di preghiera, finalizzata a riscoprire il centro dell’essere Chiesa: Parola, Preghiera, Eucaristia e sacramenti, fraternità e formazione. Alla celebrazione hanno partecipato con grande coinvolgimento i residenti della zona.

Tra i temi affrontati durante l’omelia, la bellezza di fare comunità in una parrocchia come quella di Vigna di Valle piuttosto dislocata, che si trova ad avere la chiesa e gli ambienti parrocchiali, tra l’altro ristrutturati e molto belli, in posizione marginale. Allo stesso tempo la sua dislocazione però, ha affermato il vescovo, può rivelarsi determinante per fornire alla Chiesa diversi punti di contatto e renderla presente, costruendo a poco a poco l’unità di un popolo.

2L’amministratore di condominio e presidente del L’agone Giovanni Furgiuele, al termine della celebrazione, ha consegnato una targa al vescovo, con un ringraziamento portavoce della comunità: “Eccellenza, la ringrazio della sua presenza a nome mio e del condominio, con l’augurio che in futuro possa tornarci a trovare. Siamo entusiasti di aver messo a disposizione i nostri ambienti ad un incontro di condivisione e di ascolto della parola del Signore, in un momento come questo in cui più che mai all’interno delle famiglie se ne sente il bisogno”.

Il vescovo ha concluso l’incontro con una riflessione: “È fondamentale che una comunità abbia dei momenti di raccoglimento come la messa della domenica ma soprattutto una dimensione umana, dove la fede sia vissuta e condivisa con gli altri. Dal brano del Vangelo che abbiamo letto emerge la parola “vocazione”: la “chiamata”, intesa come la bellezza dell’immagine di qualcuno ti chiama per andare da lui. I luoghi di raccolta come questo sono provvidenziali, perché permettono incontri veri di persone che sanno di avere in comune la cosa più grande, la chiamata del Signore. In questo contesto, l’essere cristiani si mostra anche nel tentativo di trasformare il condominio da luogo di tensione a luogo di rispetto. Questa è la grande sfida: un cristianesimo che si veda nella vita quotidiana”.

Alessia Rabbai

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