27 Aprile, 2024
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Bracciano, il sindaco risponde (sul campo sportivo)

Normalmente evito come mia personale linea di condotta di rispondere a provocazioni, sia a mezzo stampa che sui social, ma ritengo il tema del Campo Sportivo davvero importante e dunque voglio prendermi qualche riga per replicare in maniera puntuale. Ad uso esclusivo dei cittadini, non certo di polemica strumentale, perché i cittadini chiedono solamente che gli sia restituito il prima possibile e io continuerò a lavorare per questo obiettivo, come ho sempre fatto. Iniziamo con una premessa: le dichiarazioni delle opposizioni in merito all’argomento rilasciate attraverso articoli di giornale sono pieni di inesattezze e di approssimazioni; ora, si può legittimamente decidere di interpretare il ruolo di opposizione in modo non propositivo, ma si dovrebbe almeno avere il coraggio di farlo nel luogo deputato al confronto politico, ovvero il consiglio comunale, da molti di loro tristemente quanto puntualmente disertato in questo primo anno e mezzo di mandato.

Premesso ciò, andiamo in ordine con i fatti: è un fatto che nel consiglio comunale del 30.11.2021, all’indomani dell’insediamento, abbiamo ratificato entro i termini di legge, con delibera n.46/2021 una variazione urgente di bilancio, peraltro con il voto contrario di Riccioni e l’astensione di Bergodi e Bonaccioli, che era stata approvata in Giunta prima del nostro arrivo (il 15.10.2021 tra il primo e il secondo turno elettorale) e che stanziava somme di bilancio comunale ulteriori, per un importo di 160.000 euro, per vari lavori su entrambi i campi sportivi oggetto di appalto. E’ un fatto che in quel momento, nonostante fossero già stati eseguiti i lavori previsti nell’appalto per l’intero ammontare (940.000 euro), e nonostante gli annunci ad “orologeria elettorale”, il campo esterno sintetico necessitava (e necessita) di ulteriori interventi mentre nessun lavoro era stato fatto nel campo interno né sulla pista di atletica.
A seguito degli approfondimenti fatti, si è quindi deciso di dare precedenza al completamento dei lavori sul campo esterno sintetico, accertandosi che fossero eseguiti almeno quelli indispensabili a renderlo funzionale per poter procedere alla riapertura.
E’ un fatto dunque che non sia stato perso alcun finanziamento (non si trattava di un finanziamento ma di una variazione di bilancio!): le somme, andate in avanzo, sono infatti nelle casse del comune e da lì verranno prese le somme necessarie per il completamento dei lavori del campo esterno sintetico ovvero per la copertura dei costi e lavori indispensabili alla sua riapertura: tale importo è stato inserito in apposito capitolo del bilancio di previsione 2023, che sarà regolarmente approvato nei termini e tempi di legge.
E’ un fatto, anch’esso innegabile, che sulla tempistica abbiano influito molteplici problematiche amministrative: la prolungata e in alcuni casi imprevista e improvvisa assenza di capi area e la necessità di dedicare molte energie per l’inevitabile riorganizzazione degli uffici e dei servizi.
Con l’approvazione del bilancio di previsione, vi saranno dunque, per i fatti sopra esposti, le condizioni per eseguire quanto indispensabile per rendere possibile la riapertura dell’intero impianto sportivo, al fine di riconsegnarlo finalmente ai bambini, ai ragazzi, ai cittadini e alle associazioni.
Dopo la riapertura, sarà tuttavia necessario reperire le somme (anche attraverso la ricerca di finanziamenti) per tutti gli interventi che non erano stati previsti in appalto, la cui esecuzione sarà comunque possibile senza interrompere nel frattempo l’attività sportiva.
Sono ben consapevole dei problemi ancora irrisolti, alcuni dei quali particolarmente evidenti agli occhi dei cittadini. Ma so anche del lavoro quotidiano, spesso silenzioso e senza proclami, svolto tra mille difficoltà in questo primo anno e mezzo, con il solo obiettivo di risolvere i problemi.
Un discorso a parte merita il consigliere Tondinelli (perché io non farò l’errore di metterlo sullo stesso piano degli altri).
Mi limito a dirgli che non può non ricordare chi ha firmato il 23 gennaio 2018 l’ordinanza di chiusura del campo sportivo, non può, se in buona fede, non conoscere le numerose questioni lasciate aperte su questo tema e, soprattutto, non può non avere consapevolezza della complessità dei problemi irrisolti lasciati in eredità a fine 2021 a chi gli è succeduto.

Io, fin dall’inizio, ho sempre e solo lavorato per riaprire il campo sportivo, e continuerò a farlo, a testa altissima.
Marco Crocicchi

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