29 Aprile, 2024
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Progetto Naturaset, gli studenti del “San Francesco” alla Caldara

La Caldara di Manziana è un vero e proprio gioiello naturalistico, vanto dell’Università Agraria di Manziana, proprietaria dei terreni, del Comune di Manziana e del Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano, nei cui confini ricade. L’importanza dell’area, protetta dal 1988 come Monumento Naturale, è stata sancita dal riconoscimento ottenuto quale Sito di Importanza Comunitaria (SIC), incluso nella Zona di protezione Speciale (ZPS) del Comprensorio Tolfetano- Cerite-Manziate.

È in questo contesto che si è svolta, oggi 05 Aprile, la visita guidata delle quattro classi dell’I.C. San Francesco di Anguillara Sabazia, accolte dal Dott.re Giulio Piras dell’Università Agraria di Manziana, da Andrea De Ieso (Fotografo), Paola Forte (Grafoname) e Giovanni Furgiuele Presidente de L’agone nuovo, che ha portato i saluti e i ringraziamenti dell’ Ente Parco e dell’Amministrazione Comunale di Manziana.

I ragazzi, sotto la guida attenta dei loro professori, coordinati dalla Tutor Maria Lazzaro, a cui va il nostro sentito ringraziamento, si sono mostrati sempre molto interessati alle spiegazioni delle peculiarità geologiche, botaniche e faunistiche della Caldara esposte dal Dott. Giancarlo Morgana, Ricercatore ENEA e dal Dott. Guido Prola (Naturalista e Guida Professionale).

Le classi 2A, 2B, 2E e 2H, sono state accompagnate dai docenti Corradini, Di Cuonzo, Mazziotti, Baron, Albanesi e Muzi. L’Istituto Comprensivo San Francesco, sotto la guida della Dirigente Paola Di Muro, da anni propone ai suoi alunni progetti mirati alla salvaguardia del territorio e al rispetto dell’ambiente con l’intento di formare cittadini attivi e responsabili.

Moltissimi gli argomenti trattati, dall’antichissima storia del Distretto Vulcanico Sabatino, all’affascinante interpretazione della presenza di una pianta tipicamente boreale, la Betula pendula; dalle buone norme di comportamento ambientale, all’ecologia del coleottero Calomeralittoralisnemoralis,che riesce a sopravvivere proprio nell’area della Caldara.

Le azioni di educazione ambientale del progetto NATURASET contribuiscono all’aumento della consapevolezza degli studenti in relazione alle tematiche ambientali e alla valorizzazione del territorio Sabatino.

In questo contesto, la visita guidata ha avuto lo scopo di illustrare alcuni concetti fondamentali riguardanti la conservazione della biodiversità e le buone pratiche da adottare per la tutela dell’ambiente.

 

Obiettivo della visita è stato quello di sensibilizzare gli studenti sulle tematiche ambientali in vista della loro prossima realizzazione di prodotti cinematografici in cui metteranno in risalto alcune problematiche generali di carattere ambientale, e le buone pratiche che ogni cittadino può mettere in atto per proteggere l’ambiente secondo un criterio guida di sostenibilità ambientale.

In particolare, durante la visita guidata, è stata data particolare enfasi alle peculiarità geologiche della Caldara di Manziana e agli aspetti di conservazione degli habitat e delle specie presenti in quest’area.

È stato rilevante, dal punto di vista formativo, mettere in evidenza l’importanza della Caldara di Manziana,che copre complessivamente circa 90 ettari all’interno del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano,come area di fondamentale interesse per la conservazione della biodiversità nell’ambito del territorio Sabatino.

Di fatto, l’interesse conservazioni stico di quest’area è non solo ai livelli regionale e nazionale, ma anche a livello europeo, in quanto è stata dichiarata Zona Speciale di Conservazione nell’ambito della Rete Natura 2000, ai sensi della Direttiva Habitat relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Inoltre, l’area della Caldara di Manziana è inclusa nella Zona di Protezione Speciale (ZPS) di interesse comunitario “Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate”.

Insomma, proprio una bellissima iniziativa, impreziosita dagli sguardi pieni vita di questi giovanissimi ragazzi.

Giancarlo Morgana (Ricercatore ENEA) per la Redazione L’agone

 

 

 

 

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