15 Giugno, 2024
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Una lettrice scrive al sindaco di Bracciano

Riceviamo e pubblichiamo – Al sindaco di Bracciano Marco Crocicchi

Sindaco il 6 novembre scorso, a Bracciano furono incendiate due automobili, una mi apparteneva. In quella occasione, avemmo uno scambio di idee, non proprio amichevole, sul degrado del Centro Storico (dove il fatto avvenne), sulle numerose omissioni circa i controlli sugli spazi occupati da alcuni dehors, sul rispetto della viabilità e della quiete pubblica del quartiere, seriamente compromessa.

Ella glissò su quasi tutti gli argomenti, ma intanto l’autobotte dei vigili del fuoco, proveniente da Campagnano, in ovvi tempi biblici, perché il grosso presidio di Bracciano era sguarnito, dovette fermarsi in via Umberto e srotolate un centinaio di metri di tubi per affrontare il caso, perché le installazioni di alcuni ristoranti, impedivano di fatto il loro passaggio! Se non ricordo male, fu solo in quell’occasione, che i vigili urbani, segnarono con una linea bianca, il limite consentito.. che, appena una settimana dopo, era già scomparso, inglobato da tavoli, fioriere e quant’altro!

Non seguirono altri controlli….

Nell lungo articolo “Cartoline da Bracciano”, pubblicato su Terzo Binario il 19-12-23, proprio in chiusura, accennavo all’eventualità che il reato di incendio doloso, fosse stato commesso da un abitué del Centro Storico…..

Fui profetica, perché infatti , è proprio quello che è risultato  dalle indagini…

L’autore “bazzica” l’area, per interessi propri e di un famigliare, quindi un individuo avvezzo all’atmosfera di tolleranza, di supponenza, di prepotenza che magari gli sono già proprie, ma  favorite e consolidate, certamente dalla plateale mancanza , di quei controlli  di cui tanto ho parlato!

Fortunatamente trattasi di soggetti arroganti, ma poco intelligenti, altrimenti costui si sarebbe accorto che le telecamere lo riprendevano in diretta, cioè in flagranza di reato.. quindi senza scampo!

Personalmente, di questo individuo ignoravo persino l’esistenza, quindi non ho nulla, ma proprio nulla da rimproverarmi, semmai qualcuno volesse cercare le ragioni di un fatto così delinquenziale! Solo ultimamente ho avuto modo di conoscerlo visivamente, su indicazione di altri e, se non mi sono sbagliata, proprio ieri, sedeva in una piazza del Centro Storico, con il suo cagnolino e un’aria di stupita innocenza!

Davanti ai giudici, però, ha dovuto confessare ed ha patteggiato la pena, ma proprio…per questo, secondo la legge Cartabia, non avrà alcuna adeguata punizione e , forse nessuna conseguenza neanche  sulla sua coscienza.. nata muta! Ma potrà ancora girare nelle vie del paese a testa alta?

Perché le scrivo, sindaco?

Perché credo che sarebbe suo dovere, prendere  pubblicamente le distanze da simili fatti e da simili soggetti, stigmatizzandone la riprovevole condotta, e dicendo chiaramente che situazioni del genere non saranno mai più tollerate nel paese che amministra, per l’immagine distorta che ne deriva, per l’onore dei cittadini perbene, e per la vivibilità del quartiere, meritevole di cronache migliori!

Me lo aspetto sindaco e, mi creda, se lo aspettano anche coloro che hanno scelto di vivere secondo le regole civili, ripudiando la prepotenza e la sopraffazione!

Con fiducia, Anna Orsini

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