5 Dicembre, 2025
spot_imgspot_img

Giornale del Lago e della Tuscia edito dall'Associazione no-profit "L'agone Nuovo". Per informazioni su pubblicità e le nostre attività: 339.7904098 redazione@lagone.it

Consiglio comunale ha deliberato: Trevignano Romano, socio fondatore del “Biodistretto dei laghi di Bracciano e Martignano ETS”

Un biodistretto, è area naturalmente vocata al biologico, ed è stato un cammino naturale quello dei diversi attori del nostro territorio che hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile. Se già nella Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (UNCED) del 1992, l’Italia sottoscriveva il documento programmatico di orientamento delle politiche verso lo “sviluppo sostenibile” conosciuto con il nome di Agenda 21, sono passati degli anni prima che venissero attribuite alle Autorità Locali un ruolo centrale. Impossibile raggiungere gli obiettivi legati alla cultura ed allo sviluppo del biologico, senza individuare opportunità e soluzioni, un modello di sviluppo attento alla conservazione delle risorse, alla compatibilità ambientale ed alla valorizzazione delle differenze locali e, quindi, alla qualità della vita. Le Amministrazioni Comunali sono la realtà più vicina ai cittadini, un riferimento strategico per affrontare e risolvere i problemi quotidiani, attenti alle proposte ed agli strumenti in grado di migliorare attività ed azioni condivise.

Ecco perché il Biodistretto dei Laghi di Bracciano e Martignano ha preso forma, facendosi parte attiva e centro di incontro e condivisione per lo scambio di conoscenze tra le realtà istituzionali e gli operatori agricoli, agroalimentari, turistici, ambientali, del territorio, mettendo in rete i progetti che sono stati approntati, creando supporti e servizi per ulteriori iniziative e realizzando una identità forte sulla scelta del biologico e dell’agro-ecologia, unitamente all’attenzione per la salute dell’ambiente e dei cittadini. E Trevignano Romano, con la sua Amministrazione Comunale, ha aderito in qualità di Socio Fondatore, alla sua nascita, impegnandosi a promuovere e realizzare le finalità previste, incentivando forme di produzione e consumo di alimenti da agricoltura biologica, ivi compresa l’introduzione di alimenti da agricoltura biologica nella ristorazione scolastica e collettiva.

Se l’obiettivo generale per il raggiungimento della neutralità climatica in Europa è stato fissato entro il 2050, il “Green Deal” non poteva che chiamarci alla creazione di strumenti di natura partecipativa per la rivitalizzazione delle aree rurali e di miglioramento dell’attrattiva turistica dei territori, senza dimenticare la protezione ed il ripristino della biodiversità. Grandi concetti che si devono tradurre in soluzioni elaborate localmente per rispondere alle reali necessità dei territori, coinvolgendo la comunità residente nei processi decisionali. Le politiche europee a favore di questa nuova realtà, si stanno traducendo in interventi normativi ad hoc,  delineando uno scenario nuovo e sempre più favorevole, riconoscendo i Biodistretti anche giuridicamente. Se ricerca e innovazione fanno parte di piani di azione nazionali, strategici gli obiettivi sia di promozione sia di comunicazione a livello locale, per il sostegno dei prodotti, promuovendone la tracciabilità anche attraverso la tecnologia blockchain, insieme ad azioni promozionali destinate a sensibilizzare i consumatori in merito ai prodotti agricoli, alle filiere, ai distretti biologici.

Il lavoro svolto sia come singola impresa o tramite accordi agroambientali, assume un ruolo centrale negli interventi volti all’organizzazione dell’offerta e all’attivazione di canali di vendita collettivi, particolarmente auspicabili in agricoltura biologica a causa della maggiore dispersione dei produttori sul territorio. La governance del biodistretto, si pone come facilitatore per la costruzione di reti tra gli operatori o come organizzatore delle attività necessarie o anche attivatore degli attori chiave nella valorizzazione economica delle produzioni locali, agricole e non. Il territorio dei Comuni intorno al Lago di Bracciano presenta caratteristiche omogenee, sia sotto l’aspetto orografico-ambientale, sia sotto l’aspetto socioeconomico, e che il settore agricolo-zootecnico rappresenta una parte importante dell’economia locale. Con una votazione unanime, nel mese di agosto 2025, il Consiglio Comunale di Trevignano Romano, ha formalmente risposto all’invito del Presidente Ing. Barbara Giorgi, con piena e totale condivisione delle attività previste nell’Atto di Costituzione e nuovo Statuto, alla costituzione in qualità di Socio Fondatore del “Biodistretto dei Laghi di Bracciano e Martignano ETS”.

Dopo due anni, il processo avviato dal comitato promotore composto dai Comuni di Trevignano Romano, Bracciano, Anguillara e dai produttori biologici, ha finalmente visto la luce. Ma, nel frattempo, nessuno era rimasto fermo, considerando che il Biodistretto ha già partecipato ad alcuni bandi, probabilmente aggiudicandosi anche dei fondi utili per un lavoro sempre più specifico, sotto la guida attenta ed al supporto ed alla disponibilità degli operatori anche del nostro territorio. Indispensabile sarà dare seguito costante alle azioni previste, condividendo e comunicando i successi ma anche le difficoltà che inevitabilmente si incontreranno. L’Agenda 21 ha fissato una data: si tratta di una sfida raccolta, e come tutte, si vince solo lavorando insieme.

Ultimi articoli