Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it
Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it
Lettera dell’Associazione Salviamo Bracciano.
“Nuovo impedimento per la Giustizia, quella che riguarda le vicissitudini penali della nostra amministrazione in carica, all’Ordine del Giorno presso il tribunale di Civitavecchia.
C’era attesa per l’udienza preliminare fissata oggi, giovedì 17 Aprile, udienza che avrebbe dovuto decidere dell’eventuale rinvio a giudizio del sindaco di Bracciano Giuliano Sala, del vice sindaco Gianpiero Nardelli, e di 7 consiglieri della maggioranza, condannati dal TAR Lazio per aver abusato dei loro poteri, decretando la decadenza del consigliere dell’opposizione, Armando Tondinelli.
Il TAR, dopo avere emesso la sentenza contro sindaco e consiglieri, aveva giudicato il reato di competenza anche della magistratura penale e della Corte dei Conti.
Ora si viene a sapere che l’appuntamento dei cittadini di Bracciano con la Giustizia è slittato, causa impedimento del giudice Giovanni Giorgianni.
Se, come cittadini possiamo solo prenderne atto, vogliamo però esprimere il nostro rammarico per la mancata udienza.
Eppure, il Prefetto di Roma, già nominato curatore speciale per il comune di Bracciano, in quanto parte offesa e danneggiata, ha già dato mandato all’avv.Alessandro Gentiloni Silveri del Foro di Roma, con la più ampia facoltà, inclusa l’eventuale azione civile che ne potrebbe scaturire.
Gli interessi dei cittadini di Bracciano sono dunque tutelati, grazie alla costituzione di parte civile del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Naturalmente l’avv. Gentiloni ha un costo che sarà a carico dei cittadini di Bracciano.
Come cittadini ci chiediamo come può l’avv.Marcello Marchesi continuare a svolgere il suo incarico di difensore dei processi penali del sindaco Giuliano Sala e del presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Capparella, se lui stesso risulta indagato dalla Procura di Civitavecchia nel suo ruolo di responsabile della società Bracciano Ambiente SpA? “
Dal 17 al 19 Aprile parte il primo evento di Reimmaginare la Via Francigena. Oggi pomeriggio alle ore 15.00 presso il Biancovolta, in Via delle Piagge 23 a Viterbo, inizia il workshop itinerante Storie, paesaggi, attraversamenti, diretto dallo scrittore e camminatore Wu Ming 2, membro del collettivo Wu Ming. Il workshop, dopo una giornata di presentazione presso il Biancovolta a Viterbo, percorrerà la “variante cimina” della Via Francigena tra San Martino al Cimino, Ronciglione e Caprarola. Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio, nell’ambito degli interventi previsti dalla L.R. 19/06.
Wu Ming 2, scrittore invitato a condurre il gruppo, è autore di libri collettivi come Q (con il nome di Luther Blissett), Manituana e, di recente pubblicazione, L’Armata dei Sonnambuli. In solitario ha scritto di cammino e narrazione di viaggio ne Il Sentiero degli dei, al termine della camminata fatta da Bologna a Firenze subito dopo l’inaugurazione del tratto dell’Alta Velocità.
“Questo workshop si propone come momento di riflessione pratica e teorica sul rapporto tra narrazione e territorio, utilizzando il cammino, l’attraversamento a piedi come strumento comune d’indagine per diversi mezzi espressivi (scrittura, cinema, disegno, fotografia…)” (Wu Ming 2). Il workshop prevede una prima giornata aperta a tutti di introduzione che si terrà giovedì 17 Aprile dalle ore 15 alle ore 18 presso il Biancovolta Spazio Arci, Via delle Piagge, 23. Il 18 e il 19 Aprile un gruppo di circa venti persone tra artisti, camminatori, musicisti, designer e architetti, partirà da San martino al Cimino per ripercorrere tappe seignificative della Via francigena attraverso il territorio del Lago di Vico, Ronciglione e Caprarola. Un secondo appuntamento pubblico sarà il giorno 19 Aprile dalle 9.00 alle 10.30 quando sarà aperta eccezionalmente la Chiesa di Sant’Eusebio, ne pressi di Ronciglione.
Il workshop terminerà a Caprarola con l’arrivo del gruppo. Il prossimo appuntamento di Reimmaginare la Via Francigena è previsto per il 10 e 11 maggio con il workshop itinerante Scrivere la Via Francigena, diretto da Carola Susani e a cura di Parole a km0.
Reimmaginare la Via Francigena è un progetto promosso da Arci Viterbo in collaborazione con Aucs Viterbo, Parole a km0, Legambiente Lago di Vico, Ammappalitalia, Comune di Caprarola, DISUCOM e CIRIV – Università degli Studi della Tuscia.
Dal 17 al 21 aprile nel centro storico della città dei Papi concerti, seminari e jam session con le star del jazz nazionale e internazionale. Peppe Servillo, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Enzo Pietropaoli, Javier Girotto, Peter Bernstein, Aaron Goldberg, Ruben Rogers, Eric Harland, Rosario Giuliani e tanti altri in programma al Festival.
Giunto al tredicesimo anno di vita, il Tuscia In Jazz Festival è una delle più importanti e autorevoli realtà del jazz italiano. Con una media annua di 70.000 spettatori e di oltre 400 studenti da ogni parte del mondo, il festival è diventato non solo un appuntamento attesissimo dagli amanti del genere ma anche un importante veicolo di promozione del territorio, in grado di mobilitare considerevoli flussi turistici e di far conoscere Viterbo e la Tuscia nel mondo.
Premiato dalla stampa di settore come la seconda più importante kermesse jazzistica d’Italia e vincitore del primo premio per la direzione artistica e per quattro anni consecutivi del secondo premio nazionale per i seminari didattici, il Tuscia In Jazz ospita da sempre i più grandi nomi della storia del jazz, promuove con grandissimo impegno i giovani talenti e vanta una produzione discografica di primissimo livello.
Quest’anno il Tuscia In Jazz Spring Festival debutta per la prima volta nella sua formula completa nel capoluogo viterbese. Non solo uno straordinario programma di concerti, ma anche incontri pubblici con i grandi artisti del festival, jam session notturne e un’offerta di dieci diverse master class che ogni anno vantano iscritti provenienti non solo da tutta Italia ma anche da America, Australia, Germania, Cile, Israele, Messico, Francia, Inghilterra, Austria, Repubblica Ceca, Belgio, Turchia, Polonia, Grecia e Croazia.
Location dei concerti e dei seminari saranno luoghi storici della città come: Teatro San Leonardo, Sala degli Almadiani, Sala Anselmi, Sala Gatti e Museo delle Ceramiche. Molti degli eventi in programma saranno ad ingresso libero, mentre per i concerti serali è già possibile acquistare i biglietti online su www.ciaotickets.com o presso la Promo Tuscia di Via Ascenzi a Viterbo.
Novità dell’edizione 2014 è il coinvolgimento di un gruppo di giovani laureati dell’Accademia delle Belle Arti di Viterbo. 4 ragazze laureate in fashion design, di cui 2 iraniane, e un ragazzo laureato in grafica. Questi giovani di 25 anni creeranno una linea di magliette per il festival curandone anche il package. Le magliette saranno poi messe in vendita durante il festival e andranno a finanziare il progetto di questi giovani laureati. L’idea del festival è nel futuro di potenziare sempre di più questo settore con una linea di magliette e altro. In questo modo il festival spera di favorire la creatività dei giovani e di creare nuove opportunità di visibilità per questi. Dopotutto il Tuscia in Jazz da sempre cura la formazione di giovani musicisti e si avvale di uno staff di giovani professionisti. Altra novità dell’edizione 2014 è la possibilità di acquistare un “All Access Pass”, che a soli 60€ garantisce il libero accesso a tutti gli eventi previsti nei 5 giorni di festival.
Programma
17 aprile
Ore 19.00 Museo della Ceramica (ingresso Libero)
Three For Getz -‐ Paolo Recchia Trio
Ore 21.30 Teatro San Leonardo (ingresso € 15)
Rosario Giuliani Hammond trio meets Aldo Bassi
Ore 23.30 Blitz Caffè (ingresso Libero)
Jam Session
18 aprile
Dalle ore 10 alle ore 18.00 seminari didattici presso: sala degli Almadiani, Sala Gatti, Sala Anselmi, Museo delle Ceramiche.
Ore 18.00 Sala degli Anselmi (ingresso € 5 con degustazione vini)
Incontro e dibattito con Aaron Goldberg -‐ Il piano nel jazz
Ore 19.00 Sala Almadiani (ingresso Libero)
Tribute to Duke -‐ Girogio Rosciglione and Gegè Munari
Ore 21.30 Teatro San Leonardo (ingresso € 15)
Peter Bernstein, Alberto Marsico, Roberto Gatto trio
Ore 23.30 Blitz Caffè (ingresso Libero)
Jam Session
19 aprile
Dalle ore 10 alle ore 18.00 seminari didattici presso: sala degli Almadiani, Sala Gatti, Sala Anselmi, Museo delle Ceramiche.
Ore 18.00 Sala degli Anselmi (ingresso € 5 con degustazione vini)
Incontro e dibattito con Peter Bernstein -‐ La chitarra nel jazz
Ore 19.00 Sala Museo delle Ceramiche (ingresso Libero)
Massimo Davola Trio
Ore 21.30 Teatro San Leonardo (ingresso € 15)
Aaron Goldberg, Ruben Rogers, Eric Harland Trio
Ore 23.30 Blitz Caffè (ingresso Libero)
Jam Session
20 aprile
Dalle ore 10 alle ore 18.00 seminari didattici presso: sala degli Almadiani, Sala Gatti, Sala Anselmi, Museo delle Ceramiche.
Ore 18.00 Sala Anselmi (ingresso € 5 con degustazione vini)
Incontro e dibattito con Ruben Rogers e Eric Harland -‐ La ritmica nel jazz
Ore 19.00 Sala Almadiani (ingresso Libero)
Aaron Goldberg and Rosario Giuliani duo
Ore 21.30 Teatro San Leonardo (ingresso € 15)
Fabrizio Bosso meets Enrico Mianulli jazz orchestra
Ore 23.30 Blitz Caffè (ingresso Libero)
Jam Session
21 aprile
Ore 11.00 Museo delle Ceramiche (ingresso Libero)
Elisabetta Antonini
Ore 16.00 Palazzo degli Alessandri (ingresso Libero)
Esibizione allievi seminari
Ore 18.00 Sala Anselmi (ingresso € 5 con degustazione vini)
Riccardo Arrighini e Aldo Bassi duo
Ore 19.00 Sala Almadiani (ingresso € 10)
Enzo Pietropaoli e Adriano Viterbini duo
Ore 21.30 Teatro San Leonardo (ingresso € 15)
Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite trio
Ore 23.30 Blitz Caffè (ingresso Libero)
Jam Session
I due Comuni di Cerveteri e di Ladispoli giungono ad un punto di svolta storico nella gestione dei servizi pubblici sul territorio. Nei due Consigli comunali che si riuniranno questa sera, a Cerveteri, e domani, a Ladispoli, le assise sono chiamate a sottoscrivere una convenzione tra i due Comuni per la gestione condivisa del servizio di Trasporto Pubblico Locale.
La convenzione renderà concreto l’impegno verso una nuova pianificazione del trasporto pubblico in vista dell’emanazione del nuovo bando per l’affidamento del servizio. Un gruppo di lavoro interforze dei due Comuni ha lavorato negli ultimi mesi per ripensare l’articolazione dei trasporti considerando le due città come un unico territorio in cui muoversi con libertà e flessibilità.
“È un risultato che abbiamo ricercato con grande impegno – ha detto Alessio Pascucci, sindaco del Comune di Cerveteri – e concretizza la nostra convinzione che una gestione condivisa e coordinata dei servizi pubblici possa significare una maggiore efficienza, una riduzione generale dei costi, ma soprattutto l’erogazione di servizi di qualità per il cittadino. Ripensando il servizio di trasporto articolandolo per aumentare e semplificare i collegamenti tra Cerveteri e Ladispoli, aumentiamo le possibilità di mobilità e facilitiamo l’accesso ai servizi fondamentali. Siamo i primi Comuni nel Lazio a fare una scelta simile, proprio a testimoniare la portata di questa innovazione”.
“In concreto – ha detto Crescenzo Paliotta, sindaco del Comune di Ladispoli – saranno più agevoli i collegamenti dei pendolari verso le stazioni ferroviarie, degli utenti dei poliambulatori e degli uffici della Asl e degli studenti delle scuole medie superiori. Un altro rilevante risultato è quello della riattivazione della linea F verso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù: la proposta dei due comuni è quella di nuove corse giornaliere, dal lunedì al sabato, per una linea che nella sua fase sperimentale aveva ottenuto cinquemila utenze al mese. Ci sembra che i due Comuni stiano finalmente entrando in una fase di concreta collaborazione. Insieme stiamo già valutando la possibilità di ampliare altri settori dell’attività comunale come quello dello smaltimento dei rifiuti e dei progetti di valorizzazione del territorio”.
La riunione fra il Ministro Galletti e le istituzioni, regionali e romane, di fatto ha riproposto il solito approccio: c’è l’emergenza, fronteggiamola in qualche modo. Come? Ma col Cerroni style ovviamente, sempre e solo con Malagrotta ed i suoi impianti al centro di ogni ipotesi di soluzione.
Sfugge un piccolo particolare! Il TAR nei giorni scorsi è espresso chiaramente: è vietato riaprire Malagrotta, e la Regione Lazio è obbligata a dichiarare la zona ad elevato rischio di crisi ambientale; il pronunciamento del TAR sancisce che la vera emergenza è oggi, dopo 10 anni di quell’emergenza costruita a tavolino per far passare in deroga le scelte del privato monopolista, le stesse scelte che, in forme diverse, le Istituzioni vorrebbero continuare a perpetuare.
Ad un anno dal suo insediamento l’Amministrazione Regionale non ha uno straccio di piano rifiuti, tant’è che il Ministro Galletti dice che “serve un sistema integrato dei rifiuti, come avviene nelle altre città. La grande sfida sarà passare dall’emergenza alla programmazione”, dichiarazione che evidenzia il disagio del Ministro stesso di fronte all’assenza di piani di soluzioni strutturali; ci chiediamo dove è il nuovo piano rifiuti annunciato dall’Ass. Civita, ci chiediamo se la Regione Lazio sarà mai in grado di partorirne uno.
Anche il Sindaco Marino annuncia svolte epocali dimenticando però di spiegare in cosa consistano nel dettaglio, quali i tempi, dove sono le risorse economiche da utilizzare per concretizzare il progetto; il Ministro infatti dichiara: “Marino non può dirmi solo che la città sarà sepolta dai rifiuti, deve dirmi come evitarlo”.
Ed alla fine quindi tutto si risolve ancora a Malagrotta.
Oggi nel Lazio solo l’azione combinata di Cittadini e Magistratura sta impedendo che si perpetui l’illegalità (a Malagrotta, Albano, Colleferro, Guidonia, Bracciano, Latina), azione che deve proseguire e rafforzarsi. Hanno avuto 20 anni di tempo per chiudere Malagrotta, per non ridursi all’emergenza; i Cittadini a forza di denuncie ed esposti continueranno ad operare per chiuderla definitivamente; a conferma di questo proprio oggi, i cittadini della Valle Galeria assistiti dai Legali dell’Associazione Raggio Verde hanno presentato un ennesimo ricorso al tar avverso l’Aia dei due tmb di Malagrotta rilasciata da Sottile il 23 dicembre 2013 nel silenzio più totale di tutti per evitare che i cittadini attivassero forme di tutela dei propri diritti costituzionali, e pubblicata sul BURL Lazio l’11 Febbraio 2014.
Chiediamo quindi ancora una volta un piano rifiuti che dia certezze sui tempi, sulle risorse e sulla sostenibilità ambientale e contestualmente, in ossequio alle decisioni del TAR, lo stop a qualsiasi malsana idea di nuovi impianti in Valle Galeria, anche quelli attualmente autorizzati come ad esempio il Gassificatore; chiediamo l’avvio della bonifica e del risanamento della Valle; se l’Assessore Civita, il Presidente Zingaretti, il Sindaco Marino, non sono in grado di garantirlo in tempi brevi possono anche andare a casa subito.
Comitato Cittadini Liberi della Valle Galeria, Comitato Malagrotta, Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Associazione Raggio Verde Nazionale, Comitato Agricoltori ed Allevatori della Valle Galeria, Popolo della Nebbia, Comitato Fuori Pista
Cotral Spa comunica che avranno inizio da venerdì 24 aprile p.v., presso la sede di via Bernardino Alimena n. 105, a Roma, le convocazioni dei candidati per le prime assunzioni a tempo indeterminato di conducenti. Individuati per ognuno dei nove bacini territoriali il numero delle future assunzioni, la Società procede alle convocazioni dei candidati nell’ordine di posizione ottenuto nelle nove graduatorie corrispondenti, così come sono state revisionate e pubblicate nell’area dedicata del sito aziendale lo scorso 7 febbraio.
I candidati dovranno presentarsi nel giorno e nell’orario di convocazione riportati nell’area dedicata del sito aziendale www.cotralspa.it, alla sezione evidenziata in rosso denominata “convocazione bando selezione autisti”, dove, peraltro, è possibile reperire ogni ulteriore dettaglio della fase odierna della procedura. Si ricorda a tutti i candidati che dovranno presentarsi muniti di originale e di copia del: documento di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale, patente di guida D/DE in corso di validità, CQC e documento attestante la data del primo rilascio del CAP D, documento attestante il titolo di studio. Inoltre, se dichiarato al momento della presentazione della domanda di partecipazione, i candidati dovranno essere muniti di: certificazione di iscrizione alla disoccupazione/inoccupazione e certificazione di iscrizione nelle liste di mobilità.
Si precisa, infine, che il numero delle assunzioni è stato individuato sulla base della percentuale di carenza di operatori di esercizio negli impianti dei singoli bacini. Pertanto, da tale criterio, scaturiscono attualmente le seguenti necessità: un autista per il Bacino 1 (Cerveteri, Civitavecchia, Tolfa, Manziana, Montalto); nove autisti per il Bacino 2 (Ronciglione, Civita Castellana, Viterbo, Acquapendente, Valentano, Blera, Bagnoregio, Soriano); undici autisti per il Bacino 3 (Ostia, Roma-Laurentina, Roma-Anagnina, Roma-Saxa Rubra, Ponte Mammolo, Morlupo, San Giuseppe Grottaferrata); dieci autisti per il Bacino 4 (Tivoli, Subiaco, Palombara, Monterotondo, Collegiove); otto autisti per il Bacino 5 (Rieti, Terzone, Amatrice, Borgorose, Poggio Moiano, Poggio Mirteto); tre autisti per il Bacino 6 (Genazzano, Colleferro, Fiuggi, Filettino); trentacinque autisti per il Bacino 7 (Velletri, Latina, Nettuno, Priverno, Terracina); zero per il Bacino 8 (Villa S. Lucia Cassino, Minturno, Gaeta, Pontecorvo); tredici autisti per il Bacino 9 (Frosinone, Veroli, Madonna del Piano, Sora).
“In merito al nuovo assetto previsto per le strutture ospedaliere di Monterotondo, Subiaco e Bracciano nulla è stato deciso, ma è certo che non si tornerà al decreto 80. Nell’ipotesi dei piani operativi in discussione anzi si superano i contenuti di quel decreto con l’obiettivo di dare ai tre ospedali una nuova missione all’interno del servizio sanitario regionale, innovando il modello, rendendolo più funzionale alle esigenze del territorio e comunque garantendo i servizi di emergenza. In questo quadro sarà importante procedere assicurando il massimo ascolto al territorio e il coinvolgimento di tutte le istituzioni”.
Lo dichiara in una nota la Regione Lazio.