29 Aprile, 2024
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La Destra nelle nuvole, la Sinistra nella nebbia

La politica dello scontro non paga e annulla il dialogo

Nel titolo l’estrema sintesi della politica italiana, con profonde differenze tra la nebulosità del governo Meloni e l’assurdità di certa Opposizione.

La Destra meloniana persegue il sogno della piena leadership in Italia e un ruolo significativo in Europa.  Dovrà fare i conti, però, con gli alleati interni al governo, Lega e Forza Italia, che pure nei dissensi mostrano piena sintonia, per non minare il “potere” acquisito. Per loro l’efficace azione amministrativa può attendere, è urgente il premierato, l’autonomia differenziata, gli accordi con l’Albania per i migranti.

C’è chi sospetta che dietro questo agire ci sia l’incapacità di affrontare i problemi.

L’intuizione di Natalia Ginzburg

La Sinistra nella nebbia è una intuizione della scrittrice e politica italiana Natalia Ginzburg, tra i letterati più importanti del Novecento.  Aveva denunciato l’affermarsi di un linguaggio astratto e artificioso nella politica.

“Quello che ti fa gelare… è il senso che… al di là di quella nebbia… si vuole ottenere l’assenso (…) il fine è dare della nebbia, e ottenere, con la nebbia, rispetto e venerazione”.   Vuol dire non essere chiari, usare un linguaggio oscuro, complesso per non essere compresi.

La Ginzburg indicava in Sandro Pertini, «una figura che emerge dalla nebbia che ricopre ogni cosa, e che anzi mostra come sia possibile ribellarsi contro la nebbia anche stando nel centro della vita politica».  Ci si concentra più sui discorsi polemici che sui contenuti. La politica dello scontro non paga e annulla il dialogo.

Il voto regionale

Ultimamente si è votato per il rinnovo dei consigli regionali di Sardegna e Abruzzo; i risultati hanno assegnato la prima al Centrosinistra, la seconda, pur con le forze del “campo largo”, è andata al Centrodestra, con sette punti di differenza, registrando ancora una volta la scarsa partecipazione al voto.

L’affluenza è stata di 52,2%, nel 2008 è stata di 52,98% e nel 2014 è stata di 61,57%. Tirando le somme dobbiamo riconoscere che non è andata molto bene.

Altre elezioni sono all’orizzonte, in Basilicata, in Piemonte, in Umbria, in molti comuni e per il parlamento europeo.

Necessari ascolto e dialogo

Se è vero lo slogan “insieme si vince” i partiti del Centrosinistra hanno il dovere di sciogliere le proprie riserve e capire che il dialogo chiaro e senza infingimenti è d’obbligo, pur nelle differenze, per il bene esclusivo dell’Italia e dei cittadini.

Si pensi, banalmente, che tutti abitiamo in condomini, senza con questo perdere la propria identità e indipendenza.  Perché non possiamo condividere la coabitazione politica se lo spazio nel quale coesistere lo abbiamo scelto noi?  Anche le famiglie politiche possono rifugiarsi sotto lo stesso ombrello, ma non per questo formano una sola famiglia.

Prima che sia troppo tardi si rifletta sul perché gli elettori del Centrosinistra non si recano alle urne! La sconfitta in Abruzzo ne è la prova. Come si può pensare di attrarre i lontani, i delusi, se i partiti non mostrano segnali di rinnovamento? Non illudiamoci, essere vicini all’elettore solo nei giorni immediatamente prima del voto è sbagliato e controproducente. Pensiamoci, siamo ancora in tempo!

Franco Marzo

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