12 Dicembre, 2025
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Sergio Gentili. Alcune note politiche di inizio anno.

โ€œL’anno vecchio รจ finitoโ€ฆ Ma qualcosa ancora qui non va.โ€ (Lucio Dalla)

Alcune considerazioni generali di inizio anno.

Il Partito Democratico. La sua incapacitร  strutturale, a causa della sua forma-partito plebiscitaria, correntizia ed elettoralistica, di aprire una riflessione comune sui perchรฉ della sconfitta del 4 marzo รจ stata pagata pesantemente dal paese e dalle forze popolari e democratiche. Questo partito non ha mai voluto comprendere la relazione stretta che cโ€™รจ stata tra crisi generale del neoloberismo, impoverimento delle fasce sociali piรน deboli e dei ceti medi con la crescita esplosiva dei consensi elettorali ai 5stelle e con il crollo dei suoi consensi. La lettura sbagliata dellโ€™ondata populista come esclusivo fenomeno antisistema ha comportato errori politici di fondo e assai gravi: a) ha saldato i bisogni sociali di milioni di persone allโ€™improvvisato e ristrettissimo gruppo dirigente grillino facendone il legittimo rappresentante; b) ha favorito lโ€™inserimento al governo della parte piรน pericolosa delle destre italiane; c) ha fatto smarrire ogni elementare distinzione tra la Lega e i 5stelle; d) ha annientato ogni ipotesi di iniziativa politica tesa a dividere ย la maggioranza di governo per privilegiare una opposizione a testa bassa, contraddittoria, priva di contenuti sociali popolari e poco credibile.

Certamente, aprire una riflessione sul perchรฉ il PD abbia perso la rappresentanza delle forze del lavoro e popolari e nel contempo si sia insediato nei ceti piรน protetti, comporta una ridefinizione della collocazione ideale, sociale e politica di quel partito che per ora non sembra allโ€™ordine del giorno. I rumores congressuali ruotano ancora e sempre sui nomi di persone, sugli spostamenti di convenienza delle correnti e non sul dibattito/confronto per nuove politiche economiche, sociali e ambientali. ย 

Lega. Si puรฒ dire che se prima del 4 marzo la politica del PD ha favorito i 5stelle, dopo, con la politica del popocorn, ha favorito lโ€™avvento al governo della Lega con la conseguenza di avere leggi contro la dignitร  delle persone, il diffondersi nel paese del razzismo, lโ€™avanzare dellโ€™iniziativa di forze violente e fasciste e la passivitร  del ย ministro degli interni e del governo nel contrastarle. La Lega, in assenza di unโ€™iniziativa politica e popolare unitaria contro di essa, ha davanti la prospettiva di logorare sia i 5stelle che il centro destra, e di attirare su di se i consensi delle fasce popolari, dei ceti medi e ricchi che contano su Salvini per un governo dโ€™ordine dopo il prevedibile fallimento dellโ€™attuale governo. รˆ evidente che lโ€™obiettivo principale delle forze democratiche dovrร  essere quello di togliere la Lega dal governo, anche con un governo di tipo nuovo, aperto a sinistra, dei 5stelle. ย ย 

5stelle. Se la politica neoliberista e rigorista del PD e di Forza Italia, ha favorito la crescita elettorale del partito di Grillo, la sua attuale collocazione di governo e la sua alleanza con la Lega lo espone al continuo logoramento dei suoi consensi di sinistra che puรฒ trattenere alla sola condizione di un permanere dellโ€™immobilismo del PD e delle forze sindacali, e di una divisione strutturale dei piccoli partiti della sinistra.

Le difficoltร  dei 5stelle nascono dalla sua strutturale impostazione politica che non ha mai concepito le alleanze politiche e non ha mai scelto referenti sociali precisi, ha pensato, allโ€™abbisogna, di giocare sui due forni quello di destra e quello di sinistra: ora inforna a destra. Ciรฒ comporta un eclettismo programmatico, un miscuglio di velleitร  sociali e di assenza di politiche conseguenti: sโ€™annuncia lo sforamento del debito, non per gli investimenti, si avvia un braccio di ferro con la Commissione europea e poi si cede; si vuole la ripresa economica ma non si trovano le risorse per gli investimenti, anzi si promettono sgravi fiscali ai ceti piรน ricchi; si vuole il reddito di cittadinanza e poi non si cercano le risorse necessarie; si promette di intervenire sul sistema pensionistico per renderlo piรน giusto e poi si tolgono i soldi dellโ€™indicizzazione alle pensioni medie e la quota 100 รจ per pochi; si sbracciano per la democrazia diretta e poi le scelte della finanziaria vengono sequestrate dal governo e dagli organismi europei, espropriando cosรฌ il Palamento italiano. Mio padre, con lโ€™ironia propria dei romani, dice โ€œ sono partiti con la banda in testa e sono arrivati con la pernacchiaโ€.

La situazione dei 5stelle appare assai precaria e unโ€™iniziativa di mobilitazione sociale e politica potrebbe spingerla a cacciare dal governo i leghisti e aprire una fase sociale e politica nuova e aperta a sinistra.

Forza Italia. Per ย ora aspetta. รˆ attestata sullโ€™attendere il logoramento del governo e dei 5stelle per riproporre lโ€™alleanza di centro destra a trazione leghista.

Fratelli dโ€™Italia. Come sopra, magari pensando ad un proprio ruolo di cerniera tra le frange popolar-razziste e Salvini. ย 

I partiti di sinistra. Anche loro sono stati sorpresi dallo spostamento di milioni di persone di sinistra sui 5stelle o peggio sulla Lega. Come รจ potuto accadere? Anche qui serve una riflessione sulle cause politiche, sugli atteggiamenti politici, sui limiti programmatici e sulla concezione della politica che li ha separati dai reali bisogni sociali, dal rapporto diretto col mondo del lavoro, sindacale e non, e dallโ€™immediato contatto con le persone in carne ed ossa. Ma cโ€™รจ di piรน. Quello che manca รจ la prospettiva ideale del cambiamento immediato e futuro, mentre serve una nuova idea di societร  fondata sullโ€™uguaglianza, sulla liberazione delle donne e degli sfruttati, sulla solidarietร  e sulla tutela della natura. Servono parole come ecologia, socialismo, ecosocialismo, liberazione e diritti delle donne, lavoro, Europa democratica, multietnica e del lavoro. Per tutto ciรฒ รจ indispensabile una critica alle attuali contraddizioni del sistema capitalistico nella versione liberista e trumpista.

Ai piccoli partiti, che danno luogo a debolissime liste elettorali, manca anche una condizione necessaria per essere ascoltati e per crescere, ed รจ quella di esplicitare apertamente lโ€™obiettivo di unire le forze del lavoro e queste di unirle agli altri ceti popolari, di farle convivere in una organizzazione unitaria e pluralista. Insomma, manca lโ€™ispirazione allโ€™unitร  e la volontร  di formare un patito politico, che sono poi le condizioni per far svolgere alle forze del lavoro una funzione generale di direzione morale e politica. Sono consapevole che ย queste valutazioni sono assai parziali espero utili alla discussione e certamente si riferiscono al prima, mentre il futuro รจ ancora tutto davanti a noi.

 

Sergio Gentili.

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