27 Aprile, 2024
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A Bracciano la presentazione del nuovo romanzo di Vespina Fortuna Ledda

Giovedì 19 Gennaio nella biblioteca comunale di Bracciano ci siamo immersi nell’accattivante mondo del nuovo romanzo Pietre, di Vespina Fortuna Ledda. L’incontro è stato accompagnato dalle lettrici di Voceallepagine, dai giovani musicisti di Novarmonia, dai moderatori Luigi Lozzi e Francesca Reboa e, naturalmente, dalla misteriosa protagonista di Pietre Andrea Dufour.

Reboa e Ledda ci raccontano che la nostra protagonista è in realtà francese e, contro l’autorità dei nonni, decide di partecipare al concorso per diventare investigatrice a Roma. Per ragioni sconosciute al lettore, viene poi trasferita in Sardegna, ad Arzudili, luogo di fantasia. L’autrice ci parla della scelta del luogo: la madre è sarda, perciò lei ha un legame affettivo con questa terra. Nonostante ciò ci è tornata solo mentre scriveva il libro, dopo molto tempo, per ritrovare nella vita reale tutti i luoghi che aveva inventato. Il giallo è ambientato nel 1982, un anno dopo la promulgazione della legge che tutela la parità di genere: quindi non solo Andrea si deve far rispettare sul posto di lavoro, ma deve anche avere a che fare con il fatto che tutti in Arzudili, vedendo il suo nome, che in francese è femminile, non si aspettavano che lei fosse una donna. Ci viene letto l’episodio del libro nel quale Andrea, passeggiando a cavallo, si imbatte in un cadavere. A questo punto Ledda ci parla di tutte le ricerche che ha fatto in campo anatomico, per riuscire a descrivere il corpo che, nella storia, è rimasto in mare per circa 3 mesi e delle ricerche che ha fatto sul mondo dei cavalli, animali molto cari ad Andrea.

Un’altra caratteristica importante dell’investigatrice è che, venendo dalla Francia, parla mescolando francese e italiano. Reboa porta così alla luce la lingua che Ledda ha inventato, che è un alternarsi di molte lingue tra cui italiano, francese e latino. Questa lingua sperimentale nasceva già da tempo, usata in precedenza da Ledda nella stesura di un romanzo fantasy e in una raccolta di favole. Ci parla anche delle difficoltà che ha incontrato nel passare dal genere fantasy al genere giallo: il grande problema dei gialli è far combaciare tutto ed evitare strani intrecci che poi risultano avvolte insensati, mentre nei fantasy tutto è risolvibile con un po’ di magia.

Il tutto è stato commentato infine da Lozzi, che ha raccontato la storia dei gialli con le sue più grandi figure italiane, insieme agli interventi del pubblico, dell’Assessore comunale Emanuela Viarengo e del Presidente de L’Agone Nuovo Giovanni Furgiuele.
Sofia Giandomenico PCTO I. VIAN

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