Francesco riceve i giovani del “Progetto Policoro” e si scusa con loro. Poi li esorta: “La vostra vocazione è sognare”

“Scusatemi, ma mi permetto di parlare seduto, perché oggi è una giornata pesante, afosa, e voi sapete che a 84 anni le ossa si fanno sentire… e per questo preferisco…”. Così Papa Francesco ricevendo in Udienza i Giovani del “Progetto Policoro” della Cei, all’inizio del suo discorso. Le parole del Pontefice sono state accompagnate da un applauso.

“Ci sono giovani che hanno smesso di sognare. E’ triste perché la vocazione di un giovane è sognare“. E in questo momento in Italia vi è “una cosa grave. La disoccupazione che fa che tanti giovani cercano un’alienazione, un numero sostanziale cerca il suicidio…”, ha detto il pontefice ai giovani, lanciando un allarme sulla condizione di disagio vissuta oggi e spronandoli a “reagire”.

In un lungo passaggio a braccio, il Pontefice ricorda che “non siamo nell’estate della vita demografica italiana, siamo nell’inverno. Ci mancano i giovani”.

“La media dell’età in Italia è 47 anni, siete vecchi. Non ha futuro. ‘Ma come posso fare figli se non ho il lavoro?’, ‘io donna come posso fare i figli che appena il capo  dell’ufficio vede la pancia mi caccia via?’. A tal punto che la pancia – continua Bergoglio – è diventata una vergogna!”.

“Dovete reagire contro questo: che i giovani ricomincino a sognare, a fare Patria a fare figli, e per questo che abbiano dei lavori. Il lavoro è un po’ una garanzia di questo futuro”.

(AGI)

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