26 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Jovanotti infiamma la spiaggia di Marina di Cerveteri

Due giorni di sole rovente, sale, musica e ritmi irrefrenabili sono stati quelli dello scorso sabato e domenica a Marina di Cerveteri, dove si è abbattuto il ciclone Jovanotti. Dopo due anni difficili per tutti, l’artista amato dai giovani di tutte le età ha di nuovo acceso la spiaggia con il suo “Jova Beach Party”; una festa in fondo, dove a essere celebrata è la musica, il ritmo e il divertimento. Una festa dai grandi numeri, oltre 24.000 biglietti venduti il sabato, quasi 20.000 la domenica, una moltitudine umana di giovani e meno giovani disposti a sopportare ore di fila rovente per accedere all’area concerto, dove ad attenderli c’era un Lorenzo Cherubini più in forma che mai.

Cancelli aperti dalle 14, già dalle 15 l’artista ha iniziato a intrattenere il suo esercito di fan con ritmi irresistibili. Non è servito molto di più perché la festa riuscisse; migliaia di persone in costume che tra un tuffo al mare e una doccia per combattere il sole torrido degli ultimi giorni ha atteso ballando l’inizio del concerto vero e proprio, iniziato verso le 20.30 e terminato quasi a mezzanotte di entrambe le giornate. Un popolo in festa quello di Jovanotti, esortato al rispetto del luogo che li stava ospitando e inebriati dalle sonorità divergenti dell’artista. A rendergli omaggio ospiti illustri, quali Renato Zero la prima sera, Raf e Paola Turci la sera di domenica. Cerveteri ombelico di un mondo che ha voluto dimenticare per due giorni le non poche difficoltà passate e presenti. Organizzazione perfetta quella del Jova Beach Party, che non ha fatto registrare alcuna criticità. Un apparato di sicurezza posto in essere dalla questura coordinata dalla Polizia Locale, tanto ineccepibile e poderoso quanto discreto, viabilità gestita senza congestioni significative, treni speciali messi a disposizione dall’organizzazione in accordo con Trenitalia che al termine del concerto hanno riportato a casa migliaia di giovani stanchi ma felici.

Un concerto dove l’eccesso è stato possibile declinarlo esclusivamente per il divertimento. Jovanotti ha riproposto con straordinaria energia tutto il suo repertorio, che ha impresso un’onda d’urto sulla folla presente facendola diventare un mare ondoso di corpi in movimento ritmato, l’eco di migliaia di voci arrivato distintamente fino a Ladispoli e Santa Severa. Due vere e proprie “notti dei desideri” insomma, con cui l’artista ha portato il suo messaggio ecologista, i suoi principi sani e la sua vitalità contagiosa che sigillano un concetto di arte che è quella da cui ci piace lasciarci trasportare: la capacità di sognare ed emozionarsi come ha dimostrato riproponendo le canzoni dedicate alla madre e alla moglie e il coraggio di ribellarsi al conformismo metaforizzato dal costume da pirata indossato durante il concerto. Grazie Lorenzo per rendere così belli i riflessi dei mari dove siamo costretti a navigare.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone

Ultimi articoli