18 Aprile, 2024
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“Stato e trend del clima in Italia”, pubblicato il rapporto ISPRA

Si è tenuta ieri la presentazione del report ISPRA “Stato e trend del clima in Italia”, giunto nel 2022 alla XVII edizione. I dati presentati hanno descritto l’andamento del clima nel corso del 2021 e hanno aggiornato la stima delle tendenze in atto. Il report si è concentrato sulla comprensione delle variazioni del clima grazie al lavoro del sistema SNPA e di altri esperti del settore che collaborano alle attività climatologiche dell’Ente ISPRA.

“Bisogna fare squadra per affrontare una crisi climatica di questa portata e dalle conseguenze molto gravi – ha detto Fausto Guzzetti, direttore ufficio attività tecnico-scientifiche del Dipartimento della Protezione Civile. – Fare sistema, significa lavorare insieme per far sì che nei prossimi due decenni si possano ottenere nuovi dati, sia metereologici che climatici”.

Una parte delle informazione descritte nel Rapporto Ispra ha evidenziato delle notevoli variazioni: nel 2021 si stima, sia stato in media, un anno meno caldo dei precedenti; le precipitazioni sull’intero territorio nazionale sono state complessivamente inferiori alla media climatologica (-7%); tutti i mesi hanno fatto registrare precipitazioni inferiori alla norma ad eccezione di gennaio, luglio e novembreDiverse le onde di calore che hanno investito l’Italia nei mesi estivi: la più intensa si è verificata la seconda settimana di agosto, quando a Siracusa sono stati registrati 48.8°C, record europeo se confermato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM – ancora in corso di verifica). Non sono mancati, nel 2021, eventi estremi di precipitazione. Nei primi giorni del mese di ottobre una fase con forti e persistenti temporali ha fatto registrare in Liguria, fra le province di Genova e Savona, piogge di eccezionale intensità e con quantitativi totali molto elevati, e alla fine del mese di ottobre un ciclone tropicale localizzato sul Mediterraneo ha scaricato piogge estremamente intense in Italia meridionale; sulla Sicilia orientale l’intensità oraria ha raggiunto il valore più elevato mai registrato nella regione, e le forti piogge hanno causato diffusi allagamenti ed esondazioni di fiumi e canali.

Per quanto riguarda la temperatura, i dati sintetizzano l’andamento del 2021, con un’anomalia positiva di temperatura media di +0.23°C. A partire dal 2000, le anomalie rispetto alla media climatologica 1991-2020 sono state sempre positive, ad eccezione di quattro anni (2004, 2005, 2010 e 2013); il 2021 è stato inoltre l’ottavo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla media. Sull’intero territorio nazionale, le anomalie negative più consistenti sono state registrate ad aprile (-1.40°C), seguito da maggio e ottobre. Gli altri mesi dell’anno sono stati più caldi della media, con le anomalie positive più elevate a febbraio (+1.82°C), seguito da giugno (+1.64°C) e settembre (+1.50°C). I mesi più caldi della media sono stati ovunque giugno, settembre e soprattutto febbraio, quando si sono registrate anomalie positive di +1.84°C al Nord, +1.99°C al Centro+1.71°C al Sud e Isole. I mesi più freddi della media sono stati maggio (-1.74°C) e aprile (1.73°C) al Nord, aprile (-1.71°C) al Centro, ottobre e aprile (-1.0°C) al Sud e Isole. La temperatura superficiale dei mari italiani nel 2021 è stata superiore alla media climatologica 1991-2020 e si colloca al quinto posto dell’intera serie dal 1961 con un’anomalia media di +0.46°C.

Con un’anomalia di precipitazione totale in Italia pari a -7% circa rispetto al trentennio 1991-2020, il 2021 si colloca quindi al ventiquattresimo posto tra gli anni meno piovosi dell’intera serie dal 1961. Sull’intero territorio nazionale le precipitazioni sono state scarse da febbraio a ottobre: tutti i mesi hanno fatto registrare precipitazioni inferiori alla norma ad eccezione di gennaio, luglio e novembre. I mesi relativamente più secchi sono stati marzo (-47%) e settembre (-44%), seguiti da giugno e agosto; mentre il mese relativamente più piovoso è stato gennaio, con un’anomalia positiva di +91%, seguito da novembre (+39%).

Al Nord e al Centro il mese più piovoso si conferma gennaio (+103%), seguito da luglio al Nord (+33%) e da dicembre al Centro (+37%); al Sud e Isole il mese più piovoso è stato novembre (+76%), seguito da gennaio (+69%). Riguardo agli indici climatici delle condizioni di siccità, i valori più elevati del numero di giorni asciutti si registrano su Liguria orientale ed Emilia Romagna, con valori superiori a 320 giorni e il massimo di 326 giorni asciutti a capo Mele (SV); valori elevati si registrano anche sulla costa toscana e laziale, sulle coste adriatica e ionica, sulla Sicilia centro-meridionale, e sulla costa della Sardegna.

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