5 Dicembre, 2025
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COMUNICATO STAMPA FP CGIL ROMA-LAZIO

Si riceve e si pubblica

“Sciopero e presidio riusciti: senza i precari e le precarie PNRR la giustizia si ferma” Lo dichiara
in una nota Francesca De Rugeriis, Segretaria FP Roma Lazio.
“A luglio di quest’anno, insieme ad altre sigle sindacali, già denunciavamo la mancata volontà
da parte del Governo di stabilizzare, a giugno 2026, tutti i precari e le precarie PNRR del
Ministero della Giustizia. Una scelta politica sconsiderata e inaccettabile che non solo
costringerà migliaia tra lavoratrici e lavoratori qualificati e formati alla disoccupazione, ma che
avrà eMetti drammatici sul carico di lavoro di tutto il personale in servizio e che rallenterà
ancora di più l’azione giudiziaria dei Tribunali e delle Corti di Appello in tutta la nostra regione.
Ennesima ipocrisia di un Esecutivo che parla di giustizia più giusta e rapida, ma che nell’atto
pratico ne mina le condizioni materiali”
“Nella nostra Regione – continua De Rugeriis – tra personale tecnico e addetti all’uMicio per il
processo i precari e le precarie PNRR sono all’incirca mille e cinquecento, di questi quasi un
terzo in servizio presso il Tribunale di Roma. Proprio con il PNRR è stata introdotta la figura
dell’Addetto all’UMicio per il processo: una figura di supporto al lavoro del magistrato aMinché
possa aversi una giustizia più veloce, più certa e più giusta. In tre anni il duro lavoro di questi
professionisti ha portato risultati concreti, come la riduzione della durata media dei processi
da quattrocentonovanta giorni a trecento-cinquantacinque. Sono inimmaginabili le
conseguenze che il ridimensionamento potrebbe avere su tutto il sistema giudiziario”.
“Che la giustizia italiana senza il prezioso lavoro dei precari PNRR rischi il collasso non è solo
un timore del nostro sindacato, ma anche dell’Associazione Nazionale Magistrale. L’ANM e la
sua articolazione regionale hanno dato la loro piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in
sciopero, chiedendo ai decisori politici interventi mirati in difesa del lavoro di questi e quindi in
difesa della giustizia per tutti i cittadini e le cittadine.”
“Nonostante – conclude la Segretaria – l’illecita cooptazione da parte dei vertici del Ministero,
lo sciopero e il presidio regionale a Roma hanno avuto un elevato tasso di adesione, con picchi
superiori al sessanta percento. Il governo non ci può ignorare, senza il nostro lavoro la giustizia
e il Paese si fermano!

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