5 Maggio, 2024
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A Bracciano ecco il nuovo ambulatorio di endocrinochirurgia

Prosegue l’opera di potenziamento dei servizi sanitari a disposizione degli utenti del distretto 3 della Asl Roma4. L’ambulatorio, attivo nell’ospedale Padre Pio di Bracciano, è partito dal primo febbraio. «Garantire equità nell’accesso alle prestazioni è tra le priorità» ha commentato il direttore generale Cristina Matranga.

Un nuovo servizio

Per gli utenti del comprensorio del lago di Bracciano nasce un nuovo servizio. Si tratta dell’ambulatorio di endocrinochirurgia, fino a qualche tempo fa esistente solo nel distretto 1. L’incidenza di patologie nodulare della tiroide, fra la popolazione del territorio del distretto 3 è in aumento, e con lo scopo di omogenizzare l’offerta sanitaria e quindi garantire accessi più agevoli ai servizi, il direttore della Uoc Chirurgia Pasquale Lepiane, ha attivato l’equipe multidisciplinare di endocrinochirgia, guidata dal dottor Antonio De Carlo per fornire la prestazione anche in quell’area. E dal primo febbraio il servizio è stato attivato. « Le patologie nodulari – ha spiegato il De Carlo – sono in aumento nella popolazione in generale e si stima che il 60% di persone adulte è affetta da patologia nodulare della tiroide, fortunatamente solo una bassa percentuale, tra il 5 il 15%, si rivela essere una lesione tumorale. Oggi disponiamo di strumenti diagnostici sofisticati che ci permettono di intercettare lesioni anche minime e di effettuare diagnosi accurate».

La valutazione

Nell’ambulatorio, ove si accede previa prenotazione al Cup, all’utente sarà garantita una presa in carico totale che prevede come primo step la visita endocrinochirurgica, necessaria per una valutazione puntuale. In quell’occasione lo specialista, se opportuno, ha la possibilità di attivare il Pac 241, un pacchetto di prestazioni ambulatoriali complesse che seguono il paziente nelle varie fasi, dalla diagnosi al trattamento.

«I medici di medicina generale che scoprono in un assistito una patologia nodulare della tiroide – ha continuato De Carlo – potranno richiedere una valutazione all’ambulatorio compilando la ricetta rossa o dematerializzata specificando nelle note “prima visita endocrinochirurgia”». Il paziente avrà così accesso al servizio e durante la prima visita, appunto, il medico procederà con la valutazione del caso. Se saranno necessari approfondimenti sarà attivato il percorso con la Pac. Il medico ambulatoriale, infatti, provvederà personalmente a compilare una nuova impegnativa complessiva di tutti i trattamenti necessari all’approfondimento diagnostico e prenoterà, concordando con la Uoc radiologia, giorno e ora di esecuzione dello stesso nell’ospedale Padre Pio.

Nello specifico

«A questo punto – ha spiegato ancora De Carlo – lo step successivo prevede un prelievo del campione con la tecnica dell’ago aspirato ecoguidato e l’esito dell’esame citologico orienterà il medico nel trattamento più idoneo al paziente. In alcuni casi può trattarsi di un controllo ecografico a cui sottoporsi periodicamente, mentre per i casi più complessi si procede con l’intervento».

A fine trattamento a tutti i pazienti viene consegnata la cartella ambulatoriale completa da recapitare poi al medico di famiglia. La cartella, oltre a contenere i referti dei diversi trattamenti eseguiti, prevede anche informazioni su come procedere con il follow up. «Si tratta di un supporto molto importante – ha concluso– attraverso il quale il medico di famiglia può pianificare gli eventuali controlli da eseguire per tenere sotto controllo la patologia. I noduli della tiroide sono tra le patologie più diffuse ed è fondamentale, sia per i medici di famiglia che per gli utenti, conoscere quali servizi la propria Asl mette a disposizione per affrontare con serenità un eventuale percorso diagnostico-terapeutico».

Impegno aziendale

Soddisfatta dell’avvio di questo nuovo servizio sul distretto 3, si è detta anche il Direttore Generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga. “Procede l’impegno dell’azienda – ha detto – nel potenziamento dei servizi offerti nel vasto territorio del distretto 3. L’obiettivo è quello di uniformare l’offerta sanitaria e garantire equità di accesso alle prestazioni a tutti i residenti”

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