28 Aprile, 2024
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Bracciano, la lettura, la politica

Con questo lungo racconto ho deciso di narrare, dieci anni fa, una storia che è anche la mia storia, la storia delle mie passioni: gli amori, la musica, la letteratura, la poesia, il cinema, la fotografia e la politica, che è stata una passione condivisa con tanti cittadini di Bracciano che hanno voluto offrire, ognuno con le proprie possibilità, un contributo alla costruzione di una storia collettiva di un movimento che aveva l’ambizione di cambiare il mondo, la storia di tanta gente che ha dedicato parte della propria vita al tentativo di realizzare un sogno: migliorare la condizione umana dei cittadini, soprattutto dei più deboli, degli ultimi. Ho voluto, attraverso lo strumento della letteratura, rendere queste persone immortali, perché, con il passare del tempo, soprattutto nelle piccole realtà come è la nostra, il passato, inesorabilmente, si dissolve, eliminando ampi spazi di memoria, con la drammatica conseguenza di vedere cancellato l’impegno di tante persone che avevano come unico interesse personale quello di poter affermare: io c’ero!
Ho pensato che queste persone meritassero almeno di essere ricordate. Un modo per poter affermare, citando un numero infinito di testimoni, che la politica non è quella che molti oggi amano raccontare attraverso qualche pessimo esempio, ma è vita quotidiana, in parte spesa per un ideale.
Ho scritto queste pagine per dimostrare che è stato così, che è ancora così e che sarà così anche domani.
Senza nostalgia, ho voluto offrire un ricordo del passato per rendere utile il presente e seducente il futuro.
Questa è la storia che attraversa una lunga storia, molto più grande di me, ma è anche il racconto di luoghi, episodi e persone che, anche fuori dalla politica, hanno reso famosa Bracciano lontana dai nostri confini.
Lorenzo Avincola

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