27 Aprile, 2024
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A proposito di ambientalismo e transizione energetica

Si è svolta la tavola rotonda “Ambiente e innovazione”, presso la sede di Confagricoltura di Roma, con il patrocinio di Nazione Futura e Ferpi Lazio, nell’ambito della quale si è presentato il libro “L’ambientalismo possibile”, di Angelo Bruscino e Alessio Postiglione, edito da Historica Edizioni, e si è discusso di transizione e sostenibilità.

Donato Rotondo, Responsabile Ambiente e Sviluppo Sostenibile di Confagricoltura, ha portato i saluti del Presidente Giansanti e ha dato avvio al simposio: “C’è necessità di affrontare una serie di tematiche ambientali, e quando accade quello che è avvenuto con il Green deal, con la Politica Agricola Comune, noi rischiamo di fermare anche dei processi positivi sull’ambiente”.
E’ stato poi recapitato un messaggio di saluto della Vice Ministra dell’Ambiente, Vannia Gava, che indicato come “non è immaginabile perseguire la pur necessaria tutela ambientale e gli obiettivi di decarbonizzazione collettivamente assunti attraverso politiche di depauperamento sociale e desertificazione industriale”.
Ha notato, nel suo intervento, l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, come “l’ambientalismo infiammi il cuore dei giovani, sia una nuova passione civile, ma abbiamo bisogno di dati e momenti di confronto per costruire un ambientalismo possibile e non ideologico”.
Per la delegata Lazio della Ferpi, Serena Bianchini, “i comunicatori devono essere al fianco dei decisori pubblici soprattutto oggi, nei temi dell’ambientalismo, che necessariamente devono essere correlati all’economia e alla società”.
Angelo Bruscino, l’autore del libro “L’ambientalismo possibile”, e presidente di Confidi Campania, ha esordito: “E’ possibile proteggere l’ambiente solo dove si sono raggiunti determinati livelli di ricchezza; dobbiamo puntare a un ambientalismo che favorisca lo sviluppo, non alla decrescita infelice”.
Il coautore Alessio Postiglione ha aggiunto: “La transizione deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale. La UE impone scelte dirigiste ma, per colpa dell’austerità, non dà una mano vera dal punto di vista economico per socializzare i costi: il Pnrr sono bruscolini rispetto ai trilioni che gli USA stanno investendo con l’Inflation Reduction Act”.
Il professor Lorenzo Castellani della Luiss ha rilevato come “la UE abbia deciso di fare una transizione ‘contro’ le imprese, invece di ‘con’ le imprese”. Manca una “gradualità che spesso questa UE non ha avuto”.
Ciro Miale, di Nazione Futura, ha presentato in anteprima il dossier “Italia green. La sfida tra politica ambientale e innovazione energetica”, osservando come “la transizione sia la sfida delle sfide, che proviene anche da un mutamento geopolitico internazionale, derivante dalla guerra in Ucraina”.
Ha proseguito il dibattito, moderato da Diana Daneluz, Matteo Leonardi, di ECCO think tank, che ha evidenziato come sia importante “non ritardare sulle rinnovabili, ma assicurarsi che le politiche europee e nazionali riescano a condurci all’interno di questo processo”.

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