L’associazione culturale l’Acquario dal 2002 porta avanti con grande successo ad Anguillara varie iniziative quali spettacoli teatrali dialettali e classici, lotterie in dialetto, stand gastronomici (Pizzole). Con l’inizio del 2016 è già all’attivo per invitarvi ai suoi due prossimi spettacoli sotto la regia di Fabrizio Catarci.: il primo, “Come ti rapino una banca” , in scena il 20 febbraio alle ore 21:00 ed il 21 febbraio alle ore 18:00 presso il teatro delle scuole medie. Il secondo, dal titolo “Il giorno più bello della loro vita”, sarà sul palco il 5 marzo alle ore 21:00 ed il 6 marzo ore 18:00 presso il teatro delle scuole medie.
“COME TI RAPINO UNA BANCA”
Commedia brillante e a tratti surreale, il testo narra le vicende di una povera famiglia romana, la famiglia Scozzafava, che vive in uno stato di miseria, senza lavoro ed in una catapecchia, privi anche dell’indispensabile per vivere. Come molte altre famiglie, gli Scozzafava si “arrangiano” per mettere insieme qualcosa per il pranzo e la cena. Con questi presupposti, nasce quindi in loro l’idea di rapinare una banca per porre fine una volta per tutte alla precarietà delle proprie condizioni, ma nulla andrà come avevano preventivato.
Caso, imbroglio e intreccio sono alla base di questa commedia, ma lo sono in maniera crudele e divertente. Così appaiono sulla scena la rassegnata e realistica consorte di Agostino, Regina, il sempliciotto figlio Tonino, la sedotta e abbandonata figli Giuliana, l’anziano padre Gaspare che condivide con Agostino un passato di avventure e disavventure scenografiche e teatrali, la stravagante e quanto mai provvidenziale vedova Altavilla, infine il Direttore della Banca, vero e proprio “deus ex machina”. Una storia, all’inizio, sconquassata, scombinata, ma che alla fine si rivela come un lavoro d’incastro di incredibile perfezione.
“IL GIORNO PIÙ BELLO DELLA LORO VITA”
Immaginate un ragazzo qualsiasi, Luigi, che da sempre obbedisce tacendo alla volontà della fidanzata Rachele. Ora lei gli ha dato un ultimo e definitivo ordine: quello di sposarla. Per questo la mattina delle nozze lui si sveglia nella camera della suite riservata agli sposi nell’albergo più classico della città. Ma essendo la suite destinata all’uso dopo la cerimonia, si chiede che cosa stia facendo lì. E si chiede anche cosa sia quello strano fagotto alla sua destra nel letto.
Quando lo strano fagotto fa capolino dalle lenzuola dicendogli “ciao” sotto le sembianze di una bella e sconosciuta ragazza si chiede se quello non debba essere il giorno del suo funerale, piuttosto che del matrimonio. Il panico più irrazionale prende possesso di Luigi, mentre arriva l’amico Gabriele – testimone di nozze – e lei si rifugia in bagno. Rachele sta arrivando per potersi preparare, e il futuro sposo “getta dal burrone” l’amico facendo credere alla fidanzata che la suite è stata usata da Gabriele e dalla ragazza di questi. Intanto suggerisce alla sconosciuta di presentarsi in caso di bisogno come una cameriera.
Ma ecco che arriva una vera cameriera, Susi, curiosa, impicciona ma dalla morale retta, e qui l’intreccio diventa groviglio inestricabile: ogni tentativo dei due uomini di risolverlo stringe il nodo. La resa dei conti viene rimandata di minuto in minuto, il giorno più bello di Luigi si muta in una lenta agonia.