12 Dicembre, 2025
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Se a Roma si ferma la metropolitana

“Capitale corrotta, nazione infetta”, lโ€™antico titolo dellโ€™Espresso del 1955 torna utile come metafora di quello che accade nellaย Capitale: basta cambiare a volte solo gli aggettivi.

Ma certo, pur con tutti i decenni di onorato (si fa per dire) malcostume amministrativo, si rimane sempre amaramente stupefatti di fronte allโ€™azzardo morale, prima che professionale, di cui sono capaci i gestori a vario titolo e livello della cosa pubblica a Roma. Succede tanto piรน quando la realtร  รจ senza distinguo possibili: laย Metro Cย della Capitale, in piena pandemia, quando il trasporto pubblico รจ vitale per sopravvivere, รจ stataย chiusa nellโ€™ora di puntaย della mattina “semplicemente”ย perchรฉย non cโ€™erano sufficientiย operatori in servizio.

Roma non รจ, non dovrebbe essere, la periferia di Rio de Janeiro o di Bogotร , come abbiamo denunciato piรน volte in passato. Eppure, comportamenti, usi e costumi dei vertici politici e amministrativi della cittร  e di ampie quote diย dipendenti comunaliย e delle aziende municipalizzate rinviano a atti e responsabilitร  che trasformano laย millenaria metropoliย europea in un agglomerato urbanoย dallโ€™inciviltร  largamente diffusaย e praticata.

Lโ€™episodio della Metro C, devastante in condizioni normali, assume i contorni di un veroย attentato alla salute pubblicaย nellโ€™emergenzaย Coronavirus: quanti contagi in piรน ha determinato il blocco della linea e il conseguente accatastamento a zero distanziamento di migliaia di poveri cittadini sui bus sostitutivi?

Ma lโ€™episodio della Metro C non รจ per niente un episodio:

รจ lโ€™ultima puntata di unaย telenovelaย capitale fatta diย cassonetti strapieni di rifiutiย lasciati per giorni a marcire,ย cinghiali liberiย di grufolare nelle aiuole,ย alberi che vengono giรนย come fossero bastoncini di Shangai fatti cadere su un tavolo,ย autobus bruciatiย a ripetizione,ย vigili urbaniย che per incanto si ammalano tutti la notte di Capodanno.

Insomma, unย degrado civico verticaleย che non รจ stato contrastato da nessuna delle ultime amministrazioni capitoline, ma che negli anni recenti, sotto la guida diย Virginia Raggi, ha raggiunto livelli senza precedenti. Un degrado, quel che รจ ancora peggio, per il quale tutti si autoassolvono eย nessuno paga mai:ย da ultimo i dipendenti della Metro C che hanno paralizzato la linea e i dirigenti dellโ€™azienda dei trasporti capitolini che hanno permesso che questo accadesseย senza intervenireย tempestivamente per evitarlo. Perรฒ, come dice una Raggi esultante in un “meme” virale di una pagina social di tendenza (Roma ai tempi di Virgi): “Finalmente si puรฒ pagare la metro con la carta di credito โ€“ Ora manca solo la metro”.

(Quotidiano.net)

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