14 Dicembre, 2025
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Una riflessione sul Natale

Come da antica tradizione il 25 dicembre di ogni anno la Chiesa Cattolica celebra un Evento straordinario che siamo usi chiamare β€œNatale” ed anche β€œNativitΓ  di GesΓΉ Cristo”, Figlio di Dio (secondo la divinitΓ ) e nato da Maria Vergine (secondo l’umanitΓ ) e pertanto β€œVerbo Incarnato”.
La Liturgia dedica al Natale un lungo periodo di preghiere, riflessioni e ricorrenze, in un clima gioioso, ricolmo di umanitΓ , solidarietΓ  e bontΓ  in cui si riuniscono famiglie ed amici.
L’ Evento Γ¨ rappresentato in tutte le Chiese e nelle famiglie dal Presepe e dalla immagine di GesΓΉ Bambino, il β€œBambinello”.
Ma col tempo mentre si sono dilatati gli β€œeffetti” consumistici della Ricorrenza si sono trascurati la vera origine ed il vero significato.
La figura di COLUI, la cui nascita celebriamo nella tradizionale ricorrenza del S. Natale, Γ¨ stata scolpita dal Santo Padre San Paolo VI a Manila il 29 novembre 1970 in un discorso qui trascritto, che Γ¨ un inno Cristologico meraviglioso ed anche una preghiera.

β€œIo devo confessare il suo nome: GesΓΉ Γ¨ il Cristo, Figlio di Dio vivo (cf. Mt 16,16).
Egli Γ¨ il rivelatore di Dio invisibile, Γ¨ il primogenito d’ogni creatura (cf. Col 1,15). È il fondamento d’ogni cosa (cf. Col 1,12).
Egli Γ¨ il Maestro dell’umanitΓ , Γ¨ il Redentore. Egli Γ¨ nato, Γ¨ morto ed Γ¨ risorto per noi.
Egli Γ¨ il centro della storia e del mondo. Egli Γ¨ Colui che ci conosce e ci ama.
Egli Γ¨ il compagno e l’amico della nostra vita. Egli Γ¨ l’uomo del dolore e della speranza.
È Colui che deve venire e che deve un giorno essere il nostro giudice e, come noi speriamo, la pienezza eterna della nostra esistenza, la nostra felicità.
Io non finirei piΓΉ di parlare di Lui.
Egli Γ¨ la luce, Γ¨ la veritΓ , anzi β€œla via, la veritΓ  e la vita” (Gv. 14,6).
Egli Γ¨ il pane, la fonte d’acqua viva per la nostra fame e per la nostra sete.
Egli Γ¨ il pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, il nostro fratello.
Come noi, e piΓΉ di noi, egli Γ¨ stato piccolo, povero, umiliato, lavoratore e paziente nella sofferenza.
Per noi Egli ha parlato, ha compiuto miracoli, ha fondato un regno nuovo, dove i poveri sono beati, dove la pace Γ¨ principio di convivenza, dove i puri di cuore ed i piangenti sono esaltati e consolati, dove quelli che aspirano alla giustizia sono rivendicati, dove i peccatori possono essere perdonati, dove tutti sono fratelli.
GesΓΉ Cristo: voi ne avete sentito parlare, anzi voi, la maggior parte certamente, siete giΓ  suoi.
Ebbene, a voi cristiani io ripeto il suo nome, a tutti io l’annunzio: GesΓΉ Cristo Γ¨ il principio e la fine; l’alfa e l’omega.
Egli Γ¨ il re del nuovo mondo. Egli Γ¨ il segreto della storia. Egli Γ¨ la chiave dei nostri destini.
Egli Γ¨ il mediatore, il ponte fra la terra ed il cielo.
Egli Γ¨ per antonomasia il Figlio dell’uomo, perchΓ© Γ¨ il Figlio di Dio, eterno, infinito.
È il Figlio di Maria, la benedetta fra tutte le donne, sua madre nella carne e madre nostra nella partecipazione allo Spirito del Corpo mistico.
GesΓΉ Cristo! Ricordate: questo Γ¨ il nostro perenne annunzio, Γ¨ la voce che noi facciamo risuonare per tutta la terra e per tutti i secoli dei secoli”.

A tutti voi giunga il nostro augurio per un sereno e felice Santo Natale!

d. Fernando, parroco, d. Orazio, d. Luca
Parrocchia SS.mo Salvatore

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