5 Dicembre, 2025
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Il Carnevale perenne

Pensate a quel momento magico in cui indossiamo una maschera. In quell’istante, qualcosa di straordinario accade nella nostra mente: i confini della nostra identità quotidiana si dissolvono, aprendo le porte a infinite possibilità di essere.
Il Carnevale non è solo una festa, ma un affascinante laboratorio dell’anima dove ognuno di noi può esplorare liberamente le diverse sfaccettature del proprio io. Quando indossiamo una maschera, non stiamo semplicemente nascondendo il nostro volto; stiamo creando uno spazio sicuro dove sperimentare parti di noi che normalmente teniamo nascoste. È come se la maschera ci desse il permesso di essere diversi, di esprimere desideri, emozioni e comportamenti che nella vita di tutti i giorni reprimiamo o temiamo di mostrare.
 Il potere trasformativo del “come se” è particolarmente affascinante. Quando fingiamo di essere qualcun altro, non stiamo solo giocando: stiamo attivamente esplorando nuove possibilità di esistere. È come un attore che, provando diversi ruoli, scopre nuove sfumature della propria personalità. Questa pratica ci aiuta a sviluppare una maggiore flessibilità psicologica, permettendoci di adattarci meglio alle sfide della vita quotidiana.
 A livello sociale, il Carnevale funziona come una sorta di valvola di sfogo collettiva. È uno spazio dove le tensioni accumulate possono essere liberate in modo sicuro e costruttivo. Quando una comunità intera partecipa a questo gioco di ruoli, si crea un’esperienza condivisa che rafforza i legami sociali. È come se la società si concedesse una pausa dalle sue rigide regole per ricordarsi che, in fondo, i ruoli che interpretiamo quotidianamente sono anch’essi, in qualche modo, delle maschere.
Ma la vera magia del Carnevale sta nel fatto che i suoi insegnamenti possono estendersi ben oltre il periodo festivo. Possiamo portare con noi l’arte del “come se” nella vita di tutti i giorni. Quando affrontiamo situazioni difficili, possiamo chiederci: “Come agirebbe una persona sicura di sé in questo momento?” oppure “Come potrei vedere questa situazione da una prospettiva diversa?”.
Questo approccio ci permette di sviluppare nuove competenze e di affrontare le sfide con maggiore creatività. In un mondo che spesso ci chiede di definirci in modo rigido e univoco, il Carnevale ci ricorda che la nostra identità è fluida e multiforme. Non siamo limitati a un unico modo di essere, ma possiamo accedere a un ricco repertorio di possibilità. Questa consapevolezza non solo ci rende più resilienti, ma ci permette anche di comprendere meglio gli altri, riconoscendo che ognuno di noi è un meraviglioso insieme di maschere e ruoli in continua evoluzione.
 Il Carnevale, quindi, non è solo un momento di festa, ma una preziosa lezione sulla natura dell’identità umana e sul potere trasformativo del gioco e dell’immaginazione. Ci insegna che, talvolta, per scoprire chi siamo veramente, dobbiamo avere il coraggio di essere qualcun altro.
Stefano Albano
Psicologo – Psicoterapeuta – Psicologo dello sport degli atleti olimpionici

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