In relazione alle notizie emerse in questi giorni sull’inchiesta che riguarda la gestione di alcuni appalti pubblici nel Comune di Fiumicino, desidero esprimere piena fiducia nel lavoro della magistratura, cui spetta il compito di accertare eventuali responsabilità in modo autonomo e secondo i principi dello Stato di diritto. In un quadro democratico maturo, il rispetto per i tempi e i metodi della giustizia è imprescindibile. Non è nostro costume anticipare giudizi, né indulgere in strumentalizzazioni.
Tuttavia, i fatti recenti offrono l’occasione per una riflessione più ampia e doverosa sul tema della trasparenza nella gestione degli appalti pubblici e, più in generale, sul rapporto tra istituzioni e cittadini quando si affrontano progetti che incidono profondamente sul territorio.
Un caso emblematico è rappresentato dal progetto del porto crocieristico di Fiumicino, un’infrastruttura di enorme impatto ambientale e territoriale, inserita nell’ambito delle opere giubilari. Fin dalle prime fasi, questo progetto è stato caratterizzato da una gestione chiusa, poco trasparente e impermeabile al confronto, che ha limitato il dialogo con comitati, cittadini e forze sociali. È mancata una reale condivisione delle scelte, e le voci critiche sono state spesso ignorate o marginalizzate.
Si tratta di un’opera che presenta elementi strutturali di profonda criticità, a partire dal danno irreversibile che produrrebbe su un ecosistema costiero già fragile, fino al rischio di compromettere gli equilibri socio-economici di un territorio strategico come quello del litorale romano. A tutto ciò si aggiunge una contraddizione di fondo: un’opera di questa complessità e portata non risulta realisticamente compatibile con i tempi e gli obiettivi del Giubileo 2025, configurandosi piuttosto come un intervento forzato e disallineato dalle reali priorità del territorio.
Alla luce di queste considerazioni, il Partito Democratico di Civitavecchia ribadisce la propria contrarietà a questo progetto, e ritiene che la sua cancellazione debba rappresentare un punto di ripartenza per una pianificazione territoriale più sostenibile, più partecipata e più aderente ai bisogni delle comunità locali.
Serve un cambio di passo, fondato sulla trasparenza, sull’ascolto e sulla condivisione delle scelte. E serve, oggi più che mai, la capacità di mettere al centro il bene collettivo e la tutela del territorio, prima che interessi di altra natura prendano il sopravvento.
Enrico Luciani
Segretario del Partito Democratico di Civitavecchia


