26 Aprile, 2024
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Infortuni (e morti) sul lavoro, i numeri di una perenne tragedia

C’è ancora da registrare una morte bianca. Stavolta in Calabria, a Lametia Terme, dove ha perso la vita Felice Costanzo, professione operaio, rimasto schiacciato sotto un camion mentre stava effettuando una riparazione. L’operaio è morto durante il volo in elisoccorso, sul posto, per il coordinamento dell’attività investigativa, è intervenuto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Lamezia Terme. In corso le indagini dei carabinieri, che mirano a ricostruire la dinamica di quanto è accaduto ed accertare eventuali responsabilità.

L’incidente mortale è l’ennesimo case di morte sul lavoro, e qui va aggiunto che i casi nel 2022 sono stati 1090. Il dato è stato diramato dall’Inail, che ha snocciolato numeri e motivazioni. L’aumento degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un incremento percentuale maggiore e pari a +42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +16,0% (da 354.679 a 411.251). L’aumento ha interessato tanto i lavoratori italiani (+27,0%), quanto quelli extracomunitari (+20,8%) e comunitari (+15,8%). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni. Ma i numeri lasciano sempre il tempo che trovano. Il povero Felice Costanzo aveva da tempo scavalcato quella soglia d’età.
Massimiliano Morelli

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