30 Aprile, 2024
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Un ragionamento sulla sicurezza in periferia

La frazione di Roma chiamata “Osteria Nuova” è una piccola realtà di all’incirca duemila abitanti che vivono in bilico tra due mondi, quello contadino e quello cittadino.

Perché specificare questa caratteristica? Perché ciò è tipico delle località di periferia che fungono da congiunzione tra due comuni distinti, in questo caso Roma capitale e Anguillara Sabazia.

Osteria Nuova, in tutto questo, non riesce a godere in toto dei vantaggi che la situazione, teoricamente, dovrebbe offrire poiché la calma della campagna è sovrastata dai problemi e dalla noncuranza della città.

Un esempio, potrebbe essere, la difficoltà durante l’incendio sviluppatosi nel giugno 2022 che ha molto spaventato i residenti, che vedendo le fiamme giungere velocemente da Santa Maria di Galeria, entrare nei terreni dell’Enea casaccia e avvicinarsi rischiosamente ai benzinai presenti sia sull’Anguillarese che sulla Braccianese, hanno provato a evacuare le proprie abitazioni con enormi problematiche, risultato di una viabilità che, da dopo il covid è sempre più rallentata, e dai veicoli che, giustamente, uscivano dal centro ricerche Enea portando via del materiale potenzialmente molto pericoloso.

Per approfondire la questione “incendio” consiglio di leggere l’articolo sul sito de “L’agone” dal titolo “Incendio, è divampato da Cesano a Osteria Nuova”.

Senza alcun problema, comunque, si può dire che l’incapacità, data dalla realtà locale, di evacuare efficacemente non è stata presa seriamente in considerazione dalle alte sfere.

Come nel caso del famoso biodigestore che il Comune vuole costruire e che inciderebbe negativamente sempre sulla viabilità, rendendo così ancora più impossibile ogni tentativo di fuga.

Per questo motivo il Comitato di quartiere di Osteria Nuova e Santa Maria di Galeria, insieme a quello di Cesano, si stanno muovendo per far capire i rischi che la realizzazione di tale opera comporterebbe sommati alla presenza delle antenne vaticane, del depuratore del Cobis e la già citata vicinanza al centro di ricerca Enea.

Questo pezzo ha solamente intaccato la superficie del discorso “sicurezza” in periferia, poiché questa parte di Roma è stata lasciata in balia di sé stessa per molto e solamente in questi ultimi anni, grazie a una buona gestione municipale, si sta cercando di uscire da alcune situazioni che definire “al limite” sarebbe un complimento e che rischierebbero di peggiorare se non si riconoscessero e denunciassero.

Claudio Colantuono

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