27 Aprile, 2024
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Anche il ministro Abodi al convegno promosso ed organizzato da ANIF

Un convegno che può essere considerato un punto di partenza, una pietra miliare, nel concepire e guardare lo sport, non soltanto come attività fisica, ludica e di aggregazione ma anche come elemento fondamentale per il benessere fisico, per la prevenzione e addirittura per la cura delle malattie.

“Movimento per la Salute: La prescrizione dell’esercizio fisico strutturato come farmaco”, promosso ed organizzato da ANIF (Associazione Italiana Impianti sportivi e Fitness) del Presidente Giampaolo Duregon,  ha coinvolto in un tavolo sinergico il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, rappresentato dal Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Marco Mattei, , il Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana Maurizio Casasco, il Responsabile Scientifico della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) Walter Marrocco, il Responsabile Sanitario della Scuderia Ferrari e MEDEX  – Medicine&Exercise Alessandro Biffi, il Presidente CISM (Comitato Italiano Scienze Motorie) Daniele Iacò , il Direttore  della Wellness Foundation Federica Alberti, il Direttore dell’Osservatorio Valore Sport The European House-Ambrosetti Emiliano Briante, il CEO, Co-Founder Show Health Training Club Giorgio Leo.

Nel corso del seguito dibattito sono stati sviscerati, sotto tutte le angolazioni, i temi legati al ruolo fondamentale che la pratica sportiva potrà svolgere e rappresentare nel prossimo futuro, grazie all’interazione fra tutti i soggetti coinvolti e, che per la prima volta si sono trovati insieme a discutere e a sviscerare l’argomento.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, la sedentarietà è causa del 9% delle malattie cardiovascolari, dell’11% dei casi di diabete di tipo 2, del 16% dei casi di tumore al seno e del 16% dei casi di tumore al colon-retto.

I sedentari (persone che non fanno sport né praticano attività fisica nel tempo libero) sono il 35,2% e l’Italia è tra i Paesi europei con i livelli più alti di obesità tra i bambini di 7-8 anni, basti pensare che nei Paesi dell’Unione europea, in media, è obeso un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni, mentre in Italia è in eccesso di peso un bambino su quattro.

Se la pratica sportiva arrivasse ad essere in media OCSE, l’Italia risparmierebbe circa 32,5 miliardi nel periodo 2022-2050.

L’Osservatorio Valore Sport ha quantificato in 3,8 miliardi di euro il costo sanitario annuo della sedentarietà in Italia, inteso come somma di costi diretti e indiretti, con un’incidenza sul totale della spesa sanitaria pubblica e privata del Paese pari all’1,7%.

L’importanza quindi di promuovere l’esercizio fisico diventa prioritario per il nostro Paese e bisogna necessariamente avere un piano d’azione che coinvolga sia le Istituzioni che i professionisti e che possa innescare un processo di educazione ai cittadini ad un nuovo approccio all’esercizio fisico.

Grazie anche alla modifica, approvata all‘unanimità, dell’art. 33 della Costituzione che ha introdotto il nuovo comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” siamo certi che questo sia il momento di passare ad adottare politiche nazionali che incentivano uno stile di vita sano e attivo. 

Andrea Abodi Ministro per lo Sport e per i Giovani –

“Non vogliamo far passare troppo tempo tra l’annuncio di oggi e ciò che deve essere concretizzato, dunque la proposta di ANIF avrà un seguito a breve termine con l’apertura di un tavolo istituzionale interministeriale.  Ripeto spesso che lo sport è una difesa immunitaria individuale e sociale, quindi dobbiamo cercare con un virtuoso gioco di squadra di affermare il valore di tutti quei fattori che tutelano la vita. Lo sport è uno di questi fattori, così come lo sono tanti altri ed è per questo che fin dall’inizio del mio mandato stiamo lavorando in sinergia con i ministeri della salute, cultura, università, istruzione, ambiente, agricoltura per lavorare verso un unico obiettivo. Siamo una nazione che riesce a vincere ma a non convincere, perché siamo ai piedi del podio della sedentarietà e rimanere seduti ci espone a tutta una serie di patologie. Proprio per questo la scuola diventa il primo crocevia, dunque con i ministri Valditara e Schillaci stiamo lavorando per provare a far ripartire l’opera di alfabetizzazione motoria che ci aiuterà a far capire ai bambini e alle loro famiglie che la qualità della vita passa attraverso l’attività motoria”.

Marco Mattei Capo di Gabinetto del Ministero della Salute-

“Questo progetto sarà seguito e strutturato con i medici dello sport che poi trasmetteranno le competenze ai medici di base, coloro che avranno il compito poi di dialogare con i pazienti. In questo modo vengono rispettati profili e competenze professionali, in modo tale che il paziente tragga un beneficio da una catena di attività sinergiche. Per far sì che tutto queto funzioni e diventi un meccanismo efficace, c’è bisogno che gli attori in campo siano seduti attorno a un tavolo ministeriale per analizzare i vari fattori, in modo da concordare le modalità per arrivare a formulare nel miglior modo la prescrizione dello sport come farmaco. Il Ministro Schillaci è entusiasta di questa proposta del tavolo istituzionale, e indicherà le modalità per formalizzarlo e mettere tutto a sistema per arrivare ad elaborare il progetto di attuazione nella modalità migliore”.

Giampaolo Duregon, Presidente ANIF EuroWellness (Associazione Italiana Impianti sportivi e Fitness)- 

“Il nostro progetto lanciato dieci anni fa sulla prescrizione medica dell’esercizio fisico strutturato come farmacoera rimasto fermo nonostante avesse ottenuto ottimi risultati scientifici al termine della sperimentazione. Il Ministro Schillaci ha parlato recentemente di questo tema, così siamo riusciti ad incontrarlo per raccontargli del nostro progetto, e ci siamo trovati d’accordo nel poterlo riattivare a livello istituzionale, in quanto il ministero ha strumenti e capacità per portarlo avanti. Con il Ministro Abodi, poi, abbiamo trovato un perfetto accordo perché il governo ha tutte le intenzioni per diffondere una nuova cultura della pratica sportiva diffusa. Dunque entro pochi giorni chiederemo ai due ministri di attivare un tavolo tecnico con la speranza che a settembre del 2024 i medici sportivi possano iniziare a fare la prescrizione”.

 Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana-

“La Federazione che rappresento è l’unica società scientifica di medicina dello sport riconosciuta dal Ministero della Salute. La prescrizione dell’esercizio fisico deve essere fatta al pari di un farmaco, ossia con la giusta dose, questo lo diceva Ippocrate. L’esercizio di per sé può essere anche dannoso, quindi la giusta dose è fondamentale. Questo può essere attuato solo se si fa squadra tra medici dello sport, medici di base, massofisioterapisti, chinesiologi e tutti gli altri specialisti che possono collaborare alla stesura di un protocollo, perché la giusta dose di sport vale come prevenzione ma anche come cura”.

Walter Marrocco, responsabile scientifico della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale)-

“Nella nostra federazione abbiamo creato un gruppo di lavoro molto nutrito che si sta dedicando da quindici anni ai temi della prevenzione, necessaria per il miglioramento della qualità della vita. I punti cardine che portiamo avanti sono che l’esercizio fisico appropriato e constante, strutturato in base alle esigenze personali, unito ad una corretta alimentazione, sono indispensabili per mantenere un sano equilibrio psico-fisico, quindi contribuiscono ad allungare le aspettative di vita in condizioni di salute e autonomia. Nel nostro manuale, che è a disposizione di tutti i medici di medicina generale, c’è un ampio capitolo dedicato all’attività motoria che appunto riteniamo fondamentale”.

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