Nonostante i dubbi e le incertezze che fino a pochi mesi fa circondavano la realizzazione dell’edizione del festival del 2025, ecco che a fine novembre è stata inaugurata la 14° edizione del Trevignano FilmFest, che si sta svolgendo presso la consueta location del Cinema Palma di Trevignano Romano.
“Anni Luce” è il nome scelto per la rassegna di quest’anno. Al centro è proprio il centenario della fondazione dell’Istituto Luce, che tutt’ora riveste un ruolo fondamentale nel panorama cinematografico italiano e non solo, grazie al suo immenso archivio.
Ad aprire la manifestazione ci hanno pensato Corrado Giustiniani, presidente del Trevignano FilmFest, nonché giornalista freelance presso testate come L’Espresso e Il Fatto Quotidiano, e Fabio Ferzetti, direttore artistico del festival.
Il primo ha tenuto a ricordare come la kermesse che si svolge con continuità a Trevignano da ormai 14 anni, e che nemmeno il covid è riuscita a spezzare (ha raccontato come il cinema avesse anche provveduto in quell’occasione a fornire ai partecipanti delle speciali mascherine a tema), è considerato dal Ministro della Cultura come la 5° rassegna per importanza, tra le più di 100 in tutta Italia.
Ferzetti, tra le altre cose giornalista e critico cinematografico per Il Messaggero, ha illustrato il programma della tre giorni nella quale si svolgerà il FilmFest (dal 21 al 23 novembre, ed ha illustrati il tema principe di quest’anno: la memoria. Anche la sindaca di Trevignano Romano Claudia Maciucchi è intervenuta, oltre che per ribadire i punti precedenti, per ringraziare i proprietari del Cinema Palma.
Fabio e suo figlio Francesco rappresentano ,rispettivamente, la terza e la quarta generazione di proprietari del cinema, che ha spento quest’anno 85 candeline. La famiglia ha infatti avuto il grande merito di rendere il paese del lago un luogo di cinema; il ché ha un grande valore, soprattutto in un periodo non facile per i cinema italiani e non solo.
Il direttore Fabio Ferzetti ha inoltre ricordato lo stretto legame che unisce il cinema di Trevignano e Vigna di Valle: è infatti grazie alle tecnologie di quest’ultima che l’allora falegname Fabio Palma (nonno dell’omonimo proprietario) riesce ad aprire il cinema negli anni ’30.
E proprio Vigna di Valle è al centro della prima proiezione della giornata: un documentario del 1931, allora muto ma restaurato e dotato di suono dall’Istituto Luce, che mostra la partenza dell’idrovolante Umberto Maddalena, che da Bracciano arriva fino a Napoli.
Ad intervenire è stato quindi il colonnello dell’aereonautica Dario Bovino, che ricollegandosi al tema della memoria, ha voluto ricordare come questa sia ancora esplorabile materialmente presso il Museo Storico dell’Aereonautica di Vigna di Valle.
Subito dopo è stato il turno di “Miracolo italiano” e “Progetto panico”, due corti diretti dai registi Giovanni Piperno e Paola Randi. Questi sono due degli episodi che vanno a comporre “9×10 Novanta”, un progetto realizzato per commemorare i 90 anni dell’Istituto Luce.
A sostegno dei due registi, a dialogare con il pubblico presente ci ha pensato Enrico Bufalini, attuale direttore dell’archivio storico dell’Istituto. Bufalini ha infatti spiegato la composizione dell’archivio (circa 100.000 pellicole con 8000 ore di filmati), nonché la sua storia. Interessante il fatto che questo sia stato uno dei primi ad essere digitalizzato nell’ormai lontano 2001, ancora preistoria dell’internet.
I due lungometraggi che hanno concluso la prima giornata sono stati “La macchina delle immagini di Alfredo C.”, del regista italo-albanese Roland Sejko, e “100 di questi anni”, dei registi Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo e Sidney Sibilla. Ad intervenire a fine proiezione con il pubblico sono stati Roland Sejko e Francesca Mazzoleni, i quali si sono prestati alle diverse domande pervenute dai presenti.
L’appuntamento è quindi per sabato 22 novembre, dove ad essere proiettati saranno ben 3 lungometraggi.
Davide Catena, redattore L’agone




