28 Aprile, 2024
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I mercati contadini, luogo di incontro tra agricoltura e cittadini

Il latte e la carne dei ruminanti sono nella maggior parte dei casi commodities, ovvero materie prime il cui prezzo è condizionato principalmente dalle logiche di mercato, ossia dal rapporto domanda/offerta. I grandi allevamenti italiani delle pianure irrigue hanno la possibilità di competere senza problema in questo contesto economico, mentre le aziende più piccole ubicate nelle aree interne, possono avere grandi difficoltà, a meno che non si siano orientate verso le attività agrituristiche, la trasformazione in caseifici e macellerie aziendali e la vendita diretta nel punto vendita aziendale o nei mercati locali. La gente sensibile alle storie di luoghi e famiglie che accompagnano i prodotti agricoli, al potente claim del “chilometro zero” e ai sapori che solo l’artigianato e il fresco possono dare, cerca questo cibo ma spesso non lo trova.

Bisogna dare atto a Coldiretti che, tramite la Fondazione Campagna Amica, ha dato la possibilità agli agricoltori e agli allevatori di piccole e medie dimensioni di offrire la loro produzione ai cittadini in grado di apprezzarla. I Mercati Contadini sono nati più di 10 anni fa e ad oggi sono presenti, con una frequenza spesso settimanale, in 1.100 comuni italiani.

Noi di Ruminantia siamo molto sensibili e curiosi di conoscere, per poi eventualmente diffonderle, tutte quelle iniziative che danno valore alla produzione primaria e pertanto abbiamo chiesto a Carmelo Troccoli, direttore nazionale di Campagna Amica, di spiegarci il fenomeno di grande successo dei Mercati Contadini. Troccoli, oltre a ricoprire questo ruolo in Coldiretti, è anche il direttore di un’organizzazione internazionale dal nome World Farmers Markets Coalition.

I Mercati Contadini sono un’originale rete di distribuzione del cibo locale a cui tutti possono accedere. Troccoli ha tenuto a precisare che la GDO non è un concorrente perché ha un altro target e un’impostazione molto diversa dai Farmer market. Gli allevatori e gli agricoltori che li hanno scelti come luogo per vendere le loro produzioni possono praticare i prezzi che vogliono, ma sono assoggettati ad un preciso disciplinare e un piano di controlli.

Vi proponiamo la versione integrale dell’ intervista che Troccoli ci ha concesso per capire a fondo questa lodevole e utile iniziativa.

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