15 Giugno, 2024
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Regione Lazio, Panunzi (Pd) e le scorie nucleari

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio la mozione contro l’ipotesi di realizzare nella Tuscia un deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari, sottoscritta anche dal vice presidente del Consiglio regionale Enrico Panunzi. “Aggiungiamo un altro tassello fondamentale ad avvalorare la netta contrarietà al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nella provincia di Viterbo – afferma l’esponente del Partito Democratico -. Già nel 2021, appena pubblicata la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) a depositare le scorie nucleari dalla SOGIN, di cui ben 21 aree su 51 venivano individuate proprio nel Viterbese, mi ero fatto immediatamente promotore di un ordine del giorno, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, con il quale impegnavo il Presidente e la Giunta a redigere osservazioni per di impedire che fossero individuate come aree idonee quelle del territorio del Lazio”. Il ritiro dell’autocandidatura del comune di Trino Vercellese a ospitare i rifiuti radioattivi rappresenta una minaccia per la Tuscia. “Proprio per questo motivo è doveroso ribadire non solo il no alle scorie nucleari, nelle numerose e partecipate iniziative che, fino a oggi, si sono susseguite e a cui convintamente ho preso parte – conclude il vice presidente del Consiglio regionale Panunzi -, ma anche con gli atti ufficiali. Con la mozione approvata oggi, s’impegna il presidente Rocca e la sua Giunta a porre in essere ogni iniziativa utile finalizzata a scongiurare la realizzazione del parco tecnologico e del deposito nazionale destinato allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Le scelte non possono essere calate dall’alto. Continuerò a essere al fianco delle comunità locali e dei cittadini, perché non sia calpestato il diritto all’autodeterminazione e alla tutela ambientale del nostro territorio”.

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