5 Dicembre, 2025
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Il Pastry-chef Pierfederico Pascale all’alberghiero di Ladispoli

Inizia come pasticcere al Cannavacciuolo Café&Bistrot di Novara dove ricopre anche il ruolo di Sous-Chef di Cucina e collabora al traguardo della prima Stella Michelin, successivamente Pastry-chef a Villa Crespi e quindi Corporate Pastry-chef del Gruppo, cui è affidata la gestione creativa e organizzativa delle pasticcerie di tutte le strutture: è Pierfederico Pascale, che martedì 1° aprile ha tenuto una lezione agli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli, grazie ad un’iniziativa coordinata dal Prof. Domenico Falzarano e dal Prof. Marco Erra, Docenti di Enogastronomia dell’Istituto di via Federici.

Senza la collaborazione non si può raggiungere nessun obiettivo”, questa la filosofia alla base del successo di Pascale che esorta tutti gli appassionati e i professionisti del settore ad avere il coraggio di evolversi ma con la maturità e la consapevolezza adeguate, rischiando anche di sbagliare, perché: “ogni cosa servirà ad arrivare esattamente lì, dove doveva”.

Quali gli elementi imprescindibili per raggiungere i propri obiettivi? Innanzitutto – ha sottolineato Pascale – i risultati arrivano con il tempo, dunque la pazienza è indispensabile, ma altri ingredienti sono la costanza, l’umiltà, la disponibilità a fare sacrifici e, soprattutto, il coraggio. “Cerco di portare molta cucina nella pasticceria – spiega ancora Pascale – tanto è vero che credo di uscire dallo stereotipo di pasticcere e mi piace definirmi più un “cuoco dolce” che contamina la pasticceria”. Di fronte ad un’attentissima platea di allievi in divisa, Pierfederico Pascale ha preparato un dessert dedicato all’apicoltura e basato sul miele. “Con il primo stadio di fermentazione, l’idromele, – ha spiegato – ho voluto fare un cocktail che prende proprio il suo nome Idrotonic, dona freschezza al dessert e pulisce il palato. Si passa poi al secondo stadio di fermentazione, ovvero l’aceto di miele, lavorato a gel e ridotto per donare quel tocco di acidità mancante a far salivare il palato. Infine, a chiudere il cerchio, un tocco di freddo, ma grasso. Un gelato fior di latte e miele per mantenere la persistenza del gusto, una volta terminato il dessert”. La passione per l’apicoltura, in Pascale, è profonda: “si stima che le api contribuiscano alla sopravvivenza di oltre l’80% delle specie vegetali presenti sulla terra, garantendo la biodiversità, fondamentale per l’alimentazione della popolazione umana e animale di tutto il mondo – ricorda Pascale – se le api sparissero, le conseguenze sulla produzione alimentare mondiale sarebbero devastanti, perché molte piante non verrebbero impollinate e non potrebbero più diffondersi, crescere e prosperare. Ognuno può contribuire a migliorare la vita delle api semplicemente tenendo qualche fiore o pianta sul davanzale della finestra, sul terrazzo o in giardino, – osserva ancora Pascale – organizzando il proprio spazio verde per offrire sostentamento alle api anche quando l’ambiente circostante non offre molte possibilità. Un modo semplice e piacevole per contribuire alla salvaguardia della biodiversità del nostro pianeta”. Una giornata memorabile, quella trascorsa oggi nella Sala Nica dell’Istituto, che ha entusiasmato docenti e allievi. Un ringraziamento speciale al Pastry-chef Pierfederico Pascale è giunto dalla Preside Prof.ssa Loredana Saetta e dalla Vicepreside dell’Alberghiero Prof.ssa Anna Capodacqua.

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