5 Dicembre, 2025
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Il futurismo a Bracciano: Il MUSAM ospita l’esposizione delle opere di Tullio Crali

La mostra dedicata all’estetica innovativa del grande artista Tullio Crali (Igalo Montenegro 1910 – Milano 2000), l’ultimo dei futuristi, già ospitata nelle Sale Storiche di Palazzo Aeronautica a Roma, viene ora accolta, dal 31 maggio al 13 luglio 2025, nella meravigliosa sede del “MUSAM – Museo Storico dell’Aeronautica Militare” di Vigna di Valle, completamente ristrutturato e ampliato nel 2023, appoggiato in una spettacolare posizione, nel pieno del Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano, sulle rive dello splendido lago di Bracciano, che ha visto nascere l’aeronautica in Italia.
L’accesso alla preziosa esposizione, di enorme valore artistico e storico, sarà possibile tutti i giorni, eccetto i lunedì, dalle ore 10:00 alle ore 16:30 (il fine settimana fino alle ore 18:00), senza incremento del biglietto di accesso al Museo e senza necessità di prenotazione. Sarà possibile usufruire di visite guidate.
L’esposizione delle tele di Tullio Crali, curata dalla storica dell’arte Barbara Martorelli. Rassegna che è la prima dedicata all’aeropoeta futurista (come lo definì Marinetti), consiste in oltre 80 opere provenienti dalla famiglia Crali e da collezioni pubbliche e private, tra cui spiccano la Regione Veneto e Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura della Venezia Giulia. Le tele saranno accolte in uno dei nuovi padiglioni museali, in un contesto molto particolare che permette di associare le immagini alla realtà dei motori e degli aerei.
Il giovanissimo Crali, affascinato dalla visione futurista, fu accolto nel neonato movimento artistico di avanguardia con una calorosa risposta ad una sua missiva inviata a Filippo Tommaso Marinetti. Divenne presto suo amico e punta di diamante dell’Aeropittura, la corrente pittorica che esalta il dinamismo, la velocità e la modernità della nuova possibilità di solcare il cielo trasmettendone l’esaltazione sensoriale attraverso colori vividi e prospettive ardite, ma realistiche.
“Le prospettive mutevoli del volo costituiscono una realtà assolutamente nuova e che nulla ha di comune con la realtà tradizionalmente costituita dalle prospettive terrestri” (Manifesto dell’Aeropittura 1929), parole che Crali fece proprie realizzando tele anche astratte, ma sempre realistiche perché, grazie alle opere realizzate per l’aeronautica, Crali ebbe la possibilità di vivere realmente le emozioni che intendeva descrivere. Ebbe, infatti, da Umberto Klinger, il privilegio di viaggiare gratuitamente, per fini artistici, vita natural durante, sui voli della compagnia nazionale di trasporto passeggeri, l’Ala Littoria S.p.A. (poi Alitalia), e su aerei militari, frequentando aeroporti e vivendo in prima persona le sensazioni che poi tradusse nelle sue opere.
“L’eternità non esiste, non esiste la stasi, tutto si muove, cambia, si trasforma. Il moto, nello spazio e nel tempo, è la legge prima dell’universo” affermava Tullio Crali, e dalle sue esperienze scaturirono vedute aeree vorticose, tagliate da rette oblique che effettivamente trasferiscono la sensazione della velocità in immagini comunque tutte dotate di una profonda sensibilità poetica.
Come definire altrimenti, se non poetica, l’affascinante tela “Seduttore di nuvole”, del 1938, dove le nubi, che si scansano danzando intorno alle eliche dell’aereo, sono in realtà cinque sensuali, morbidi, eterei, splendidi corpi femminili?
Le opere di Crali sono state utilizzate per scopi promozionali, ma anche per scopi politici e bellici. Tuttavia, la data di realizzazione dell’opera “In tuffo sulla città (incuneandosi nell’abitacolo)”, del 1939, ci suggerisce di mostrare maggiore attenzione, prima di assegnare definizioni affrettate sull’artista: un conto è ciò che l’immagine vuole esprimere, altro è il suo impiego. La tela fu infatti realizzata nel 1938, cioè nettamente prima dell’ingresso in guerra dell’Italia e prima dell’impiego militare dei famosi “Picchiatelli”, aerei di una pattuglia aerea fortemente specializzata in azioni pericolosissime consistenti nel lanciarsi in caduta libera, accelerare puntando verso l’obiettivo, colpire il bersaglio e infine cabrare per rientrare. Ciò che Crali volle offrire allo spettatore, non è l’immagine di una azione di guerra, ma quella sensazione che pochi hanno la possibilità di vivere: il pericoloso volo in picchiata.
L’artista non rallentò mai il proprio lavoro, traendo ispirazione dal volo direttamente ed indirettamente e, ormai quasi ottantenne, trovò ulteriore creatività frequentando la pattuglia acrobatica delle “Frecce Tricolori” per le quali dipinse delle visioni bellissime, lasciandoci meravigliosi sogni realistici su tela.
Il Comandante dell’Aeroporto di Vigna di Valle, Colonnello Dario Bovino, ha tenuto a precisare:
“Siamo estremamente felici di accogliere e poter offrire al territorio ed a tutti i visitatori del Museo l’esposizione delle opere di un importantissimo esponente dell’arte futurista. È un vero onore poter ospitare, su indicazione dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, questa mostra di enorme pregio che evidenzia l’attenzione e l’importanza che Vigna di Valle riveste per la Forza Armata.
Si tratta di una scelta che si coniuga perfettamente con la nostra volontà di aprire gli spazi museali ad attività culturali sempre più ampie e numerose che vadano da convegni, collaborazioni con le Università e Centri di Ricerca, mostre tematiche ed eventi in collaborazione con importanti realtà private, che avvicinino sempre più le Istituzioni ai cittadini affinché possano toccare con mano il servizio svolto dalla Forza Armata a favore della collettività”.
L’iniziativa promossa dall’Aeronautica Militare permette di ampliare l’offerta del Museo, affiancandosi perfettamente, integrandola, alla collezione permanente di velivoli e cimeli, tra le più complete e rilevanti del settore a livello internazionale, che in un luogo unico abbraccia storia, ingegneria, tecnica, sport, arte… in sintesi la cultura a tutto tondo nel senso più profondo del termine.
Riccardo Agresti

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