28 Aprile, 2024
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Servizio pubblico e terzo settore a sostegno dei malati oncologici

Bracciano, la metafora della tavolozza dei colori

Negli ultimi anni in Italia con l’aumento della sopravvivenza per tumore a cinque anni  oltre il 60% è andato progressivamente aumentando il numero di persone che necessitano di accertamenti radiologici, controlli specialistici, interventi chirurgici, cure mediche e assistenza socio-sanitaria. Attività che i grandi centri ospedalieri non riescono più a sostenere per limiti di spazio e di personale, tanto da spingere queste strutture a evocare l’intervento del territorio per decongestionare le loro liste di attesa (circa il 30% delle cure attuali potrebbero venir erogate al di fuori degli ospedali).

La decentralizzazione dell’assistenza sanitaria, inclusa quella oncologica, rappresenta anche uno dei temi della riorganizzazione del servizio sanitario nazionale così come indicato nel programma del Pnrr, in quanto favorisce una assistenza di prossimità, ovvero più vicina al domicilio dell’assistito.

La prossimità al domicilio ovviamente non può essere la sola risposta al bisogno di cura, ma occorre che alla qualità dei servizi offerti siano presenti sul territorio anche tutte quelle attenzioni assistenziali che consentano la cosiddetta presa in carico globale del malato.

Tuttavia, per quanto il servizio pubblico possa ampliare la propria offerta assistenziale (sanitaria, socio-sanitaria e sociale), questa non potrà mai essere così diversificata da riuscire a soddisfare tutte le varie esigenze del singolo cittadino. Metaforicamente, è come la tavolozza dei colori di un pittore, per quanti colori possa questa disporre non potranno mai uguagliare quelli presenti in natura; il pittore deve giocare con le sfumature, mescolare i colori per potersi avvicinare alla diversità esistente. Allo stesso modo, il servizio pubblico deve integrarsi con le “sfumature” del territorio, ovvero con quelle realtà organizzative che conoscono la realtà locale e i loro bisogni.

Sulla scorta di queste considerazioni la Uosd oncologia dell’ospedale padre Pio di Bracciano, la cui nuova sede sarà prossimamente inaugurata, ha chiamato alla collaborazione tutte le associazioni incidenti sul territorio affinché possano aiutare a dare delle risposte il più vicino possibile ai bisogni dei singoli malati.  La risposta c’è stata e, grazie al dottor Lembo del “coordinamento enti del terzo settore, distretto Rm 4,3”, alcune associazioni impegnate nelle attività più disparate hanno offerto il loro contributo.

Molta strada ci sarà ancora da percorrere, ma la consapevolezza di un tessuto sociale disposto alla collaborazione e al sostegno è di grande conforto per noi operatori sanitari e, soprattutto, per i malati oncologici e per i loro congiunti.

Mario D’Andrea
Responsabile rete oncologica ASL Roma4

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